Il “miracolo del sole” sulla ripresa dell’Egitto

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di Grazia Garlando
22 febbraio 2014 – Accadrà proprio oggi, giorno di nascita del Faraone Ramses II, e si ripeterà il 22 ottobre, giorno della sua incoronazione: dalla piccola porta incastonata tra le colossali statue del tempio a lui dedicato nell’imponente complesso archeologico di Abu Simbel, nell’alto Egitto, i raggi del sole penetreranno nell’oscurità illuminando per venti minuti la sua effigie. Così si rinnoverà, come da migliaia di anni, il cosiddetto miracolo del sole, che, secondo le credenze degli antichi egizi, ricarica di energia la figura del faraone, fautore nel XIII secolo a.C. del complesso costituito da due templi, per lui e per la moglie Nefertari, scavati nella roccia.
E questo suggestivo fenomeno non è che una piccola parte del fascino irresistibile che l’Egitto emana con una forza maestosa e ammaliante. Tanto che, nonostante le gravi difficoltà degli ultimi tre anni, il Paese dei Faraoni continua ad attirare numerosi turisti dall’estero, che lo rendono tuttora la prima destinazione sia nel Medio Oriente, sia in tutto il continente africano (dati Unwto). E da quando sono stati revocati tutti gli sconsigli, compreso quello italiano della Farnesina lo scorso 15 novembre, almeno nelle destinazioni turistiche principali come il Mar Rosso, l’Alto Egitto e la miracolo02costa mediterranea, crociere sul Nilo comprese, gli arrivi internazionali sono aumentati dai 301.200 di settembre 2013 ai 677.600 dello scorso dicembre; quelli italiani, in particolare, da 6.667 a 30.420.
«La nostra storia turistica è una storia di successo, che negli ultimi anni stava conoscendo uno sviluppo esponenziale, purtroppo interrotto dallo scoppio della “Primavera araba”; stiamo vivendo momenti innegabilmente difficili, ma speriamo di vedere al più presto la luce in fondo al tunnel -dichiara il Ministro del Turismo Egiziano S.E. Hisham Zaazou-. Vogliamo tornare ai fasti del triennio 2008-2010, quando gli arrivi italiani superavano costantemente il milione di visitatori. Il Paese lavora senza tregua per mantenere quella sicurezza e quella stabilità che ci hanno sempre consentito di accoglierli con ospitalità e cordialità, conscio che proprio la sicurezza è il maggior pilastro dello sviluppo turistico ed economico>>.
Per cominciare sono state snellite le procedure per il rilascio dei visti, e alleggeriti i requisiti per la creazione di collegamenti aerei con gli scali del Paese. E mentre si pensa a sviluppare nuove destinazioni nel Sahara occidentale e sul Mediterraneo, e a spingere il segmento del turismo religioso, è partito anche l’ambizioso progetto green di El Gouna, che trasformerà la località sul Mar Rosso nel primo centro urbano a zero emissioni di anidride carbonica di tutta l’Africa, grazie al recentissimo accordo fra il Ministero egiziano per gli Affari Ambientali e il Ministero dell’Ambiente italiano. Oltre alle tante iniziative con cui quest’anno si celebrerà il centenario dell’inizio delle relazioni diplomatiche ufficiali con l’Italia. Anche per respirare a fondo tutta la suggestione di questa terra incantata e lasciarsene irrimediabilmente sedurre.

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