di Grazia Garlando
7 ottobre 2010 – Dal Castello di Poppi (AR) a quello di Trezzo d’Adda (MI), dal maniero dei Malaspina a Fosdinovo (MC) a quello della Rotta a Moncalieri (TO), quest’ultimo addirittura uno dei luoghi più infestati di tutta Europa: la nostra bella penisola echeggia di presenze inquietanti e suggestive che si aggirano da secoli nei meandri delle loro regali dimore, senza neanche fare troppo mistero di se stesse. Leggende, certo, ma con qualche fondo di assoluta verità, addirittura documentata da sorprendenti fotografie e rumori sospetti.
Testimone attendibilissimo è il ricercatore Daniele Gullà, del Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica www.biopsicocibernetica.org, che al 29° Incontro Internazionale organizzato dal mensile “Astra” ad Arco di Trento dall’8 al 10 ottobre “Esperienze straordinarie tra scienza e mistero”, pone l’accento in modo particolare sul Castello di Gropparello, nel piacentino, dove da oltre sei secoli aleggia insistentemente la presenza della sua antica castellana Rosania Fulgosio, murata viva dal marito che non le perdonò il suo tradimento.
E’ lì che, fin dalla loro prima visita, Gullà e il collega Mattia Mascagni hanno registrato l’immagine di una misteriosa dama, alta circa due metri e vestita con un abito scollato, comparsa in un fotogramma rilevato nel cortile. E non solo: durante i sopralluoghi successivi, le loro apparecchiature in grado di cogliere quello che l’occhio umano non vede hanno registrato nella Sala delle Armi una bimba che sembrava uscire dal muro come sospesa nel vuoto, e diverse figure fugaci che comparivano e scomparivano ripetutamente quando si cambiava lunghezza d’onda e conseguentemente variava l’aspetto cromatico della zona, come un uomo con una corona in testa e un altro bambino. E ancora, un salone apparentemente intonacato di bianco, che si è rivelato invece alle apparecchiature fotografiche completamente affrescato con scene di vita quotidiana e di battaglie tra due eserciti, mentre in un angolo due torri sembrano proprio raffigurare quelle del vicino Castell’Arquato.
Gullà, che significa tutto questo?
Io penso che si tratti di fotogrammi del tempo che raccontano che lì c’è vissuto qualcuno. Oltre al fatto che sono molte le testimonianze che in questo Castello, come in tanti altri, queste presenze si sono più volte manifestate apertamente anche alla gente, perfino ai bambini, che hanno raccontato di averci anche chiacchierato.
Dunque i fantasmi esistono davvero?
E chi può dirlo! Moltissimi hanno raccontato storie di esperienze straordinarie di visioni di persone defunte in forma di fantasmi, cioè di immagini luminose, e sono anche stati scritti molti libri. Ma elementi più concreti sono arrivati con la fotografia, che ha cominciato a svelare immagini invisibili a occhio nudo, ma che lasciavano traccia sulle pellicole dell’epoca. E al di là delle visioni personali, che possono anche essere frutto di suggestioni o allucinazioni, nonostante però molte siano viste da più individui, esistono molte storie di case infestate in cui diversi abitanti si sono succeduti nel tempo e tutti hanno testimoniato di vedere aggirarsi in loco sempre la stessa figura.
A lei è mai capitato di vederne realmente qualcuna?
Una sola volta, al Castello della Rotta a Moncalieri (TO): eravamo in quattro e abbiamo visto tutti formarsi sotto i nostri occhi una figura di donna velata. Lì pare che si manifestino diverse presenze, che sono anche state fotografate, uno addirittura a cavallo davanti al torrione d’ingresso. Al Castello di Montebello a Torriana (RN), invece, dove vive la leggenda della piccola Azzurrina, abbiamo registrato le voci di questa bimba e recentemente ne abbiamo anche ripreso la sagoma in un fotogramma, mentre nella Fortezza di Bardi (PR) abbiamo rilevato quella di un cavaliere.
Quindi qual è la sua opinione personale in proposito?
Io non credo molto alla teoria dei fantasmi come entità che ancora girano nel luogo in cui hanno vissuto o trovato la morte, penso invece che ci possano essere fotogrammi del passato che in qualche modo si accavallano al presente, ma si tratta di semplici informazioni elettromagnetiche. Può anche accadere che persone suggestionate da questi luoghi abbiano in qualche modo delle percezioni che poi esteriorizzano nell’ambiente: il loro inconscio costruisce questi fantocci psichici e li proietta sul posto. Certo, dei fenomeni esistono e sono documentabili, ma credo si tratti di fenomeni naturali che oggi la scienza non sa spiegare ma un giorno succederà, e comunque sono informazioni ottiche e di luce, non certo presenze che tornano dall’aldilà. Comunque da fine ottobre sarà disponibile un dvd sul Castello di Gropparello della durata di circa un’ora e mezza in cui abbiamo raccolto tutto il materiale in proposito: storia, leggenda e soprattutto le nostre sperimentazioni dettagliate.
Certo è che il turismo del mistero continua a esercitare un grande fascino, tanto che esistono diverse strutture che organizzano tour dell’insolito in luoghi ricchi di leggende, legate ai fantasmi, alla stregoneria o all’alchimia. Se vi interessa il genere, date un’occhiata a www.fantasmitalia.it…
Foto: Daniele Gullà e Mattia Mascagni
In viaggio tra i fantasmi
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