A cena in macelleria

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L’insegna non lascia dubbi. Aprite la porta e vi trovate in una macelleria, di quelle all’antica: un ampio bancone refrigerato con esposta la carne a pezzi interi, pareti con i tappi di sughero, una grande lavagna che illustra i tagli del bovino, piatti stuccati, tavoli di marmo e strofinacci al posto dei tovaglioli. Solo che non è una bottega, ma un ristorante di carne: Maxela. Che a Milano ha appena inaugurato la sua seconda sede in via della Moscova 50 (l’altra è sui Navigli, in via Villoresi 10), ottava della catena distribuita un po’ in tutta Italia, da Genova a Roma, da Modena a Livorno fino all’isola d’Elba.
Nel nuovo ristorante, con 70 coperti, all’ingresso troneggia il banco delle carni gestito sapientemente dal macellaio che consiglia il taglio migliore da cucinare in quattro modi diversi: crudo, cotto alla griglia, cotto in padella o fritto. Una volta al tavolo, l’imbarazzo della scelta riguarda la varietà delle pietanze di carne, la ricca carta dei vini e i dolci.
Il progetto del format Maxelâ (dal genovese ‘macelleria’) si basa sul concetto di ‘macelleria con tavoli’: ogni locale rispetta la stessa struttura, la stessa atmosfera e gli stessi colori (il bianco e il rosso), e dietro il bancone e nelle cucine c’è solo personale formato alla ‘scuola genovese’.
PICCOLO DIZIONARIO PER DESTREGGIARSI AL MAXELA
Maxelâ: Macelleria, macellaio
Avèi’ ünna famme da luvi: Essere affamato
Bon pro’: Buon appetito
Botiggia: Bottiglia
Gianco e Nêigro: Interiora di animali
Lügànega: Salsiccia
Martìn: Spiedo, Girarrosto
Picagetta: Strofinaccio
Xiambón: Prosciutto
Zazün: Digiuno
Maxela
via della Moscova 50
Milano
Aperto dal lunedì alla domenica, pranzo e cena
www.maxela.it

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