Avete mai guidato su un’autostrada di ghiaccio? Se non volete perdervi quest’insolita esperienza, è proprio questo il momento giusto per farlo in Estonia, dove le rigidissime temperature invernali solidificano le acque del Mar Baltico nella strada ghiacciata più lunga d’Europa, con i suoi 26,5 km che collegano il continente alle isole, precisamente il porto di Rohuküla a quello di Heltermaa, sull’isola di Hiiumaa. Volendo, potete anche pattinarci sopra, oltre ad arrampicarvi sul ghiaccio o correre sulla neve a bordo delle slitte trainate dai cani: vale sicuramente la pena affrontare l’innegabile freddo pungente per vivere attraverso le tante attività all’aria aperta l’opportunità di ammirare la candida natura estone, con le sue cascate ghiacciate, i parchi e le foreste innevati, gli incontri con cerbiatti, scoiattoli e volpi. Tanto poi a fine giornata ci si può sempre rifugiare in una delle innumerevoli saune disseminate sul territorio come è abitudine della popolazione locale, immergendosi in una nuvola di caldo vapore. Per poi, naturalmente, tuffarsi nell’acqua fredda, se non addirittura nella neve fresca…
Se amate la neve e il ghiaccio ma vorreste vivere qualche emozione in più rispetto a quelle in arrivo dalla solita sciata, sono diverse le località che ne offrono parecchie e sotto molti punti di vista, dalla più romantica alla più adrenalinica.
Si può cominciare con un tranquillo e fascinoso snowshoeing a Folgaria (TN): basta calzare le racchette ai piedi, dette anche ciaspole, e mettersi in cammino sul manto nevoso, utilizzando i percorsi predisposti all’Alpe di Folgaria o partecipando alle uscite accompagnate dalle guide alpine locali. Inoltre la scuola di sci “Costa 2000” organizza ciaspolate notturne con guide che forniscono informazioni storiche, turistiche e paesaggistiche sul vastissimo panorama circostante.
Decisamente affascinanti anche le corse di cavalli avelignesi con la slitta o le romantiche gite in carrozza nelle Valli di Tures e Aurina (BZ), nella zona più settentrionale dell’Alto Adige, dove è possibile anche vivere qualche brivido in più con l’”Alpine Coaster”, pista per slittini su rotaia sul Klausberg che, periodicamente aperta anche in notturna, scende verso valle alzandosi anche fino a 10 mt di altezza, o sfrecciando in gommone sulla superficie bianca praticando lo snowrafting, o ancora cimentandosi in appassionanti arrampicate sul ghiaccio.
E già che siete in vena di emozioni forti, perché non provare a librarvi nell’aria ammirando dall’alto le piste innevate e la natura incontaminata del cuore della Valle dell’Adige? E’ possibile con “Snowfly”, iniziativa di volo libero in tandem sul Monte Bondone (TN), che, decollando dalle piste da sci o aree limitrofe, e atterrando sulle Viotte, a fondo piste o a Lagolo, regala sensazioni spettacolari accompagnati da piloti qualificati, in possesso di regolare brevetto dell’Aeroclub Italia e di un’idonea polizza assicurativa: tutto quello che serve a voi è un abbigliamento adeguato, fatto di vestiario invernale, guanti e scarpe da montagna. In zona, anche un modernissimo snowpark con il suo “Super Half Pipe” di 120 mt di lunghezza con sponde alte 5,5 mt, il “Roxy Slopestyle 4 Girls Only” esclusivamente dedicato alle giovani rider, e il “K-Park” con salti e rail di piccole dimensioni per ragazzi fino ai quattordici anni www.apt.trento.it E se ancora non vi basta, è all’Olympia Skiworld di Innsbruck il nuovo e adrenalinico divertimento sulla neve che manda in pensione slitta e bob: si chiama Wok -proprio come la famosa pentola cinese- e consiste nello scivolare sulle piste ghiacciate su enormi ciotole bollenti a quattro posti, alla velocità di 95 km/h, protetti da un completo da hockey su ghiaccio, casco compreso.
Decisamente interessante l’iniziativa ‘Scie di Passione’, un progetto di FolgarìaMania e Snowsports Academy di San Marino per permettere anche ai diversamente abili di vivere la neve al 100% praticando tutte le discipline invernali e gli sport di scivolamento sotto la guida di maestri specializzati. Negli oltre 100 km di tracciati del circo bianco di FolgarìaMania (TN), chiunque, senza distinzioni psico-fisico-motorie, ha modo di sbizzarrirsi: da chi ha avuto lesioni alla spina dorsale grazie ai gusci a cui sono applicati il mono o dual-ski, agli ipovedenti o non vedenti grazie alla guida via bluetooth o sonora dell’accompagnatore, agisce sia come forma di riabilitazione motoria che come sport-terapia, avviando, nel caso, anche all’agonismo. Per dimostrare che la neve non ha limiti, quando lo si vuole.
Innsbruck apre la stagione sciistica con un’idea decisamente creativa: la possibilità per ognuno di progettare e costruire il proprio sci, personalizzandolo in base a gusto ed esigenze proprie.
SPURArt (letteralmente ‘arte della traccia’), micro-casa costruttrice di sci, propone infatti appositi workshop che iniziano il venerdì alle 18.00 e terminano la domenica alle 16.00, quando si riparte portandosi via direttamente il prezioso attrezzo sportivo costruito con le proprie mani.
Il processo di produzione, naturalmente, inizia prima: al momento della prenotazione viene spedito a casa un manuale sul design e sulle tecniche di costruzione, e tre settimane prima del workshop si viene contattati per finalizzare il progetto. Poi, in sede al momento, un esperto affianca i clienti nelle fasi di lavorazione.
Il tutto al costo di 690 euro, esclusi gli attacchi, montabili in azienda, e la finitura di soletta e lamine (48 euro) per il primo utilizzo. Più o meno come uno sci top di gamma acquistato in negozio. Ma con l’appagante soddisfazione di esserne stati gli artefici totali. Foto Tirol Werbung