Goji italiano, arriva il turismo del diamante rosso

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Lo chiamano bacca della felicità, della longevità o della salute, o anche diamante rosso, a causa della sue tante e preziose proprietà nutraceutiche, prima tra tutte quella antiossidante contro i radicali liberi. E forse per questo il Goji, prodotto originario cinese, da qualche tempo a questa parte sta conquistando anche in Italia sempre più terreno. In senso, anche, proprio letterale, dal momento che, dopo il successo delle bacche essiccate importate dall’Oriente, la sua coltivazione si sta progressivamente espandendo un po’ in tutta la penisola, particolarmente al sud.
Lì infatti, decine di aziende locali si sono riunite nella rete di imprese Lykion dando vita al Goji Italiano, filiera multiregionale delle bacche di Goji bio e made in Italy. Con cui, inoltre, stanno realizzando diversi prodotti derivati, come conserve e confetture, smoothies e frullati, fino all’esclusivo “Gojito”, delizioso infuso alcolico. Sì, perché la particolarità delle bacche è quella di cambiare sapore a seconda che siano fresche, essiccate, col picciolo, se non addirittura abbinate, ad esempio, a gelati e granite, evocando dolci aromi di datteri e uva passa, pinoli e liquerizia, ciliegie e more, mango e papaya, spingendosi fino al piccantino. Proprio come i colori dei loro fiori, che nel periodo di tempo che va dalla fioritura primaverile alla maturazione, cambiano tonalità passando dal bianco al viola, mentre quelle della bacca virano dal verde all’arancio fino al rosso corallo.
E poiché la loro raccolta ha inizio a giugno, sta prendendo forma anche il nuovissimo progetto estivo del Turismo del Goji italiano, nei luoghi in cui i turisti potranno raccoglierlo direttamente sul campo e alloggiare in agriturismi dove chef specializzati insegneranno a utilizzare le bacche dall’antipasto al dolce, fino a cocktail saporiti e smoothies energetici e dissetanti.
 
smoothie
 
 
Smoothie di Goji italiano: versare 90-100 gr di bacche fresche col picciolo nel frullatore con due cubetti di ghiaccio e frullare per pochi secondi; volendo, aggiungere mezzo bicchiere di succo di melograno per esaltarne le peculiarità.

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