Ligabue, Capo Spartivento ispira il nuovo album

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26 novembre 2013“Una sorta di settimana monastica a Capo Spartivento, dormendo al faro: è lì, in quello spettacolare e deserto angolo di Sardegna, che ho gettato i semi di questo nuovo disco. Il mondo accartocciato che ho messo in copertina, dentro la grafica del caro vecchio Carosello, non è una critica al nostro pianeta, che nonostante tutto custodisce meraviglie indescrivibili, ma solo una singolare visione del mondo”: così Ligabue presenta il suo nuovo album di inediti intitolato per l’appunto “Mondovisione” (Zoo Aperto/Warner Music), da oggi in tutti i negozi tradizionali e in digital download, anche accompagnato in libreria da “La vita non è in rima (per quello che ne so)” (Laterza ed.), a cura di Giuseppe Antonelli che lo intervista sul suo linguaggio, le sue parole, i suoi testi.
“Mi esprimo con quelli e con il rock, di cui sono appassionato, ma l’Italia non è un Paese rock come possono esserlo, per lunga tradizione, l’America e l’Inghilterra. Però sono molto colpito da come oggi tanti rapper di casa nostra la stanno raccontando e illustrando. Tolta la melodia, la parola acquista maggior risalto, quindi deve per forza avere un senso. Credo che i rapper di oggi siano un po’ gli eredi dei cantautori di ieri.”
Quella parola così importante da arrivare spesso a preoccuparlo: “Molte volte ho avuto la sensazione che alle mie canzoni venissero attribuite responsabilità eccessive, e questo è un segnale del vuoto che abbiamo intorno. Stiamo seppellendo la vita vera sotto quintali di chiacchiericcio e di pensieri inutili, vivendo cambiamenti a una velocità che sono certo non sia quella giusta, perché non segue più i tempi regolari di metabolizzazione umana”.
Ed è forse per non perdere il contatto con la concretezza della terra che non ha abbandonato la tradizione iniziata dal nonno Giovanni di produrre un vino speciale della sua Correggio, anche se solo a beneficio degli amici: un “lambro” deciso, di un vivo colore rosso rubino, basato prevalentemente sull’uva salamino coltivata in una rara terra argillosa di gran qualità. Naturalmente quando è libero dagli impegni del tour, che tra qualche mese lo porterà per tutta l’estate nei principali stadi italiani, a partire dall’Olimpico di Roma il 30 maggio 2014.

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