Akko, ritrovato edificio di culto bizantino

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Ad Akko, splendida città israeliana sulla costa del Mediterraneo più conosciuta con il nome latino di San Giovanni di Acre, la Israel Antiquity Authority ha portato alla luce, scavando a 100 mt a ovest da Tel Akko, un imponente edificio pubblico di periodo bizantino risalente a 1500 anni fa, che, a giudicare dai resti rinvenuti come tegole, decorazioni in marmo, ceramica, monete, vasellame ellenico, può essere identificato come un edificio di culto, ovvero una Chiesa, allora utilizzata dal vescovo cittadino.
Tubi di terracotta sono emersi al di sotto dei livelli della parete, e pavimenti a mosaico decorano una delle sue stanze. Gli abitanti dell’edificio avevano un’abbondante scorta di acqua proveniente da un pozzo in uno dei cortili.
Secondo Nurit Feig, direttore dello scavo per conto della Israel Antiquities Authority, “fino ad oggi le fonti cristiane ricordavano Akko e il suo vescovo come una delle fondamentali località per il costituirsi della religione cristiana. Di ciò, ora sembra emergere dall’archeologia una prima tangibile prova”.
Le fonti paleocristiane raccontano infatti come i vescovi di Akko e Cesarea partecipassero a importanti conferenze internazionali e incontri allo scopo di esporne la dottrina religiosa, così da attestare la centralità del cristianesimo ad Akko. Inoltre, un anonimo pellegrino italiano raccontava lo splendore della città nel corso dell’anno 570 d.C, menzionandone le belle chiese all’interno del perimetro.
La scarsità di resti bizantini rinvenuti fino a questo momento può essere attribuita alle successive distruzioni.
www.antiquities.org.il

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