Entrare in contatto con alcune forme dell’attività umana di un tempo, come quella della raccolta del fieno selvatico: è possibile seguendo l’itinerario etnografico “Odro”, attraverso l’impervia e suggestiva Valle Verzasca. I ripidi e dirupati pendii del Pizzo Vogorno, inaccessibili al bestiame, venivano regolarmente falciati, e il fieno trasportato con dei fili sospesi fino al monte di Odro. L’itinerario circolare è lungo 11 km con un dislivello di 1.158 metri e si percorre in 5 ore. Se invece siete in cerca di avventure adrenaliniche, il “canyoning” potrebbe essere lo sport che fa per voi. Da praticare in gruppo, con adeguata attrezzatura e grado di preparazione, prevede infatti la discesa a piedi lungo impervi tratti di corsi d’acqua montani, tra ostacoli come scivoli naturali, pozze, cascate, da superare con l’ausilio di corde o effettuando tuffi o passaggi di arrampicata in discesa. In Ticino è possibile praticarlo in vari siti sparsi un po’ in tutta la regione.
Una grande novità per gli amanti della natura è rappresentata da itinerari escursionistici guidati con il GPS. A Monte Carasso, nei boschi attorno a Curzútt, se ne imparano le nozioni di base, scoprendo le bellezze sconosciute del territorio ticinese. È anche possibile partecipare al percorso “geocaching” nel lussureggiante bosco circostante l’antico villaggio, cimentandosi così in una vera caccia al tesoro alla ricerca delle 23 casette nascoste lungo un vecchio tragitto. www.ticino.ch Foto “Odro” di Paolo Binda
di Grazia Garlando L’ estate in arrivo sarà il trionfo delle vacanze total green, quelle immerse negli incantevoli panorami di mare e montagna, laghi e colline della nostra bellissima Italia, da esplorare a fondo in uno strettissimo e salutare contatto con la natura. In ogni modo possibile. Ecco le nostre proposte. In Alto Adige a piedi scalzi. Camminare a piedi nudi su erba, ghiaia e foglie per entrare in contatto profondo con la natura liberandosi da ogni costrizione esterna secondo la pratica del barefooting: si può fare all’Hotel Zum Hirschen di Senale-San Felice (BZ), in Alta Val di Non, a cominciare dai prati circostanti che conducono al biotopo Widummoos. Per poi spostarsi anche sul Sentiero del Pellegrino – così chiamato in quanto battuto nel Medioevo da viandanti e pellegrini medievali che percorrevano la Via del Sale – fino a raggiungere il Passo Pelade, sul cammino ad anello per la Malga Monte Luco, sul percorso Kneipp al Lago di San Felice toccando l’acqua del lago e della Cascata di Tret. Avendo anche a disposizione, se si desidera, la guida dell’hotel per sperimentare gli itinerari più rigeneranti. Che oltre a favorire un’autentica immersione nell’ambiente naturale con effetti di grande beneficio psicologico, influisce ovviamente anche su quello fisico, potenziando i muscoli del piede e dell’intera fascia plantare, e migliorando la circolazione del sangue, la postura e la qualità del sonno. In Emilia Romagna in cammino. Fare trekking su strade, sentieri e mulattiere immersi tra prati e boschi, laghi e torrenti, attraversando borghi antichi, castelli e luoghi di devozione: si può fare percorrendo la Via Matildica del Volto Santo, suggestivo cammino tra i territori di Parma e Reggio Emilia lungo direttrici di epoca medievale percorse dai pellegrini nei loro itinerari religiosi, ancora intriso dell’atmosfera del feudo di Matilde di Canossa, che conduce fino alla base dei castelli della Gran Contessa. Una sorta di lenta passeggiata nella sua celebre vicenda storica, e che, volendo, consente anche una deviazione verso il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e la sua Area Mab-Unesco, passando dalla rupe di Canossa all’Ospitale di San Pellegrino in Alpe, affacciato sulla Garfagnana, in uno scenario fascinosamente mutevole. In Abruzzo in bicicletta. Esplorare la regione pedalando, spingendosi anche al di fuori delle classiche mete turistiche: si può fare grazie ad Abruzzo Bike friendly, rete regionale cicloturistica che punta, attraverso un sistema organizzato di piste ciclabili, a consentire di raggiungere in sella mare, colline e montagne di una delle regioni più verdi grazie ai parchi nazionali, riserve e aree protette che ricoprono un terzo del suo territorio, valorizzando anche gli itinerari per mountain bike e i circuiti down hill. A cominciare dalla Bike to Coast, che percorre i 130 km della costa abruzzese e che ha il suo punto di eccellenza nel tratto della Costa dei Trabocchi, lungo l’ex tracciato ferroviario e interamente affacciata sul mare, dove le vecchie stazioni, da Francavilla al Mare a Vasto-San Salvo, sono diventate hub intermodali (treno-bus-bici e parcheggi di scambio), e che annovera tra i principali centri turistici San Vito Chietino, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Toriuno di Sangro. In Campania in barca a vela. Vivere il mare a 360° respirandolo a pieni polmoni, tra nuotate al largo, pranzi e cene nel pozzetto e notti in rada, scendendo a terra solo se e quando si vuole: si può fare noleggiando un’imbarcazione di Mondovela pensata per famiglie o piccoli gruppi di amici, come ad esempio il nuovo catamarano Summertime, che fa base a Salerno e dispone di 4 cabine doppie e 4 bagni + cabina separata per lo skipper, con cui andare all’esplorazione della costiera amalfitana e delle isole Flegree – Capri, Ischia, Procida – oppure del Cilento, o lo yacht JK – Bavaria 57, tre cabine matrimoniali e una a castello, per visitare il golfo di Napoli con le sue isole e le località più affascinanti della costiera come Amalfi, Positano e Sorrento. Le imbarcazioni si possono noleggiare con o senza skipper per chi è in grado di condurle autonomamente; sul sito tante proposte di barche e itinerari, partendo sempre da porti raggiungibili in auto. In Basilicata in volo. Librarsi in volo sulle maestose Dolomiti Lucane, spettacolari pareti di guglie e picchi che l’azione erosiva degli agenti atmosferici ha trasformato in sculture naturali dagli aspetti sorprendenti, e sul Parco di Gallipoli Cognato, polmone verde della regione inondato di aria e di luce: si può fare grazie al Volo dell’Angelo, adrenalinico percorso on air che collega i due borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa, annoverati tra i più belli d’Italia, sorvolando un panorama mozzafiato alla velocità di 120 chilometri orari imbragati in tutta sicurezza tramite un carrello che scorre lungo un cavo d’acciaio, a un altezza superiore ai mille metri per 1,5 chilometri a tratta. Un suggestivo ed emozionante volo andata e ritorno da soli o in coppia, per respirare profondamente lo spettacolo della natura che si staglia al di sotto, fianco a fianco con i rapaci, i gufi e i picchi che lo popolano. E una volta rimessi i piedi per terra, è quasi d’obbligo rifocillarsi con gli irresistibili prodotti delle tradizioni contadine locali, primi tra tutti i tipici peperoni cruschi, da accompagnare a salsicce, formaggi, sottoli e vino Aglianico del Vulture. In Sardegna a cavallo. Passeggiate sull’arenile, bagni in mare e trekking individuali o di gruppo alla scoperta dei dintorni tra fenicotteri rosa e villaggi di pescatori, tutto rigorosamente in sella nel fascino selvaggio della costa isolana nord occidentale: si può fare all’Horse Country Resort di Arborea (OR), immerso in un grande parco privato affacciato sul mare lungo una spiaggia di sabbia finissima, per una vera e propria full immersion nel mondo delle attività equestri grazie a sessanta cavalli appositamente addestrati a disposizione di tutti gli ospiti, con lezioni per principianti e piccoli pony per iniziare all’esperienza anche i bimbi e vivere un’autentica vacanza all’insegna del turismo equestre, con tanto di spazio a tema western e saloon per calarsi in piena atmosfera anche a cena (ma ci sono anche ristorante, pizzeria e chiringuito sulla spiaggia con cucina di pesce). E con l’iniziativa Horse Sharing Experience chi acquista un soggiorno entro il 30 giugno per un periodo a sua scelta senza limiti di tempo (anche nei prossimi anni) non solo usufruisce di uno sconto del 50% sull’intero importo, ma può anche scegliere un cavallo che avrà a completa disposizione per tutta la vacanza.
[box] LA NATURA SULLA PELLE.
Uva e zucchero, rose e caffè: anche la cura di viso e corpo è all’insegna della natura con i prodotti freschi e profumati di Bottega verde, per sentirsi addosso tutti i suoi aromi, la sua dolcezza e la sua energia. Il viso ringiovanisce con i quattro prodotti della linea “Linfa di vite” – crema giorno e notte, siero, balsamo, concentrato distensivo rughe – contro rughe e inestetismi dell’invecchiamento cutaneo, che, estratti dall’uva rossa e dai tralci della vite, nutrono la vitalità delle cellule dell’epidermide esercitando una potente azione antiossidante e restituendo tonicità, elasticità e distensione. E per continuare a levigarlo con tutta la dolcezza che merita, sono perfetti i due scrub esfolianti allo zucchero di canna: la maschera che unisce estratti di limone purificante e zenzero tonificante, un gel fresco per pelli normali o miste, e la maschera nutriente 2 in 1 che unisce burro di cacao nutriente e olio di Jojoba emolliente, una texture morbida per pelli normali o secche.
Il corpo, invece, riacquista tonicità con gli ingredienti naturali delle linee “Caffè verde” – che comprende anche shampoo doccia solido, deo roll on, latte corpo energizzante – elasticizzante e rassodante prodiga di energia e vitalità, e “Mar Morto” levigante e anticellulite per rituali più rilassanti e sensoriali. Per poi sublimare il tutto con la fragranza delicata della regina dei fiori nei rinfrescanti e profumatissimi prodotti di “Linea Rosa” – eau de toilette, bagnoschiuma, crema corpo e crema mani arricchiti con acqua di boccioli di rosa – armoniosamente combinati in un aromatico bouquet con le essenze olfattive di limone, ciliegia, liquirizia e vaniglia, in un trionfo di dolcezza e femminilità.[/box]
Cielo blu intenso, a valle il paesaggio dei laghi cristallini dove si specchiano le montagne circostanti con le cime imbiancate di neve, e tanta aria fresca e purissima: sono queste le giornate estive in Alta Engadina, particolarmente belle se trascorse in vetta, la quale è comodamente raggiungibile tutto l’anno con gli impianti.
Gli amanti delle passeggiate, i biker e chiunque intenda trascorrere le vacanze in montagna e non ai suoi piedi hanno libera scelta: 13 impianti – funivie, funicolari e seggiovie – trasportano su cime famose come Corvatsch, Piz Nair, Muottas Muragl o Diavolezza.
Inoltre al Corvatsch, oltre i 3.000 mt, ci si può perfino concedere una bella passeggiata con le ciaspole sotto i caldi raggi del sole e il cielo blu, insieme a una guida alpina professionale che conduce dalla stazione a monte del Corvatsch (3303 m s.l.m.) al Piz Murtèl (3433 m s.l.m.): un’ora e mezza per arrivare in cima e osservare da una prospettiva invernale la spettacolare estate dell’Engadina, con tanto di picnic e, tornati a valle, strudel e caffè www.corvatsch.ch
Una giornata in sella alla bike al Corviglia, una traversata del ghiacciaio al Diavolezza, un semplice relax al sole sulla terrazza del nuovo albergo romantico del Muottas Muragl, un’insolita passeggiata estiva con le ciaspole: non c’è che l’imbarazzo della scelta… www.engadin.stmoritz.ch/mountains