Liverpool: l’abitazione di John Lennon a Menlove Avenue (“Mendips”) e quella di Paul McCartney a Forthlin Road, la Quarry Bank High School frequentata da John e l’oratorio della St. Peter’s Church di Woolton teatro nel 1957 del primo fatidico incontro tra Lennon e McCartney. E poi i locali e le sale da ballo in cui il gruppo fece gavetta, come il Cavern di Mathew Street e il Casbah Club, e gli immancabili luoghi della memoria, Penny Lane e Strawberry Field, che hanno ispirato ai Fab Four canzoni leggendarie.
Londra: lo sfortunato provino presso la casa discografica Decca, il girovagare tra alberghi, uffici e abitazioni (Wimpole Street dove Paul visse con la famiglia della fidanzata Jane Asher, Montagu Square dove John e Yoko Ono furono arrestati per detenzione di marijuana), l’esplosione della Beatlemania (i concerti epocali al London Palladium e al Prince of Wales Theatre, quando Lennon invitò gli spettatori seduti sulle poltrone più costose “a far tintinnare i gioielli”), gli incontri cruciali (John e Yoko all’Indica Books & Gallery, Paul e Linda Eastman al Bag O’ Nails Club), le leggendarie sedute di registrazione ad Abbey Road, le turbolente Get Back Session agli studi cinematografici di Twickenham, il concerto finale sul terrazzo della Apple a Savile Row.
Un vero e proprio tour della memoria tra i luoghi che hanno visto nascere, crescere e trionfare la leggenda dei Beatles, con foto inedite e mappe stradali, cenni storici su luoghi ed edifici, aneddoti e curiosità: scritto dai giornalisti Alfredo Marziano e Mark Worden, “Penny Lane – Guida ai luoghi leggendari dei Beatles a Londra e Liverpool” (Giunti Editore) accompagna attraverso la vita e la carriera della più grande band di tutti i tempi, in un’utile e pratica guida turistica per chiunque abbia voglia di conoscerla un po’ più da vicino e riviverne, chissà, ancora un pezzetto di magia. Penny Lane – Guida ai luoghi leggendari dei Beatles a Londra e Liverpool di Alfredo Marziano e Mark Worden Giunti Editore – Collana Bizarre Pagg. 240 Prezzo: 18 euro Uscita: maggio 2010
Alimentazione, sport, psiche, wellness, fitness, spa, natura…quante parole sono racchiuse nel concetto di benessere? Quanti stili di vita, abitudini, mondi interiori? E quanti libri si scrivono continuamente per aiutare ciascuno a trovare la sua personale risposta? Ecco quelli che vi suggeriamo.
La bellezza è scienza e sentirsi belli è una questione di chimica: è questo il concetto espresso dal libro Frontiere della dermochimica(Ed. Aracne, pp. 120, € 18), nel quale le due autrici torinesi, nonché ovviamente chimiche, Daniela Gaudiello e Maria Paola Merlo, illustrano lo strettissimo legame tra cosmesi e neuroscienze. La pelle è infatti l’organo di confine tra il corpo e la mente, quindi è profondamente connessa alle nostre emozioni e riflette fortemente i segni della nostra interiorità, che si esternano, ad esempio, nella relazione tra stress e condizioni cutanee, nell’invecchiamento e nel techno-stress. E dunque il cosmetico non ha solo una mera funzione decorativa, bensì può contribuire efficacemente al nutrimento del corpo e dello spirito.
Per questo la dott.ssa Merlo ha anche fondato il brand Ambaduè, specializzato nella produzione di cosmetici green certificati di derivazione vegetale e biologica, come maschere, sieri e anche una linea per bambini. Si tratta quindi di cronocosmetici, adatti a un rituale di skincare che segue i ritmi circardiani della pelle in funzione dei diversi fattori che li regolano giorno e notte, come idratazione, traspirazione TEWL, flusso sanguigno, produzione di sebo, regolarizzazione della temperatura e Ph, tenendo conto delle sue esigenze in ogni momento della giornata.
Ogni parte del nostro corpo esprime un messaggio che aspetta solo di essere compreso: è questo il concetto su cui si basa Anatomia Emozionale(Uno Editori, pp. 189, € 13,90), guida alla psicologia corporea in cui l’autore Carlo Gervasi, esperto del trattamento fisico e della relazione tra le emozioni mente-corpo, oltre che naturopata e iridologo, ci conduce a indagare le scelte di vita che hanno inconsciamente condizionato lo sviluppo della nostra postura, e a individuare le chiavi di lettura per trasformare la nostra figura.
Attraverso contenuti e immagini, il volume fornisce il metodo per comprendere e osservare tanto il nostro corpo e i suoi disagi, quanto il nostro carattere, confermando che mente e corpo sono indissolubilmente collegati, e che il concetto mens sana in corpore sano è quanto di più corretto e veritiero si possa sostenere.
Una sorta di educazione alimentare incentrata sul tubo digerente e basata su una dieta bilanciata che non demonizza alcun alimento ma si limita a consigliare i giusti abbinamenti, separando correttamente quelli a digestione lenta e quelli a digestione veloce: la spiega il naturopata e osteopata francese Frank Laporte-Adamski nel suo nuovo libro La dieta Adamski(Ed. Vallardi, pp. 176, € 14.90), che promuove un metodo alimentare finalizzato a trattare nel modo migliore il «secondo cervello», vale a dire il nostro intestino, da cui dipendono non solo la digestione, ma anche il 70% delle funzioni del nostro sistema immunitario.
Il Metodo Adamski parte infatti dal presupposto che i residui alimentari che si depositano sulle pareti del tubo digerente possono irritarlo e intasarlo, rendendo il corpo più pesante ed esposto a mal di schiena, emicrania, insonnia e problemi circolatori. Un corretto abbinamento degli alimenti favorisce una digestione naturale, eliminando automaticamente ogni altro disturbo. E se qualche volta capita di sgarrare, si può rimediare assumendo dopo il pasto il Lubrilax, lubrificante alimentare vegetale composto prevalentemente da olio extra vergine di oliva e poi da oli essenziali di finocchio, anice verde e cumino, con capsula vegetale a base di amido di mais, in grado di facilitare la discesa dei cibi nell’intestino e quindi la conseguente digestione; si acquista on line sul sito e presso i centri dove viene divulgata la dieta Adamski.
Cosa c’è di più esaltante e appagante che esplorare il mondo semplicemente con le proprie gambe? E’ la proposta di Sara Baxter, che nel suo ultimo libro Storia del mondo in 500 camminate(Ed. Rizzoli, pp. 400, 29,00 €) suggerisce cinquecento itinerari in tutto il globo, alla scoperta di percorsi storici di epoche diverse. Si parte dai sentieri dalla preistoria, quando l’uomo iniziava le sue incursioni nel mondo, per proseguire con quelli delle prime grandi civiltà, continuare con le celebri vie di pellegrinaggio medievali, rotte commerciali e viaggi dei grandi esploratori, per approdare infine all’epoca moderna, con la nascita di una vera e propria cultura del turismo.
Il libro propone itinerari che spaziano dal Circolo polare artico alla Grande Muraglia cinese, dalla Via Francigena al Gran Canyon, dalle alture dell’Himalaya al sentiero dell’argento del Messico, con lunghezza e difficoltà variabili che possono durare da qualche ora a intere giornate, fino addirittura a settimane. Basta scegliere. E mettersi in cammino.
Un curioso viaggio nel tempo alla scoperta delle terme italiane, partendo da quelle storiche di Caracalla per andare a conoscere tutte le più nuove e rinomate. E’ il libro di Annunziata Berrino Andar per Terme(Ed. Il Mulino, pp. 151, 12 euro), che snodandosi sul filo conduttore dell’acqua, le lega tutte tra loro in un susseguirsi di storia e cultura, salute e benessere. Quell’acqua, infatti, che non solo ha scritto la lunghissima tradizione del soggiorno termale nella nostra penisola alla ricerca del wellness psicofisico, ma detiene anche il profondo significato delle fonti, meta sempre attuale dei pellegrinaggi di cura e fenomeni di culto legati a figure sante o divine.
Così, tra sorgenti e stabilimenti, grotte e piscine, fanghi e creme, l’immaginario delle terme, intessuto di sacro e di profano, si svela pagina dopo pagina. Lasciando addosso il desiderio irresistibile di sperimentarle al più presto.
Una nuova e incredibile chiave di lettura dell’epico poema sul più grande viaggiatore di tutti i tempi per sospettare, tra i tantissimi indizi lasciati da Omero, che forse quel misterioso e irriconoscibile straniero giunto a Itaca dopo vent’anni e che compì la strage dei Proci non era Ulisse, ma il migliore degli arcieri achei: Filottete.
E scoprire nell’Odissea una logica tutta nuova che nessuno prima d’ora aveva mai immaginato. “Ulisse, Nessuno, Filottete – Scoperto dopo tremila anni il protagonista nascosto dell’Odissea”
di Alberto Majrani
LoGisma editore
Pagg.141
Prezzo: 12 euro www.filottete.it