224.000 tonnellate, pari al 22% della produzione mondiale, fanno degli USA il maggior produttore al mondo di pistacchi, coltivati in Arizona, Nuovo Messico e soprattutto California: qui le estati calde e secche, l’abbondanza di acqua e di sole, i terreni profondi ne costituiscono l’ambiente di crescita ideale, particolarmente nella parte meridionale di San Joaquin e nella zona di Sacramento, e la specie più pregiata e diffusa è la Kerman, che incarna circa il 95% della produzione nazionale.
Un’industria relativamente giovane, quella del pistacchio americano, che nel giro di pochi decenni è riuscita a crescere in maniera esponenziale fino a diventare un driver importante dell’economia del Paese, al punto da aver dato origine all’American Pistachio Growers, associazione che rappresenta tutti i coltivatori di pistacchi e i lavoratori del settore.
Soprattutto perché forse non tutti sanno che questo delizioso prodotto è anche un alimento energetico con altissima densità nutritiva, ricco di proteine, carboidrati, grassi “buoni”, fibre vitamine e minerali che favoriscono il benessere generale dell’organismo. Uno snack perfetto per chi pratica attività sportiva, poiché capace di fornire energia e nutrienti senza appesantire la digestione. Ma anche estremamente versatile in cucina come ingrediente per piatti dolci e salati, e per originali ricette gourmet.
Il pistacchio americano, alleato della salute e della buona tavola
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