25 luglio 2011 – Da oggi Israele apre al pubblico definitivamente, sette giorni su sette, il sito di Qaser ed Yahud, sulla strada che da Gerusalemme porta a Gerico, indicato dalla tradizione come il luogo del Battesimo di Gesù sul fiume Giordano.
Terzo sito più importante per i pellegrini cristiani in Terra Santa dopo la chiesa del Santo Sepolcro e la Chiesa della Natività, è considerato appunto il sacro luogo in cui, secondo il Nuovo Testamento, Giovanni Battista battezzò Gesù (Matteo, 3: 13-17), e dove i figli di Israele attraversarono il Giordano quando entrarono nella Terra di Canaan.
Per agevolare le visite sono state costruite rampe di legno sul fiume e create zone d’ombra per le sessioni di preghiera, tanto da renderlo accessibile anche ai disabili.
Informare, promuovere e tutelare per alimentare il Mediterraneo: sono queste le linee guida, con focus su acqua e pesca, dell’edizione 2019 del Mediterranean Cooking Congress, kermesse itinerante giunta alla VI edizione che, unendo chef e gente di mare, imprenditori e ambientalisti, per tutto l’anno si muoverà tra le coste italiane facendo tappa il 24 e 25 marzo a Castellammare di Stabia – dove verranno accesi i riflettori sulle sue ventotto diverse sorgenti e avviata la raccolta firme per il riconoscimento di Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco- , il 30 settembre a Venezia e il 28 ottobre a Taormina, mentre il momento congressuale si svolgerà in navigazione verso la Grecia il 1° ottobre, analizzando metodi e gestione del settore pesca per tutelare il futuro del Mediterraneo e la sua continua alimentazione con un consumo sostenibile. A favore di queste iniziative e progetti di ricerca per la tutela del mare, per tutto l’anno saranno raccolti fondi con serate a tema, che vedranno protagonisti gli chef delle coste del mare nostrum con menù ad hoc, seguendo la stagionalità della pesca e variando in conseguenza tutte le ricette a base di pesce. L’obiettivo, a fine tour, è la creazione di un vademecum per informare e sensibilizzare consumatori, ristoratori e pescatori su cosa mangiare, cucinare e pescare, come e quando farlo, tanto che non mancherà, naturalmente, neppure una finestra dedicata alla formazione delle nuove generazioni.
30 aprile 2013 – Festeggiamenti specialissimi per l’ultimo Giorno della Regina, la più grande e spettacolare festa nazionale olandese che dipinge di arancione l’intero Paese, e che oggi vede salire al trono il Principe Guglielmo Alessandro, figlio primogenito della Regina Beatrice che, dopo trentatre anni di regno, ha abdicato in favore suo e di sua moglie, la Principessa Máxima, originaria dell’Argentina.
Per la prima volta dal 1890, anno di morte del Re Guglielmo III, l’Olanda, una delle dodici monarchie europee, spezza così l’avvicendarsi delle regine e investe il Principe ereditario del titolo di Re dei Paesi Bassi, che assume la guida del regno.
Dal prossimo anno, quindi, il tradizionale Giorno della Regina lascerà il posto al Giorno del Re, che vedrà anche un cambio di data nella giornata del 27 aprile, compleanno del nuovo sovrano, anche se farà eccezione proprio la prima volta in quanto, cadendo di domenica, verrà anticipato al giorno precedente.
Per l’occasione, dall’11 maggio al 18 agosto la “De Nieuwe Kerk” di Amsterdam che vede oggi lo storico passaggio di consegne reali, ospiterà una mostra sull’investitura delle sette
generazioni di sovrani appartenenti al casato degli Orange, da Guglielmo I a Willem Alexander. Come da tradizione, l’intero Paese saluta la Regina anche a colpi di brindisi con l’immancabile bicchierino di Oranjebitter, antica specialità locale alcolica derivante da un liquore arancione, creato nel 1620 in onore di Frederik Hendrik: si ottiene con una base di Beerenburger, forte liquore speziato a base di bacche di ginepro, bacche di alloro e liquirizia, con aggiunta di scorze di arancia e acquavite al malto, e soltanto dopo alcuni mesi è pronto per essere bevuto.
Naturalmente il Queen Day è festa nazionale anche per tutti i Paesi oltreoceano del Regno: per questo anche l’isola di Aruba, nel Mar dei Caraibi, rende omaggio all’amata Regina Beatrice e la ringrazia dell’affetto sempre dimostratole con “One Happy Thank you”, lunghissimo videomessaggio della durata di 1 ora e 7 minuti che, tra spiagge e uffici governativi, università e centri commerciali, raccoglie cinquecento Masha Danki, che in papiamento, lingua dell’isola, significa grazie mille.
Di seguito un estratto: www.youtube.com/watch?v=kXLMDgYWg1o&feature=youtu.be