Basato sull’omonima e fortunata fiction attualmente in onda in prima serata su Canale 5, in cui gli chef Carlo Conforti-Fabrizio Bentivoglio e Paolo Perrone-Giorgio Tirabassi si sfidano a colpi di ricette del nord e del sud Italia nei rispettivi ristoranti situati l’uno di fronte all’altro, arriva il libro “Benvenuti a tavola” (ed. Fivestore), in cui il gastronomo ed enologo Andrea Grignaffini e il produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi raccolgono le migliori ricette del Bel Paese seguendo il calendario delle ricorrenze religiose, arricchendole con preziosi consigli per fare sempre un figurone con gli ospiti a cena.
Suggerimenti per ogni occasione, dunque, da battesimi, comunioni, cresime e matrimoni, fino a Natale, Capodanno, Carnevale, Pasqua, Giorno dei Morti, San Valentino e Ferragosto, con relative informazioni e curiosità. Scritto come solo gli straordinari Conforti e Perrone avrebbero potuto fare. “Benvenuti a tavola”
di Andrea Grignaffini e Pietro Valsecchi
ed. Fivestore
Prezzo: 12,90 €
Se è vero che leggere e viaggiare sono il cibo dell’anima, perché questo Natale non regalare il frutto di questo insolito connubio a tre voci, più che mai attuale e ricercato?
Del resto, come non essere d’accordo con il pensiero espresso da Piero Valdiserra nel suo La geometria del viaggio (Este Edition, 7 euro), secondo cui viaggiare significa confrontarsi con se stessi in occasione di un momento di cambiamento della propria storia personale, vivendo un’esperienza interiore dovuta a uno spostamento fisico? Un movimento che induce il russo Michail G. Talalay a guidare, nel suo Il mondo russo di Milano, passeggiate per indirizzi storici (ed. LIK), su dieci percorsi culturali chi ama viaggiare, magari con un particolare interesse ai legami tra Italia e Russia, scoprendo che molti luoghi turistici cittadini sono legati all’arrivo di viaggiatori, letterati, scienziati, artisti e uomini d’affari russi, e al loro grande contributo nell’accrescerne la fortuna.
Lo sguardo al passato resta acceso anche sull’autobiografia del celeberrimo primo gastronomo italiano nonché maestro di tutte le cuoche, il romagnolo Pellegrino Artusi (1820-1911), Tutto vi dono (ed. il Saggiatore, 18 euro, contiene anche una sua ricetta inedita trovata dai curatori), che, antesignano dei moderni foodblogger, dedicò la sua vita alla raccolta e alla diffusione delle migliori ricette della tradizione italiana proponendole nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Manuale pratico per le famiglie (1a ed. Firenze, Salvadore Landi, 1891), in cui riunì per la prima volta i ricettari di casa delle famiglie italiane dando prestigio a quella cucina casalinga fino ad allora tramandata oralmente di madre in figlia.
Una tradizione che domina, più appetitosa che mai, in Dolce Sicilia (ed. Electa, 80 euro), dovi i testi di Marco Ghiotto e le immagini di Giò Martorana promuovono l’eccellenza dolciaria regionale attraverso la testimonianza di oltre quaranta eccellenti maitres patissiers; gli irresistibili dolci tipici fotografati sul mare, nelle isole, tra i vigneti e gli oliveti sono un autentico invito a un viaggio in loco che, attraverso la sua pasticceria, valorizzi arte, tradizione, cultura e territorio. Mentre in I nostri dolci light, oltre cento ricette facili e veloci (ed. Gribaudo, 16.90 euro) delle gemelle Laura e Silvia Squizzato -inviate del programma di RaiDue “Mezzogiorno in famiglia”- chef e appassionati di cucina svelano come realizzare da sé babà e cannoli, mousse e bavaresi, sorbetti e pane dolce, poveri di grassi e calorie. Il trucco? Selezionare e miscelare con attenzione ed equilibrio gli ingredienti….
E se Voglia di Aperisfizio (Trenta Editore, 13 euro) esalta il rito tutto italiano dell’aperitivo con quaranta idee di chef stellati, foodblogger e appassionati di cucina, abbinando creativamente le tipicità gastronomiche di tutta Italia -dalla cima di rapa alla mozzarella di bufala, dal gorgonzola al salame Napoli, dal pecorino al gambero rosso- ai croccanti prodotti de La Bottega di Olivia&Marino, Bruno Pilzer, Simone De Nicola, Antonio Garofolin, Marco Larentis e Giuseppe Vaccarini con Il Manuale del Sommelier (ed. Hoepli, 37 euro) forniscono agli amanti del vino una formazione e una conoscenza approfondita delle tematiche relative al questa specifica professionalità, per un approccio immediato con nozioni tecniche comprensibili.
Compagni indicatissimi delle feste natalizie, dunque, da arricchire usando come segnalibro un “solitario”, il cui vero uso è in realtà quello di rimuovere la scheda Sim da iPhone e iPad, per poi lasciarlo sopra a impreziosirli.
In sottofondo, lieve e dolcissimo, il viaggio musicale senza tempo di Claudio Baglioni attraverso il Natale in tutto il mondo con il suo Un piccolo Natale in più (Sony Music/Bag Music), racconto fantastico tra narrazione (un ricordo autobiografico con la voce di un bambino della periferia romana), musica (26 versioni originali di grandi classici) e immagini (un booklet in bianco e nero con foto di Alessandro Dobici e grafica di Carmine Di Giandomenico sugli scorci di una Roma anni Cinquanta) di storia, spirito e magia festivi. Perché con White Christmas e Stille Nacht, O Tannenbaum e We wish you a merry Christmas, Jingle Bells e Tu scendi dalle stelle, e le Ave Maria di Gounod e Schubert, non può che essere, ancora una volta, un piccolo grande Natale.
Nato alla fine del XIX° secolo in Asia Minore nelle prigioni e nei Tekedes, i caffè in cui i “rebetes” si ritrovavano ad ascoltarlo e suonarlo con strumenti tipici come il bouzouki e il baglamas, il Rebetiko, musica popolare greca e dell’Asia Minore, descrive un tipo caratteristico di uomo, mentalità, comportamento, posizione e modo di vivere, un anticonformista provocatorio che rifiuta il potere istituzionale e usa un gergo tutto suo.
Ma quando sorgono i primi ‘caffè Aman’, club musicali per i greci di classe media, i suoi musicisti vengono addirittura assunti, regalandole il plauso di più ampi strati sociali e una crescente popolarità, fino a dare origine anche ai caratteristici balli tradizionali. Nella penisola ellenica, infatti, il popolo ama cantare le canzoni portate dai profughi dell’Asia minore, poiché esprimono bene il loro stato d’animo. Oggi i principali rappresentanti del Rebetiko sono scomparsi, ma sopravvive una ricca produzione discografica. Ed è per continuare a diffonderlo, oltre che per sostenere la Scuola di Lingua Greca, che il 10 febbraio, al Teatro Dal Verme di Milano, il Centro Ellenico di Cultura organizza una serata dedicata alla musica del compositore greco Mikis Theodorakis, autore della colonna sonora del film “Zorba il greco”, nota anche come Sirtaki; sarà interpretata da Antonis Kalogiannis, con la partecipazione di Vassia Zilou e Stella Valassi, e con l’orchestra diretta da Andreas Boutiskakis.
Serata omaggio a Mikis Theodorakis
10 Febbraio 2012, ore 20.30
Teatro Dal Verme, Sala Grande
Via San Giovanni sul Muro 2, Milano