Così fa, e la pizza cambia forma

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L’ho sempre mangiata rotonda, al trancio, al metro, perfino al padellino. Ma mai ovale, a quadrotto, a barca, a fagotto, a ciambella, a bouquet, a bocconcino o a tramezzino. Almeno fino ad ora. Perché quando ho varcato la soglia di Così fa Antonino Esposito, neonata pizzeria a Milano del creativissimo maestro pizzaiolo sorrentino noto per aver inventato una ventina d’anni fa la Frusta sorrentina, mi sono subito resa conto che per lui la pizza ha un nuovo concept: è una questione di forma, anzi di forme.
In un locale luminoso che è un vero e proprio angolo della sua terra natìa, vivacizzato da maioliche bianche e blu dipinte a mano che si rincorrono sui tavoli e sui banchi di lavoro, le sue insolite pizze osano con una quantità di impasti innovativi a base di farine biologiche, cereali, canapa, riso venere integrale, farro, grano arso, segale e gluten free, aromatizzati con birra artigianale, infusi di limone di Sorrento Igp, vino e finocchietto selvatico, e animati da forme stravaganti studiate per tenere al meglio le farciture, fatte di abbinamenti azzeccati con ingredienti locali come i limoni Igp, le noci di Sorrento, il fior di latte dei Monti Lattari, il provolone del Monaco DOP, le alici di Cetara e la sapida Colatura, il finocchietto selvatico, i pomodorini del Vesuvio, la mozzarella di bufala campana DOP e l’olio extravergine d’oliva aggiunto solo all’uscita dal forno. Insomma, piccole delizie di grande gusto, che fanno davvero venire voglia di provarle tutte per scoprire sapori unici e inaspettati. E io naturalmente mi sono buttata su quelle, ma gli amanti della cucina locale in toto troveranno soddisfazione anche in altri piatti tradizionali, come ad esempio gli immancabili gnocchi alla sorrentina e una selezione di formaggi campani artigianali, anche rari, come il Pecorino di Carmasciano, il Conciato Romano, l’Erborinato di bufala, la Caciotta di capra dei Monti Lattari, il tutto accompagnato da vini campani e nazionali e da cocktail ai sapori e ai profumi di Sorrento. Una deroga alle pizze, però, l’ho fatta, o forse no: non ho resistito al sublime bignè di pasta di pizza fritta ripieno di crema di pastiera napoletana. Ma credo non possa farlo nessuno…
E intanto, dopo Milano, le variazioni di pizza di Antonino Esposito sbarcano anche a Firenze nella food court “Godi Fiorenza”; la scalata all’intera penisola è appena cominciata…
Così fa Antonino Esposito
Via Solferino 27, 20121 Milano
Aperto da lunedì a sabato dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.45
 
[box] La Frusta sorrentina.
Nel 1996, con un pugno di farina, acqua e creatività, Antonino inventa quasi per caso la Frusta Sorrentina: stende e allunga una porzione di panetto rimasta sul bancone, e la chiude con un “pizzico” al centro e alle estremità, in una sorta di barchetta farcita di pomodorini e mozzarella. E come per magia, non solo diventa la pizza più richiesta dai suoi clienti, ma in poco tempo varca i confini nazionali raggiungendo la Gran Bretagna, l’Islanda e gli Usa. Ora è un brevetto registrato, proposto al forno o fritto con le più delicate e svariate farciture.[/box]

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