La Focaccia di Recco, bontà divina

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Avete presente le sette meraviglie del mondo? Ecco, io ne aggiungerei un’ottava, senza se e senza ma: la strepitosa Focaccia di Recco Igp. Sì, proprio quella col formaggio, da mangiare caldissima per sciogliersi in un brivido gustoso. Quella che una fetta tira l’altra e non se ne avrebbe mai abbastanza. Quella, insomma, semplicemente irresistibile. Sfido chiunque a negarlo.

Ne ho degustata tanta, tantissima in occasione della quarta edizione di Fattore Comune. Incontri fra DOP e IGP, che ha inondato di fragranza le località liguri di Recco, Sori e Camogli. Un evento volto a evidenziare le eccellenze agroalimentari tutelate dai suddetti marchi europei dei rispettivi territori, e che citano nella denominazione la loro zona d’origine. Perché il legame tra prodotto e territorio, con tanto di storia e tradizioni, è assolutamente inscindibile. Ed è quello che la nuova modalità di turismo esperienziale che avanza va sempre più cercando.

Focaccia di Recco

La Focaccia di Recco e le altre eccellenze

E se il Consorzio della Focaccia di Recco, curatore e organizzatore dell’evento, ha messo decisamente in campo, o per meglio dire in tavola, il suo prodotto vincente, altri sono arrivati ad affiancarlo. Molto meno conosciuti ma assolutamente meritevoli di annunciare al mondo la propria esistenza.

Dal Piemonte sono scesi la Robiola di Roccaverano e il formaggio Bra tenero e duro, entrambi DOP, e i vini Erbaluce DOCG. La Lombardia ha risposto con il Salame d’oca di Mortara IGP, e l’Emilia Romagna con i Salumi DOP Piacentini, in particolare coppa, pancetta e salame. Della stessa regione il Marrone di Castel del Rio IGP, perfetto anche per creare ottimi dolci, Immancabile la pasta, in arrivo dalle Marche con i Maccheroncini di Campofilone IGP, fatti solo di farina e uova.

Una bella squadra di vere e proprie eccellenze gastronomiche della nostra gustosissima Italia da assaggiare, insomma. Che inonda di profumi e sapori gli altrettanto deliziosi territori di origine, in un impasto vincente di buono e bello. Diventata ai miei occhi più evidente che mai con il coronamento della mia golosissima esperienza tra i vicoli e il lungomare di quel gioiellino del levante ligure che è Camogli.

Camogli, una focaccia da Guinness

Un pugno di casette colorate affacciate sull’acqua dell’incantevole Golfo Paradiso, controllato da una dei fari più belli della penisola. E dominate dall’alto dall’imponente Castello della Dragonara a strapiombo sul mare, a fianco della Basilica Santa Maria Assunta con il suo strepitoso interno d’oro puro.

Focaccia di Recco

 

Qui il profumo fragrante della focaccia ligure in tutte le sue declinazioni – le più tipiche sono liscia, al formaggio, al pomodoro, alle cipolle – si diffonde nell’aria impastandosi con quello vigoroso della salsedine. In una combinazione a cui sfido chiunque a resistere. Mi sono lasciata andare a una tipica colazione locale con focaccia liscia e cappuccino, connubio strepitoso. E poi mi sono seduta in riva al mare con un bel tocco di focaccia di Recco calda e filante tra le mani. Sì, il gusto autentico della vita deve essere proprio questo.

 

Focaccia di Recco

 

Gli indirizzi da non perdere per tutte le delizie locali:
Ristorante Manuelina – Recco
Ristorante Da O Vittorio – Recco
Ristorante Vitturin 1860 – Recco
Ristorante Da Lino – Recco
Focacceria Revello – Camogli

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