“Un’esplosione di energia e musica, colori e danze, odori e sapori; una trasposizione teatrale di Bollywood in cui il pubblico vivrà un’esperienza di teatro totale”: così l’attore napoletano Pietro Pignatelli racconta “Bharati”, spettacolare produzione indiana che, dopo aver già visitato i maggiori paesi europei, arriverà per la prima volta in Italia al Teatro degli Arcimboldi di Milano dal 22 al 27 ottobre, inondando il palcoscenico con i suoi 60 attori e 900 costumi, arredi originali, incensi ed essenze, per raccontare la cultura popolare indiana sempre in bilico tra passato e presente, tradizione e modernità, con la sensualità delle danze classiche miscelata al ritmo di quelle moderne, rigorosamente suonate dal vivo.
“Bharati racconta le contraddizioni dell’India di oggi, i suoi misteri e la sua spiritualità, e anche le sue negatività causate dal bisogno, attraverso colori, luci, energia e positività -prosegue Pignatelli, che nel musical interpreta il ruolo del narratore, o meglio del “Sutradhar”, con il compito di condurre il pubblico alla scoperta dell’universo indiano- mostra un Paese antico incapace di andare avanti e di incontrare quello moderno, e un Paese moderno incapace di accettare le sue convinzioni radicate nel tempo. Io ci sono stato e sono rimasto molto colpito dalla condizione attuale della donna, che anche se un po’ migliorata rispetto al passato, è ancora di un’arretratezza spaventosa, con le bimbe che a dodici anni vanno a vivere nelle baraccopoli con la famiglia del promesso sposo, in condizioni assurde che ho constatato con i miei occhi.”
L’attore è infatti anche testimonial della Fondazione Millesoli che promuove i diritti dell’infanzia in India, per la quale sta realizzando il doppio cd “Quante Storie”, 28 brevi fiabe su tematiche sociali da lui recitate e cantate, e un relativo spettacolo itinerante per bambini e genitori.
L’inevitabile conclusione dello show è che per ognuno di noi il cuore appartenga alle proprie origini e alla terra natìa. E per qualsiasi indiano la Madre Terra è Madre India, ‘Bharat Maa’.
“BHARATI”
Milano, Teatro degli Arcimboldi
dal 22 al 27 ottobre 2010
www.bharatitheshow.com
L'anima indiana tra danze e colori
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Aggiungi un posto a tavola, il messaggio eterno del non-viaggio
di Grazia Garlando
Il viaggio dei viaggi, quello per vincere il diluvio universale e ricreare da zero un mondo che gli uomini hanno fatto a pezzi. Un viaggio che non si farà, per l’ammirevole ostinazione di don Silvestro nel non voler abbandonare la sua gente, per quanto ingrata, egoista e voltafaccia: “…io devo restare in mezzo alla gente che è la mia gente, la devo accettare in tutto e per tutto, nel bello e nel brutto perché questo è l’amore secondo me…” canta in un coraggioso atto di ribellione a Dio che gli intima di rifugiarsi nell’arca insieme soltanto all’adorante Clementina.
E torna alla mente un’intervista rilasciata dagli autori Garinei & Giovannini nel 1975, dopo il clamoroso successo delle prime rappresentazioni di Aggiungi un posto a tavola, scritta soltanto l’anno precedente: “Forse lo spettacolo ha toccato le corde giuste al momento giusto: parlava di un diluvio mentre eravamo dentro un ciclone, mostrava un barlume di luce mentre eravamo nel buio di un tunnel, e finiva su una nota di speranza e di solidarietà. Sono cose che contano, in tempi di egoismo e ostilità feroci.”
Facile che sia proprio questo, oggi ancora più attuale di allora con la sua denuncia della grettezza umana pronta a cambiare rotta in un attimo secondo il proprio tornaconto personale, l’ironia sul 
potere della Chiesa, il messaggio sull’assurdità del celibato messo in discussione da Dio stesso, il segreto dell’intramontabile commedia musicale magistralmente interpretata, all’epoca, da un cast eccezionale capitanato da Johnny Dorelli – don Silvestro, e poi ripetutamente riproposta nel tempo fino a trovare nel ruolo, come a chiudere il cerchio, suo figlio Gianluca Guidi, in una straordinaria interpretazione in cui sembrava di rivederlo come per magia.
E che torna invece ancora una volta nella nuova edizione della Compagnia dell’Alba, autorizzata dagli autori e dagli eredi, e diretta da Fabrizio Angelini, che ha curato l’intero progetto insieme al nuovo don Silvestro – Gabriele de Guglielmo, anche direttore musicale. Una compagnia giovane e brillante, talentuosa e professionale, che tenendo la scena con maestrìa e padronanza e cantando sempre rigorosamente dal vivo, riesce a ricreare intatta tutta l’energia e la poesia, il divertimento e la magia di questo cult del teatro musicale italiano che da ormai quarant’anni riscuote un successo mondiale. Per la sua eterna attualità, il suo messaggio potente, la sua poesia raccontata cantando e ballando che non smette di emozionare.
Attualmente in scena al Teatro della Luna di Milano fino al 17 novembre, con Arianna special guest nel ruolo della giovane Clementina perdutamente innamorata del parroco, proseguirà poi in tutta Italia fino al prossimo marzo. Con la colomba bianca che scenderà dall’alto, ogni sera, ad aggiungere il suo posto a tavola.
Il Volo, dagli Usa al Sudamerica passando per l’Europa
5 maggio 2017 – Se esistono dei novelli viaggiatori del mondo, quelli sono proprio loro. Che dopo quindici sold out nelle principali città americane, tornano da questa sera in Italia e Europa fino a fine luglio per trenta date del trionfale tour Notte magica – A Tribute To The Three Tenors, tributo agli insoliti idoli della loro infanzia tratto dal loro ultimo e omonimo album che ha visto la partecipazione straordinaria di Placido Domingo, e dove propongono un grandioso mix di grandi classici italiani, napoletani e americani alternati a brani di musical e arie d’opera che spaziano dal Nessun dorma di Puccini a ‘O surdato ‘nnammurato, da My way a Granada, da ‘O sole mio a Libiamo ne’ lieti calici di Verdi. Per poi ripartire a settembre alla volta di America Latina, Australia, Nuova Zelanda e infine, per la prima volta, Giappone.
Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, per tutti Il Volo, gongolano, però, all’idea di tornare a casa: “Quando siamo all’estero vediamo quanto affetto c’è nei confronti della nostra Italia e della sua storia, per questo siamo orgogliosi di essere finalmente riusciti ad avvicinare un pochino anche i giovani a questo genere musicale così importante. Un genere, diciamo così, non vecchio ma vintage. E’ anche questo il nostro obiettivo – spiegano -. Pochi sanno, però, che sappiamo cantare anche il pop e crediamo sia arrivato il momento di dimostrarlo con un disco di brani inediti e più easy, pur mantenendo sempre l’impronta del Volo. Perciò dal prossimo anno aspettatevi qualche sorpresa. Magari tenendo d’occhio il mercato latino”.
Intanto la loro Notte Magica sta per approdare anche sui grandi schermi, con un film-concerto che riproporrà i momenti salienti del fortunatissimo tour e del suo backstage, senza tralasciare, ovviamente, l’evento fiorentino di piazza Santa Croce che gli ha dato origine: dal prossimo giugno sarà proiettato in quattrocento cinema mondiali, mentre in Italia sarà in esclusiva il 15 giugno.