Parlano in italiandialetto -mix di italiano e dialetto lombardo- ma li vogliono a Bolzano e a Roma, mettono in scena Cuba e la festa di Halloween ma sognano il palcoscenico di Napoli.
Così, in un variopinto viaggio virtual-reale, i Legnanesi tornano tradizionalmente a dare il benvenuto al 2016 al Barclays Teatro Nazionale di Milano, portando in scena dal 3 gennaio al 28 febbraio il loro nuovo esilarante spettacolo intitolato semplicemente “La famiglia Colombo”, perché, spiegano, “si parla di famiglia, e dovunque ci sia amore per noi è famiglia”. Che è sempre quella un po’ sciroccata di Teresa-Antonio Provasio, Mabilia-Enrico Dalceri, Giovanni-Luigi Campisi, che abita nel caro vecchio cortile lombardo “dove il vicino è così vicino che praticamente vive con te”, ma è sempre pronta a partire per viaggi virtuali da sogno attraverso i consueti e sfarzosi quadri musicali in omaggio alla rivista, alle piume e alle pailettes, alle luci e ai colori. Il tour, quello vero, proseguirà fino a fine settembre. E sarà, come sempre, standing ovation.
14 gennaio 2018 – Nelle strade di Palermo lui è ancora più vivo che mai. Perché ci sono voluti la sua integrità, la sua coerenza e il suo sacrificio, vissuti da quel libero sognatore che era, a svegliare finalmente le coscienze e a tirare fuori quel coraggio e quella dignità che lui possedeva in abbondanza anche in tanti altri suoi concittadini.
Perché Palermo è una città meravigliosa, ricca di storia e di arte, con un clima e un mare incantevoli e una cucina che le fa onore. Ma vessata a lungo da un silenzio che, proprio come diceva lui, avvelena l’anima. Un silenzio che oggi, a ventisei anni dal suo sacrificio, sta finalmente facendo rumore. Ben venga quindi il film tv Libero Grassi – A testa alta, in onda questa sera in prima tv su Canale 5, dove a vestire i panni del coraggioso imprenditore tessile ucciso per essersi sempre caparbiamente rifiutato di pagare il pizzo, è un convincente Giorgio Tirabassi, a fianco di Michela Cescon nei panni della moglie Pina Maisano. Un film girato non solo nei suoi luoghi, ma addirittura nella sua stessa casa, per rendere il tutto il più veritiero possibile e ricostruire l’ambiente autentico dell’epoca. Quello in cui Libero Grassi squarciò il silenzio assordante del capoluogo siciliano con il suo grido ostinato di ribellione, nonostante venisse lasciato solo dalla società civile dell’epoca. Qualcuno ci ha provato ad avvicinare la troupe di Mediaset sulla spiaggia di Mondello durante le riprese per infangare ancora la sua memoria insultandolo. Segno che ancora oggi, in quei luoghi, la sua figura divide gli animi. Ma le diverse associazioni e movimenti giovanili nati per portare avanti il suo grandissimo esempio, primo tra tutti Addiopizzo che conta migliaia di aderenti, raccontano che oggi chi rifiuta il ricatto non è più così solo. Che la città si sta sempre più sensibilizzando. Il magistrato Paolo Borsellino diceva che la paura è umana, ma deve anche essere accompagnata dal coraggio. Perciò questo film verrà presentato anche e soprattutto nelle scuole siciliane, tra i giovani che ancora non possono essere a conoscenza della sua storia. Per insegnare a essere liberi. E allora, finalmente, Palermo sarà ancora più bella. Il film è il primo della serie “Liberi Sognatori”, quattro film tv in onda ogni domenica in prima serata su Canale 5 per raccontare le storie vere di quattro figure emblematiche della cronaca italiana – Libero Grassi, Mario Francese, Emanuela Loi, Renata Fonte – che hanno coraggiosamente compiuto il proprio dovere pagando con la vita i loro ideali di verità e giustizia.