Nel grande parco delle Terme della Salvarola, sulle colline di Modena, ci si prepara a un’estate in piena forma combattendo stress e chili di troppo col BOOT CAMP, innovativo sistema di allenamento all’aria aperta nato negli Usa e ispirato al training dei Marines.
Corsa, flessioni, scatti, addominali ma anche tante attività per mettersi alla prova, giocare sfidando gli altri, allenare corpo -e mente- e perdere peso. In pratica, un modo originale e divertente per sposare fitness e relax. La proposta “Boot Camp & Relax” comprende due pernottamenti in camera doppia con prima colazione, allenamento ginnico militare, massaggio olistico, centro benessere, assistenza medica.
Dal 15 giugno al 31 agosto, con arrivo il giovedì o il venerdì, prezzi a partire da 209 euro per persona. www.termesalvarola.it
Bastano due o tre giorni per esplorare la piccola e graziosa regione slovena del Prekmurje e vederne le pur numerose attrattive. Prima tra tutte, ebbene sì, le cicogne!
Girando infatti lungo le poco trafficate strade dell’estrema regione slovena dell’est al confine con Austria, Ungheria e Croazia, è impossibile non restare colpiti dai tanti nidi che campeggiano sui tetti delle case, campanili, alberi o pali della luce: costruiti con rami e bastoncini e foderati con fango e paglia, superano il metro di diametro e di altezza, e possono arrivare a pesare fino a 500 kg.
Qui, infatti, la storklja (nome sloveno della cicogna bianca) è di casa, tanto da esserne diventata l’emblema e il simbolo turistico, conquistandosi addirittura l’effigie sulla moneta da un centesimo. Dunque, a chiunque fa piacere che la sua casa o il suo villaggio venga da lei scelto per costruire il nido, sapendo anche che resterà abitato per un paio di decenni, in quanto l’animale è per tradizione simbolo di fedeltà, fecondità e felicità. La gran parte delle coppie resta infatti monogama per tutta la vita, circa tent’anni, e ritorna ogni anno a occupare lo stesso nido: insieme lo costruisce, vi cova e vi alleva amorevolmente i piccoli, che cominciano a volare dopo due mesi, tenendo alta la bandiera di specie migratrice che compie stagionalmente trasferimenti dai luoghi caldi di svernamento a sud a quelli temperati di riproduzione a nord anche di 12.000 km, volando solo di giorno. In primavera prima arrivano i maschi per sistemare i nidi, poi le femmine, mentre a fine estate partono in stormi prima i giovani, poi i maschi e infine le femmine.
Molti sono i significati a lei attributi nel tempo: in Egitto era simbolo di rispetto filiale verso i genitori, in India, Cina e Giappone emblema di longevità, in Grecia era l’animale sacro a Hera, sposa e sorella di Giove e dea del matrimonio, così come a Roma per la corrispondente Giunone. Per tutti, la cicogna è la titolata portatrice dei bambini, dovuto forse al fatto che, osservata in volo mentre costruisce il nido, sembra trasportare nel becco un neonato.
Ed è un vero peccato che dal 1600 la specie abbia cominciato a ridursi drasticamente, fino a scomparire del tutto da parecchie zone. Ma qui, nel piccolo Prekmurje, è ancora più presente che mai. E continua, pur essendo muta per natura, a intrattenere un felice dialogo con gli abitanti semplicemente battendo il becco.
Camminare è sinonimo di piacere, benessere e rispetto per l’ambiente. Per questo la Svizzera invita a scoprire a piedi il suo territorio celebrando nel 2010 l’anno dell’escursionismo: oltre 60.000 km di sentieri, ben segnalati, destinati agli escursionisti di ogni livello ed età. Sul sito www.svizzera.it/apiedi compaiono oltre 250 proposte divise per zona, grado di difficoltà e tematiche: lungo i corsi d’acqua, panoramici e in vetta. Sono almeno dodici, però, i sentieri davvero unici e imperdibili: quello delle piscine naturali in Val Verzasca, quello dei vigneti e quello fluviale, quello del Grand Canyon svizzero e quello della mitica parete nord, solo per citarne alcuni. Il sentiero al cioccolato e al formaggio – il Chemin du Gruyère- collega la termale Charmey alla cittadella medievale di Gruyères, con tre ore di cammino all’insegna del gusto e del benessere: la più antica fabbrica svizzera -la Cailler a Broc del 1819- e il caseificio dove è prodotto l’omonimo formaggio sono le tappe più golose. Il sentiero del ghiacciaio -l’Aletsch Panoramaweg- si snoda invece tra scale di pietra e serpeggianti sentieri con una vista su 32 cime oltre i 4000 metri. Mentre il sentiero di Guglielmo Tell conduce dritto dritto alla scoperta delle origini della Confederazione. Tutte le dodici proposte offrono aspetti culturali, naturalistici e gastronomici assolutamente tipici del territorio. E se proprio non amate infinitamente il cammino puro, ci sono molti altri itinerari esplorativi in bicicletta, mountain-bike, canoa e addirittura skating. Non resta che indossare scarpe comode, zaino in spalla e partire! www.svizzera.it/apiedi www.svizzeramobile.ch