Fiandre, primavera in fiore

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La primavera delle Fiandre è profumata e colorata, aromatica e solare. Perché in questo dolce angolo di Belgio il suo arrivo si accompagna a una quantità di eventi e manifestazioni tradizionali interamente dedicati ai fiori e ai giardini, che la dipingono di colori vivaci e la inebriano di fragranze fin quasi all’inverosimile.
A tenerla a battesimo non può che essere la capitale, con la tredicesima edizione di Floralia Bruxelles nel fiabesco parco del Castello di Groot-Bijgaarden, ai margini della città, progettato a fine Ottocento dall’architetto paesaggistico Louis Fuchs. Una romantica distesa verde smeraldo puntellata di aiuole, cespugli e fantasie floreali disseminati tra colonne e ponticelli, piante e cigni che si aggirano liberamente sul prato, dove fino al 6 maggio sbocciano cinquecento varietà di 1.700 fiori da bulbo, che spaziano dagli esemplari più comuni e diffusi a quelli più rari e particolari: tra questi, a farla da padroni sono soprattutto i tulipani, con il tulipano Gelato, il tulipano Café Noir e il tulipano Krasa color rosso pomodoro, mentre quelli tradizionali si raccolgono a disegnare Fiandre primavera 2un enorme e suggestivo cuore rosso sulla riva del fiume. Ma c’è anche un pittoresco labirinto di 30.000 fiori delle più svariate tonalità, un sorprendente tappeto di fiori selvatici, una serra di mille mq ricca di allestimenti tematici e l’incredibile varietà di rododendri e azalee appartenenti alla collezione dei Rothschild di Exbury Gardens, in Inghilterra.
Nello stesso periodo si aprono in città anche le Serre Reali di Leaeken, costruite nell’arco di vent’anni dall’architetto Alphonse Balat con fiori e piante provenienti dai luoghi più esotici del pianeta, e che a distanza di oltre cento anni possono ancora essere ammirati.
Una cinquantina di chilometri più in là, nell’incantevole cittadina di Gand che sfoggia di per sé 31.000 alberi di strada – di cui i primi piantati nel 18° sec – dal 22 aprile al 1° maggio è di scena la 35ma edizione di Floraliën Gent, spettacolare kermesse interattiva di arte floreale contemporanea dislocata in quattro zone – Bijloke, caserma Leopold, Sint Pietersplein, parco della Cittadella – dove fioristi, orticoltori e architetti paesaggisti nazionali e internazionali danno sfoggio della loro creatività con installazioni fantasiose e scenografiche fatte di fiori, piante e giardini, in una magica fusione della bellezza della natura e del potere dell’arte. Un lungo e sorprendente percorso da compiersi in cinque ore, tra giganteschi candelabri floreali e nature giapponesi, pareti green ed esplosioni di fioriture multicolor, che propone anche le ultime novità in merito alla ricerca Tomas De Bruyne in kerk-2©Karin Borghoutse all’innovazione, per un evento che, dal 1809, si tiene regolarmente ogni cinque anni.
A dargli il fianco, al Centro culturale Caermersklooster, la mostra Flora of the Ghent Altarpiece, che fino a settembre indaga sui segreti di fiori e piante del maestoso polittico dell’Agnello Mistico, capolavoro quattrocentesco dei fratelli Van Eyck – nonché opera medievale più importante delle Fiandre – conservato nella cattedrale di San Bavone, che dipinge a olio con incredibile realismo ma inspiegabile accostamento, rose, margherite e viole con cipressi, ulivi e palme, fioriture mediterranee e nord europee, estive e primaverili.
Una primavera di fiori e di colori, quindi, che dal 12 al 15 agosto tornerà in una sorta di ripresa conclusiva con il Tappeto Floreale di Bruxelles, quando la già spettacolare Grand Place verrà interamente ricoperta da 600.000 begonie, di cui il Belgio, con sessanta milioni di bulbi all’anno coltivati quasi esclusivamente nell’area di Gand fin dal 1860, è Fiandre primavera 4attualmente il maggior produttore mondiale. I colori saranno quelli del Giappone, paese a cui si ispira questa 20ma edizione in omaggio alla celebrazione dei 150 anni di rapporti diplomatici e di amicizia tra i due. L’evento, che si ripete ogni due anni, si basa infatti ogni volta su un tema diverso, a cui lavorano illustratori, grafici, designer e architetti paesaggisti, oltre a più di cento volontari giardinieri che in meno di quattro ore danno infine vita al tappeto. Mettendo in scena, ancora una volta, il trionfale spettacolo dei fiori.

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