Bretagna, l'incanto del granito rosa

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di Grazia Garlando
Una terra di leggende e di fenomeni naturali che sanno di magia, di laghi e castelli incantati, di villaggi antichi e spiagge infinite. Sarà che nella misteriosa foresta di Brocéliande, che un tempo copriva quasi interamente la regione, aleggiano le vicende di Re Artù, Mago Merlino e Fata Morgana, e nella città di Erquy quelle di Asterix e Obelix, tanto che in tutta la regione si parlano ancora il bretone e il gallo.
Sarà che ovunque si assiste alla prodigiosa e incessante alternanza delle maree che moltiplica e riduce le spiagge a vista d’occhio, si respirano tracce di amor cortese e di menhir saint uzeccultura celtica, ci si imbatte in realtà misteriose come il mastodontico menhir cristianizzato di Saint Uzec o la fonte naturale di acqua fredda che bolle nella foresta.
Fatto sta che la Bretagna, ex stato indipendente unito alla Francia nel 1532, è un luogo veramente incantevole. Dove si respira forte il profumo diffuso delle ortensie, il suo fiore tipico, e si assaporano ostriche pregiate e deliziose galettes, le tipiche crepes salate di grano saraceno imbottite di uova, prosciutto e formaggio. Tanto più che le crepes francesi, dolci e salate, hanno proprio origini bretoni, e si accompagnano tradizionalmente al sidro, largamente prodotto grazie alle oltre cento varietà di mele coltivate: imperdibile, tra tutte, il Lambig, tipica grappa di mele locale. Tutto qui ha il sapore del burro salato, largamente utilizzato in cucina nella preparazione dei cibi o da consumare semplicemente spalmato sul pane, a cominciare dal Kouign – amann, la tipica torta bretone, deliziosa con il Kir breton, aperitivo locale a base di sidro e crema di mora.
ostrichegalettes
Ma delizie del palato a parte, a incantare è innanzi tutto la scenografica Costa di granito rosa, che si snoda nella parte più settentrionale della regione tra Paimpol e Trébeurden con le sue sorprendenti sculture naturali granitiche disegnate dall’azione incessante delle maree e del vento: spettacolare il tratto del cosiddetto Sentiero dei Doganieri tra Perros-Guirec e la splendida spiaggia di Ploumanac’h dal sapore caraibico, da percorrere rigorosamente a piedi tra i contrasti del mare blu cobalto e della vegetazione verde smeraldo. E poi tante piccole isole: imperdibile il giro in barca tra le sette dell’arcipelago antistante la spiaggia di Trestignel, che custodiscono la più grande riserva ornitologica dell’intera Francia.
inizio costa granito rosaspiaggia Ploumanac'h
Oltre, naturalmente, all’isola di Bréhat, la maggiore dell’omonimo arcipelago composto da una novantina di affioramenti rocciosi, e di cui, ovviamente, è l’unica abitata, nonostante i suoi soli 3,5 km di lunghezza e 1,5 di larghezza, da percorrere a piedi o in bicicletta perché le auto non possono circolare. Bastano dieci minuti di traversata dalla Pointe de l’Arcouest per ritrovarsi in quest’oasi verde baciata tutto l’anno da un piacevole microclima regalato dalla corrente del golfo, che favorisce una flora ricchissima su cui trionfano le sfumature blu e viola dell’agapanto e che le è valsa l’appellativo di “isola dei fiori”. Qui, tra il piccolo borgo e le casette caratteristiche sparse isola di Bréhatqua e là lungo le stradine sterrate, vivono circa quattrocento abitanti che usano praticare, fianco a fianco con i turisti, la cosiddetta pesca a piedi, consistente nel raccogliere conchiglie, mitili, molluschi e pesciolini nelle acque basse delle insenature selvagge. Poi, soltanto la Chapelle Saint-Michel, il Moulin du Birlot che funziona ad acqua sfruttando l’azione delle maree, il Phare du Paon con vista spettacolare sul Canale della Manica, e l’antica cittadella fortificata. Tutto il resto è natura. Immensa e solenne.
Sulla costa, invece, tante le località balneari più animate puntellate di splendide ville in stile barocco edificate dal turismo deluxe del XIX secolo, che ha visto sfilare artisti e letterati, scrittori e musicisti. Da Claude Debussy a Pablo Picasso, fino attualmente a Hugh ville aristocraticheGrant, molti, ad esempio, i frequentatori di gran calibro dell’elegante Dinard, che tra palme esotiche, pini marittimi e gran fioritura di mimose, disseminati soprattutto sull’affascinante Promenade du Clair-de-Lune, si erge proprio di fronte alla celeberrima Saint-Malo (raggiungibile anche in traghetto e ancora simbolicamente protetta dalle fortezze appositamente costruite in mare), sfoggiando spiagge immense come quella de l’Écluse, la principale, che ancora ospita le caratteristiche tende a strisce bianche e blu arrivate con il turismo aristocratico ottocentesco e proseguite con la Belle Epoque. Merita una visita anche la singolare chiesa anglicana di san Bartolomeo del 1871, con i suoi interni coloratissimi aperti anche agli amici a quattro zampe. Oltre alla spettacolare passeggiata che costeggia il mare per oltre 14 km.
RennesE poi c’è Rennes, il bel capoluogo della Bretagna situato nell’interno che sfoggia un fascinoso contrasto tra gli eleganti edifici in pietra nelle piazze ampie della città moderna –come quella del Municipio e del Teatro dell’Opera, entrambi curiosamente circolari, e quella dell’attuale Palazzo di Giustizia, ex sede del Parlamento di Bretagna – e le caratteristiche case di legno cinquecentesche, dette a graticcio, della parte medievale, molte delle quali visibilmente pendenti a causa dei secolari movimenti tellurici che hanno modificato il livello del suolo. Una vivace città universitaria dalle origini romane, dove i numerosi resti neolitici dell’area circostante svelano presenze di vita antecedenti a Cristo, ma che porta mosaiciancora impressa la presenza dei noti mosaicisti italiani della famiglia Odorico che a fine Ottocento ne decorarono androni, chiese e negozi: quello absidale della Cattedrale di San Pietro è soltanto una copia, ma in compenso ce ne sono ancora di originali disseminati in molti luoghi cittadini. Mosaici artistici colorati e raffinati quanto i sorprendenti giardini botanici in pieno centro, che si fanno spazio tra boutique eleganti, negozietti di artigianato locale e bistrot prodighi di crepes al burro di arachidi. Una vera delizia, in ogni senso.
casa a graticcio Rennes
 
Dove mangiare
– Cucina tradizionale nella bella atmosfera del ristorante La Suite a Perros-Guirec, sul lungomare della splendida spiaggia di Trestraou, e al moderno Le Café Rouge a Dinard
– Crepes e galettes millegusti dolci e salate all’accogliente crêperie La Saint Georges a Rennes, dove nessun palato resterà insoddisfatto
– Ottimi piatti di pesce alla Terrasses de Bréhat, presso Pointe de l’Arcouest – Ploubazlanec, per aprire o chiudere in bellezza la visita all’isola di Bréhat
Dove dormire
Nel cuore della costa di granito rosa all’hotel les Costans a Perros-Guirec, e poi in città al confortevolissimo hotel Le Saint Antoine, nel centro di Rennes
 
Info
Comitato Regionale per il Turismo della Bretagna
Ente per il Turismo Francese in Italia
Air France

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