Amadeus: “In un viaggio cerco la quotidianità del luogo”

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Da anni è alla guida di Mezzogiorno in famiglia, ogni sabato e domenica alle 11.30 su RaiDue, dove sono protagoniste le più svariate località italiane con le loro storie e usanze, monumenti e tradizioni. E chi meglio di lui, che non aspetta altro che fare le valigie e lanciarsi alla scoperta?
Fin da ragazzino adoravo salire su un treno e partire. Ogni volta una meta diversa. Avevo la fortuna di avere due genitori che si fidavano di me e assecondavano la mia sete di viaggiare, anche perché sapevo quello che facevo. Non ero, e non sono tuttora, uno di quelli che partono all’avventura: mi piace organizzare il viaggio, spostarmi comodamente, sapere dove andrò e cosa troverò. Credo che visitare il mondo sia uno dei piaceri della vita, e sarà certamente una delle ultime cose che smetterò di fare. Non dimenticherò mai le emozioni che mi hanno regalato posti come la Corea, Singapore o l’Arizona.
Cosa cerchi in un viaggio?
La quotidianità del luogo che vado a visitare. Mi piace vedere come vive la gente e cercare di fare le stesse cose, come andare a mangiare dove vanno loro assaggiando la cucina locale, o guardare alla tv i loro programmi. Amo curiosare nelle loro abitudini, perché trovo ci sia sempre qualcosa da imparare e portare a casa.
La tua definizione di viaggio?
Il massimo della libertà. Girare con il naso all’insù aiuta a liberarsi dai pensieri negativi e ad aprire la mente.
Cosa ti manca da vedere nel mondo?
Purtroppo ancora un sacco di posti e non ce n’è uno che sogno più di un altro, ad eccezione forse dell’Argentina, che mi affascina molto: sarà perché, da interista convinto quale sono, mi incuriosisce il Paese di tanti calciatori passati dalla mia squadra! Ma anche l’Africa e l’Oriente. Insomma, mi attira tutto. Prendi le città europee: sono una più bella dell’altra. E tutte così diverse, anche se magari nello stesso Paese. Ne ho viste parecchie e rimango sempre ammaliato.
Ti piace anche viaggiare per lavoro?
Meno che per piacere, ma va bene anche quello. Del resto per me ogni lavoro è un altro viaggio, è scoprire sempre qualcosa di nuovo, che si tratti di un quiz, di un programma musicale o di intrattenimento. Per questo non mi annoio mai e amo sperimentare qualunque progetto mi propongano. Credo di dimostrarlo anche adesso con la mia partecipazione da Carlo Conti al “Tale e quale show”, non ti pare?

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