Sono molti i grandi compositori come Brahms, Webern, Mahler, Berg e Wolf ad aver tratto ispirazione dal paesaggio della Carinzia, in particolare dal lago Wörthersee, narrandolo nella loro musica: a Maiernigg, ad esempio, si può ancora vedere la casetta che Gustav Mahler si fece appositamente costruire, e dove dal 1900 al 1907 scrisse alcuni dei suoi brani più famosi (foto sotto).
Terra di cantanti, compositori e musicisti, la Carinzia durante la stagione estiva offre eventi di alto livello in location ricche di atmosfera, fra cui storiche chiese e conventi. Per citarne qualcuno, in luglio e agosto l’Estate Carinziana “Carinthischer Sommer” propone un programma classico e un giovane programma d’avanguardia intitolato “cs_alternativ”, mentre il repertorio musicale della Trigonale, il festival della musica antica, spazia dal canto medievale dell’amor cortese Minnesang all’opera barocca spagnola, nelle suggestive cornici delle mura storiche del Duomo di Maria Saal e, per la prima volta, del castello di Hochosterwitz; al Musikforum Viktring, invece, il panorama musicale va dal jazz all’elettronica fino alla musica classica e i concerti si tengono nell’antico monastero cistercense di Viktring. I principali festival musicali in Carinzia –Primavera concertistica della Carinthische Musikakademie: 9 aprile – 10 giugno, abbazia di Ossiach
–Kultur.Raum.Kirche: aprile – settembre, in varie sedi tra cui la chiesa del seminario di Tanzenberg –Musikwochen Millstatt: maggio – ottobre, chiesa dell’abbazia di Millstatt
–Burgarena Finkenstein: 19 giugno – 19 agosto, rocca di Finkenstein
–Musikforum Viktring: 3 – 29 luglio, abbazia cistercense di Viktring
–Carinthischer Sommer: 10 luglio – 20 agosto, Villach-Ossiach
–La Guitarra Esencial, Festival chitarristico internazionale: 3 – 7 agosto, Millstatt
–Brahmswettbewerb, concorso brahmsiano internazionale: 3 – 11 settembre, Pörtschach am Wörthersee
–Trigonale, Festival della musica antica: 9 – 18 settembre, in varie sedi tra cui il Duomo di Maria Saal e il castello di Hochosterwitz www.carinzia.at
Tante ricorrenze di rilievo, oltre a mostre e festival, chef e cucina, nuove architetture e spazi verdi: è un fitto itinerario tra cultura, innovazione e art de vivre a caratterizzare l’intenso 2019 della Francia tutta. E bello sarebbe poterlo percorrere random in lungo e in largo per tutto l’anno.
Perché camminando tra la nuova Strada dei Fari in Bretagna che ne offre la più grande concentrazione al mondo, la profumata Strada della Mimosa in Costa Azzurra e la fascinosa Strada dei Sensi Autentici in Corsica, oppure partecipando alle escursioni estive nei campi di lavanda e nel museo tematico del Luberon, nei vigneti della Cité du Vin di Bordeaux con il suo percorso immersivo e sensoriale, o a quelle di Biot, 50 artisti e artigiani durante le “Giornate europee dei mestieri d’arte” il 6 e 7 aprile, si finisce per imbattersi nelle celebrazioni del 75° anniversario dello sbarco e della battaglia di Normandia con picnic commemorativo in spiaggia il 6 giugno, nelle “Giornate Napoleoniche” in Corsica, ad Ajaccio, per i 250 anni dalla nascita del grande condottiero dal 13 al 15 agosto, o nei festeggiamenti, dal 3 al 5 maggio, per il decennale dei “Grandi Giochi Romani” a Nimes, dedicato al tema dei Re Barbari, senza perdere lo spettacolare Musée de la Romanité con la nuova mostra temporanea Pompei, storia di un salvataggio.
Un altro Re, quello dei Cinema, si festeggia a Nizza dal 16 febbraio al 2 marzo nell’ambito del celebre Carnevale, in attesa che l’intera Costa Azzurra si inebri di profumi con la seconda edizione del Festival del Giardini che, dal 30 marzo al 28 aprile, ne allestirà quasi un centinaio sul tema Sogni di Mediterraneo. E poi le scenografiche e tecnologiche Nuits Lumière di Bourges nella Valle della Loira, il Week-end del Design e delle Arti della tavola ad Antibes – Juan Les Pins dall’1 al 3 novembre, il consueto Voyage à Nantes estivo con tante proposte culturali e artistiche dal 6 luglio al 1° settembre, i tour sul gatto delle nevi sul ghiacciaio de Les 2 Alpes a oltre 3000 metri di quota, e la 1° Indian Week di Saint Tropez dal 24 al 29 giugno che, già attenta all’ecologia e alla sostenibilità, diventa anche, su richiesta di Brigitte Bardot, la prima destinazione vegan di Francia. E mentre Marsiglia ha da poco inaugurato La Torre “La Marseillaise” di Jean Nouvel, Montepellier apre lo spazio d’arte contemporanea MOCO – Montpellier Contemporain, e Arles (foto apertura) attende dicembre per rialzare il sipario sul Museon Arlaten della cultura provenzale.
E poi ci sono i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci celebrati da un fitto calendario di eventi nell’intera Valle della Loira, e i cinquecento anni del Rinascimento sottolineati da spettacoli, mostre ed eventi del CMN-Centre des monuments nationaux. E tanti festival: ad aprile quello della Moda e della Fotografia a Hyères e quello del food Art’é Gustu ad Aléria, in Corsica, a giugno quello della Creazione a Bastia, sempre in Corsica, su moda e design, a luglio quello del jazz sull’isola di Porquerolles, dove riapre anche Villa Carmignac con la nuova mostra La Source, e quello tradizionale di Avignone. E tra un impegno culturale e l’altro, vale la pena anche una visita a The Village, nuovo outlet di design alle porte di Lione in cui sfilano un centinaio di grandi marchi di lusso oltre a dodici ristoranti e proposte gourmet.
Il tutto è comodamente raggiungibile con Thello, la compagnia ferroviaria che propone collegamenti diretti tra Italia e Francia senza cambi al confine, e che ha appena introdotto un nuovo piano tariffario più flessibile e vantaggioso, puntando sui suoi punti di forza come il treno notturno Venezia-Milano-Parigi con cabine letto e cuccette, e il treno diurno Milano-Nizza-Marsiglia. Mentre per la stagione estiva i voli Air France-KLM propongono nuove destinazioni: Palermo e Olbia, e Napoli. Non resta che scegliere e partire. Tutte le info dettagliate su eventi e iniziative su https://it.france.fr/it
Chi ha detto che i musei sono noiosi, antiquati e ingessati? Il mondo è pieno di esposizioni originali e interessanti, divertenti e fantasiose, in cui aggirarsi è un autentico e sorprendente piacere.
Ecco una selezione di quelli più insoliti e curiosi, assolutamente da non perdere se vi trovate nei paraggi.
Castelnuovo Rangone (Modena/Italia):Il Museo della Salumeria
Festeggia i suoi primi dieci anni il MuSa, primo museo della salumeria in Italia nato, ovviamente, nel cuore di quell’appetitosa Food Valley emiliana che sfoggia storia e sapori dei suoi numerosi gioielli gastronomici territoriali.
Nato per mano della storica Villani Salumi allo scopo di valorizzare e tramandare l’arte e l’artigianalità della salumeria, il gustoso museo multimediale, in continua evoluzione, custodisce testimonianze materiali, immagini, video, storie delle produzioni e antichi macchinari, raccontando aromi e sapori, maestrie e tecniche, territorio e mestieri. Con un settore dedicato anche alla storia di famiglia e a quella dei salumi italiani tipici di ogni specifico territorio, che l’azienda interpreta sapientemente attraverso produzioni ad hoc.
A sottolineare questo decimo compleanno, l’esposizione di una copia originale dell’Editto della Mortadella, emanato dal Cardinal Farnese nel 1661, che ne regolamentava ricetta e luogo di produzione rigorosamente all’interno delle mura bolognesi. E al quale l’azienda è rimasta fedelissima su entrambi i fronti.
Amsterdam (Olanda): Il Museo dei Diamanti
Interamente dedicato ai migliori amici delle ragazze, come cantava Marilyn Monroe in “Gli uomini preferiscono le bionde”, il museo offre, suddivisa in otto sale, una preziosissima collezione che annovera i diamanti più grandi del mondo, quelli autentici sfoggiati da attrici e nobildonne, e alcune riproduzioni di gioielli celebri, come ad esempio quelli della famiglia reale olandese tramandati da generazioni. E poiché da quattrocento anni la città è sede della Borsa dei Diamanti e centro della loro lavorazione e commercio, c’è anche un’interessante documentazione video sulla loro storia e industria che ne illustra l’estrazione e la trasformazione da pietra grezza a incantevole gioiello, la caratura, le modalità per distinguere gli autentici dai falsi e le curiosità su quelli colorati molto rari e ricercati, come il brillante giallo di Tiffany indossato da Audrey Hepburn per la presentazione di “Colazione da Tiffany”.
Aggius (Olbia-Tempio/Italia):IlMuseo del Banditismo
Nel piccolo e fascinoso borgo dell’entroterra gallurese, noto fino a metà Ottocento come il paese più sanguinario dell’intera Sardegna in quanto vero e proprio epicentro del banditismo locale dovuto soprattutto a faide familiari e contrabbando, oltre che all’eliminazione degli odiati messi esattoriali, il museo, allestito nel palazzo della vecchia pretura in pieno centro storico, racconta con un percorso di quattro sale la lunga storia del banditismo attraverso documentazioni reali come armi, foto segnaletiche, schede ed effetti personali, sentenze ufficiali di condanna; una teca è appositamente dedicata al bandito Sebastiano Tansu, diventato noto come il Muto di Gallura. A poca distanza c’è la Rampa di li Pazi, una scalinata dove si cercava di risolvere le faide mettendo pace tra le parti con funzioni religiose e pranzi conviviali, spesso, però, senza successo.
Las Vegas (Nevada):Il Museo del Selfie
Dopo il grande successo del primo allestito a Hollywood, arriva al Miracle Mile Shop di Las Vegas il secondo Museum of Selfies, una realtà interattiva alla scoperta della storia degli ex autoscatti che parte dalla loro antica nascita – ebbene sì, non sono affatto stati inventati con l’avvento dei social- per condurre fino al loro attuale sviluppo, che offre ovviamente ampia possibilità di fotografarsi al suo interno in maniera decisamente fantasiosa. Non mancano le installazioni memorabili della sede hollywoodiana, come il trono interamente composto da selfie stick tratto della serie “Game of Thrones”, la piscina piena di Emoji, e il simbolico Davide di Michelangelo caduto in terra.
Varsavia (Polonia):Il Museo della Vodka Polacca
Nel suggestivo complesso ottocentesco dell’ex fabbrica della vodka “Koneser”, una tra le maggiori del Paese, il museo, unico al mondo dedicato alla bevanda, racconta la lunga storia della sua produzione, consumo e usanze attraverso filmati, installazioni multimediali e documentazioni, mettendo in luce il suo saldo legame con la storia, le tradizioni e i costumi della nazione; vengono organizzati anche workshop per scoprire le differenze di sapore e aroma tra le varie tipologie prodotte esclusivamente da cereali o patate della tradizione agroalimentare locale, imparare le regole per servirle e le modalità di abbinamento con le diverse pietanze. Non mancano ovviamente, al suo interno, i luoghi per degustarla, soprattutto con cocktail a base di vodka. L’ingresso è riservato solo ai maggiorenni.
Polesine Parmense (Parma/Italia):Il Museo del Culatello e del Masalén
All’Antica Corte Pallavicina della celebre famiglia Spigaroli, ex mezzadri di Giuseppe Verdi e ora noti ristoratori, il museo racconta una delle tradizioni gastronomiche contadine più rappresentative del territorio, chiamato appunto anche Terra del Culatello, che mette al centro la figura del maiale, con approfondimenti su quello tipico nero del parmense, attraverso oggetti dell’attività contadina, mappe antiche, documentazione cartacea, fotografica e video; cuore del museo un ampio spazio sotterraneo dedicato ai segreti del Culatello, che ne racconta la storia, le caratteristiche, le modalità di lavorazione e conservazione, e il rituale di degustazione, oltre a custodire una gustosa galleria di esemplari che stagionano nell’umidità e nella penombra. Concludendo il percorso con un’immancabile degustazione alla sala dell’Osteria.