Un compleanno importante quello del celebre ristorante argentino El Paso de Los Toros, nel capoluogo lombardo a un passo dalla centralissima Porta Venezia: vent’anni di vera carne locale gustata in un ambiente simpaticamente informale, tra nachos al formaggio fuso, empanadas tipiche, grigliate di carne Angus argentino (parillada mista di filetto, controfiletto ed entrecote), vino argentino Tempranillo e irresistibile cucaracha alla fiamma per chiudere la cena, per citare solo il menù consigliato.
Un ricco listino basato su un costante rifornimento nel paese sudamericano dai migliori allevamenti di Angus, che nonostante il già ottimo rapporto qualità-prezzo, per il ventennale riserva ai clienti un vantaggioso carnet di promozioni che va dall’offerta di sangria gratis durante la cena a riduzioni su pasti ed happy hour, ancora più cospicue su gruppi da dieci persone in su.
In arrivo anche un party esclusivo con il meglio dell’Argentina a Milano. Per festeggiare alla grande i vent’anni del Toro. El Paso de Los Toros
via Lazzaro Palazzi 7, Milano
Aperto tutti i giorni dalle 18.00 alle 2.00
dal lunedì al venerdì anche dalle 12.00 alle 15.00
Hora Feliz dalle 18.00 alle 21.00, 6.00 euro www.elpasodelostoros.it
Vi è mai capitato che un panino vi…sorridesse? A me è successo proprio l’altra sera, all’apertura del quarto locale milanese, dopo quelli di via Palermo, viale Bligny e via Marghera, di Ham Holy Burger, l’hamburgeria che fa capo al Gruppo Sebeto – Rossopomodoro, Anema e Cozze, Rossosapore -, nell’edificio supermodaiolo del Brian&Barry Building, nella centralissima via Durini. Per festeggiare l’ultimo nato, infatti, è arrivato al tavolo un appetitoso Sorriso allo Zafferano, il nuovo panino della serie “Hyperlocal”, dedicata al gusto locale delle singole città: pane artigianale allo yogurt, cremosa allo zafferano sardo, trita di scottona italiana al midollo alla griglia, gremolada, Grana Padano DOP e rucola. Insomma, un’autentica delizia. Che tiene a battesimo il nuovo menù d’estate disponibile da maggio in tutti gli Ham Holy Burger d’Italia e anche di Londra. Naturalmente anche qui, come negli altri locali della catena, si possono scegliere direttamente dal banco cinque tagli di manzo (T-Bone, Rib Eye, Costata, Filetto, Tomahawk), e con il business lunch da lunedì a venerdì si può comporre un piatto a piacere al buffet caldo o freddo. E siccome noi milanesi andiamo sempre di fretta, c’è anche un’App per smartphone con cui prenotare, preordinare prima di arrivare, ordinare quando si è lì e pagare senza fare la fila alla cassa. Anche se io, di fronte a quel sorriso di zafferano, me la sono presa proprio comoda…
Premetto subito che non amo la cucina troppo piccante. E che quando mi faccio una spaghettata aglio, olio e peperoncino, una spolverata appena per intensificare il sapore è già più che sufficiente.
Per questo, sapendo che invece è proprio quella la caratteristica della cucina di Chongqing (megalopoli cinese nota come città della nebbia grazie ai suoi cento giorni all’anno di umidità pesante che la condensano in una coltre spessa), basata sull’utilizzo intenso di peperoncino e pepe del Sichuan, a volte addirittura accostati come nell’uovo sodo di quaglia in salsa chongqingese e nei bocconcini di filetto di pollo serviti freddi, ho varcato con un po’ di diffidenza la soglia di Il Gusto della Nebbia, minuscolo e accogliente ristorantino aperto da qualche tempo a Milano dal suo chef-patron Wu Jun Xin detto Lampo, che ha scelto di portare fin qui – con tanto di nebbia per ricreare al meglio l’atmosfera, grazie a un simbolico gioco di veli argentei che incombe dal soffitto – quella che viene considerata una delle otto maggiori scuole culinarie della Cina. Facendo arrivare direttamente dalla madre patria i peperoncini essiccati, il pepe di Sichuan e la Ya cai, una verdura in salamoia di senape verde con cui si prepara la tipica salsa Yibinese.
Così ho accolto con sollievo la tempestiva richiesta della mia preferenza sul grado di piccantezza, basso, medio o alto: il che significa anche che se voi, invece, la amate all’ennesima potenza, qui sanno anche picchiare duro. E tranquillizzata, mi sono lasciata andare alla scoperta di questa sorprendente cucina identificata anche come “cento piatti, cento gusti” proprio per la grande varietà dovuta ai tantissimi condimenti utilizzati. Cominciando naturalmente con quello più tipico, i noodles, preparati con farina di frumento e senza uova e proposti in tante incredibili varianti fredde o calde, in brodo o asciutte, e sempre ricchissime di ingredienti: i più caratteristici sono in brodo di pollo e manzo con sedici spezie e serviti caldi o freddi, ma ci sono anche quelli in salsa Ybinese senza brodo, quelli con piselli gialli e ragù di pancetta, quelli con gambero e maiale. Altro grande protagonista è il pollo, la cui ricetta di fegato in una zuppa di peperoncini marinati in acqua e sale è la più piccante in assoluto, mentre la creatività dello chef si sbizzarrisce in una rivisitazione del riso con bocconcini di pollo piccanti arricchiti da ragù di manzo australiano, cipolle e coriandolo.
Ma tra antipastini, bao, zuppe e tipicità varie, vi posso assicurare che è quando scende in tavola il Vulcano (in foto), un mix di tofu, ragù di manzo, peperoncino, dieci tipi di pepe, brodo di carne e spezie e salsa tipica, servito mentre ancora bolle, che occhi e bocca si spalancano all’unisono per riempirsi di questa vera e propria delizia. Insomma, l’esperienza è davvero da provare. Più o meno piccante che sia, proprio come la vita.
Il Gusto della Nebbia Via Privata Nino Bonnet 11, 20154 Milano Aperto da lunedì a sabato dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 22.30