E’ certamente la destinazione ideale per weekend spumeggianti, a base di frizzanti bulles de champagne: nel nord-est della Francia, a un’ora e mezza da Parigi, l’Aube en Champagne, dipartimento più meridionale dell’omonima regione, è costellato di vigneti del pregiato vino, nonché di cantine di piccoli produttori aperte a visite e degustazioni.
Un’invitante area estesa su 7650 ettari lungo la Cote des Bar e i suoi 63 comuni, attraversata dai 220 km della Strada dello Champagne, fra Bar sur Aube e Bar sur Seine, che ospita una trentina di piccoli viticoltori-produttori garantiti da un marchio ufficiale impegnati a raccogliere, vinificare e vendere direttamente il proprio champagne, oltre che a ricevere i visitatori con degustazioni, è proprio il caso di dirlo, assolutamente DOC.
Perché tra le colline soleggiate dell’Aube, su un suolo argilloso-calcareo al riparo dai venti, il Pinot Noir, il Pinot Meunier e lo Chardonnay, i tre vitigni classici dello champagne, maturano perfettamente con note particolarmente fruttate, per poi lasciare la conclusione del processo al famoso “metodo champenois” e alla passione dei vignerons.
E per non farsi prendere troppo la mano da infinite degustazioni, ci si può “distrarre” con una visita alla deliziosa e meritevolissima capitale medievale Troyes, con le sue case a graticcio e le stradine di pavè, le chiese e i musei, con un’immersione verde nel Parco naturale regionale della Foresta d’Orient o con lo shopping negli outlet di grandi firme. Fino ad arrivare alle antichissime cantine addirittura del XII secolo…dove ricominciare a deliziarsi con mille spumeggianti bollicine! www.aube-champagne.it
Cento anni di panettone. Cento anni da quel lontano 1919 in cui Angelo Motta, con un’intuizione a dir poco geniale, creò il pirottino alto e soffice diventato indiscutibilmente il dolce tipico milanese per eccellenza. Nonché, comunque, amatissimo e immancabile sulle tavole natalizie di tutta Italia.
Secondo i dati di una recentissima indagine BVA Doxa, infatti, l’83% dell’intera popolazione dichiara di consumarlo e di portarlo in dono abitualmente a parenti e amici durante le feste, anche se il 37% inizia addirittura a concederselo non appena arriva nei negozi, e solo il 23% aspetta pazientemente la sera della Vigilia; del resto, per il 56% un Natale senza panettone è addirittura inimmaginabile, e se la versione originale con uvetta e canditi è la prediletta dal 43%, il 41% preferisce quella senza canditi, il 40% quella al cioccolato, il 28% quelle farcite con vari tipi di creme: il 42% lo mangia a colazione, il 33% a merenda e per l’11% sostituisce addirittura il pasto. Impossibile, allora, rinunciare al panettone, considerato che ne esistono davvero per ogni palato. Ma quali sono quelli imperdibili per il Natale 2019? Ecco la nostra selezione, basata su prodotti rigorosamente artigianali. I panettoni di Giovanni Cova & C.LEONARDO 500, dedicati al genio toscano in onore del cinquecentenario della sua morte, i cui incarti ne ripropongono le celebri opere come La Gioconda per il panettone Classico, L’Annunciazione per il panettone Grancioccolato, L’ultima Cena per il panettone con gocce di cioccolato bianco, lampone e pistacchio, La Dama con l’Ermellino per il panettone curcuma e zenzero, La Vergine delle Rocce per il panettone farcito con crema di pistacchio verde di Bronte DOP, Sant’Anna, la Vergine e il bambino con l’agnellino per il panettone pere e cioccolato; il progetto è in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, che custodisce la più importante raccolta esistente dei suoi scritti e opere, primo tra tutti il Codice Atlantico, e infatti a chi acquista un panettone di questa linea fino a giugno 2020 verrà riservato uno sconto sul biglietto d’ingresso alla collezione d’arte della Pinacoteca. I panettoni di Enzo Santoro della storica Pasticceria Martesana, con le due novità 2019: Panettone Augusto, all’amarena e caffè, e Panettone Tre Cioccolati, con ripieno al latte, fondente e bianco e copertura in glassa fondente. Immancabili, ovviamente, anche gli ormai collaudatissimi sei: Panetùn De l’Enzo con cioccolato e albicocche, Tradizionale con uvette e canditi d’arancia, Rustico con confettura di lamponi e frutti di bosco semicanditi, Strudel con mela candita e uvetta marsalata, Marrons Glacés, Veneziana con glassa e canditi d’arancia. E per chi non disdegna neppure quello salato c’è l’Albero Gastronomico, il panettone gastronomico a forma di abete natalizio con farcitura mista di salmone, gamberetti, spada, prosciutto cotto e crudo e paté d’oca, oltre a quello vegetariano con verdure grigliate e spalmabili. I panettoni di Antica Pasticceria Muzzi in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del VinoIl Panettone e l’Arte del Vino con specialità di panettone “Imbibito®”, che includono una guida-vademecum alla scoperta dei migliori abbinamenti con i vini regionali italiani per esaltare ulteriormente i reciproci aromi: si tratta di settantadue preziose accoppiate come ad esempio il Fiori d’Arancio Colli Euganei Spumante con il pandoro classico, il Gewurztraminer Passito Doc con il panettone albicocche e cioccolato, il Moscato d’Asti con il panettone curcuma e zenzero, l’Erbaluce di Caluso Passito con il panettone glassato alle nocciole IGP; tra le più singolari e gustose tipologie proposte, quelle all’Amarone della Valpolicella DOCG, al Passito di Pantelleria, al rum con gocce di cioccolato, e perfino alla crema alla birra e allo champagne. I panettoni di Pasticceria Sartori, appartenenti, secondo il Metodo FEIS® sul rapporto tra uomo e cibo, a tre macro-categorie basate su fisicità, emotività, intellettualità e spiritualità: i Lievitati Tradizionali; gli Emozionali che evocano sensazioni attraverso l’accostamento di sapori e aromi particolari, come castagne e crema di latte, cioccolato, mela candita e anice stellato, caramello e marroni canditi, amarene, vino rosso e cioccolato bianco; gli Avanguardistici con abbinamenti insoliti come caffè e limone, mandorle, pere e olii balsamici, integrali classici o al cacao. I panettoni di Pasticceria Gelsomina, nelle due varianti Tradizionale e Farcito alla crema di pistacchio di Bronte ricoperto di cioccolato bianco e granella di pistacchio, che quest’anno diventano anche solidali grazie all’iniziativa “Panettone Sospeso”, promossa dall’Associazione Panettone Sospeso ETS sull’esempio della già nota tradizione partenopea: fino al 22 dicembre se ne può acquistare uno e lasciarlo “sospeso” in modo che venga donato ai più bisognosi, così che anche loro possano festeggiare il Natale con il dolce più tipico. I panettoni siciliani di Fiasconaro, con il nuovo Panettone tradizionale con Vino perpetuo Vecchio Samperi di Sicilia, fatto con farine pregiate di grani siciliani, uvetta e canditi di arancio e cedro esaltati dal tipico vino dolce dal retrogusto agrumato – reso unico dalla continua mescolanza di vini di annate differenti all’interno della stessa botte – da spruzzare direttamente sul dolce dalla boccetta allegata che lo contiene, il tutto in un’elegante confezione in latta firmata Dolce & Gabbana; in più ci sono quelli alle castagne glassate e gianduia, agli agrumi e zafferano, al pistacchio di Sicilia ricoperto di cioccolato bianco e pistacchi, tutti, volendo, accompagnati da creme spalmabili abbinabili. Il panettone Gelato di Terra Gelato, fatto con lievito madre e ripieno di golosi gusti di gelato artigianale scelti dal cliente, tra cui quelli nuovissimi al caffè espresso Barbera, alla cannella variegata con pere Williams, allo zabaione con Marsala IGP, alla ricotta-fichi-cioccolato, oltre naturalmente a tutti quelli più tradizionali; per degustarlo al meglio va conservato in freezer fino a quindici minuti prima del consumo e poi inserito nel forno preriscaldato (ovviamente già spento), così da restituirgli tutta la sua fragranza mantenendolo tiepido all’esterno, mentre il gelato raggiunge la sua perfetta consistenza cremosa all’interno. E’ possibile anche degustare il panettone in gelateria grigliato e accompagnato dal gelato, oppure abbinato a una crema di zabaglione. Il gelato al panettone di Ciacco, che trasforma il dolce natalizio nella golosa crema partendo dall’infusione delle fette intere nel latte per ammorbidirle e renderlo più cremoso, e terminando con l’aggiungere, alla fine del processo produttivo, canditi da arance siciliane e uva passa di Pantelleria; diversi i modi per gustalo al meglio, ad esempio abbinandolo allo zabaione caldo o alle mele cotte al forno, guarnendolo con frutta secca caramellata o con cioccolato sciolto, o semplicemente assaporandolo da solo nel tradizionale cono. Il panettone in una pralina di cioccolato del maître chocolatier Davide ComaschiPanettone – Milano della linea “Unforgettable Chocolate Experience”, che sublima il sapore del dolce natalizio in una ganache morbida al gusto di arance candite, uvetta passa, essenze di vaniglia e burro, il tutto rinchiuso in una piccola scorza di cioccolato.
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Per mantenersi in forma o in buona salute, ma anche semplicemente per godersi i piaceri del palato: le esigenze alimentari sono ormai un must da rispettare anche in vacanza, per questo sono parecchi gli hotel che propongono menù specializzati, personalizzati o semplicemente idee di gusto per accontentare i più diversi desideri dei propri ospiti. Qualche esempio?
L’Hotel Lungomare di Cesenatico propone menù specializzati tenendo conto di necessità come quelle dei vegetariani, di chi soffre di celiachia o di altre allergie e intolleranze alimentari, e perfino degli sportivi con grande attenzione alla loro attività e relativo buffet post-allenamento particolarmente ricco di carboidrati. Ma non è tutto: anche i cani possono usufruire del servizio di preparazione dei pasti e, su richiesta dei padroni, addirittura accomodarsi a tavola con loro nella veranda chiusa o in altre apposite sale.
E poiché la necessità di molti è indubbiamente quella di mantenere il peso forma, cosa spesso non facile per chi soggiorna in albergo, il Romantik Hotel Post di Nova Levante (BZ) nel cuore delle Dolomiti, vicino al Lago di Carezza, propone la vacanza a zero calorie con un gustoso menu light, il Menu Wellnessda 501 kcal a base di centrifughe di verdure, primi piatti golosi ma leggeri e secondi a base di pesce o carne magra. Che abbinato a qualche ora di equitazione grazie al maneggio interno e all’allevamento di cavalle da cui viene prodotto il latte per l’esclusiva linea cosmetica “Cavallino Care” della sua Spa, può davvero salvare la forma fisica in tutta piacevolezza: fino al 4 novembre il pacchetto “Il Paradiso dei Cavalieri” propone escursioni a cavallo, lezioni private per principianti ed esperti alla scoperta e al perfezionamento della monta western e del reining, con la possibilità di portare in vacanza anche il puledro di proprietà, oltre a trattamenti benessere a base di latte di cavalla.
Del resto in estate si cerca di stare il più possibile all’aria aperta. Per questo il Continental Hotel di Cremona propone deliziose scampagnate gourmet sul fiume Po con un irresistibile cestino da picnic ricco di raffinate prelibatezze della cucina locale oppure vegetariano light, da consumare sull’erba in tutto relax sulle rive del fiume.
Sulla stessa scia, per sottolineare ancora di più il profumo genuino dei cari vecchi pranzi al sacco che tanto amavamo da bambini, il Green Park Resort di Tirrenia infila nel cestino anche inaspettati elementi per semplici giochi d’altri tempi: un gessetto per disegnare il tracciato della “campana”, dadi e cartellone per il gioco dell’oca, una bottiglia vuota da far roteare per far schioccare un bacio, sacchi di juta per saltellare sul prato, palla e birilli.