Nel caleidoscopio di popolazioni che compongono la federazione indiana ci sono anche 70 milioni di adivasi, appartenenti a 450 gruppi tribali principali diversi tra loro per stirpe, lingua, cultura, religione e modi di vita, sparsi un po’ in tutta la nazione; confinati in zone marginali e di non facile accesso, mantengono ancora integri antichi costumi, tradizioni e modi di vivere, in villaggi che paiono davvero fuori dal tempo.
Le sperdute vallate dell’estremo nord-est indiano attorno all’alto corso del fiume Brahmaputra, in quell’India diversa e sconosciuta, segreta e remota, visitabile soltanto con permessi speciali in gruppi precostituiti e su percorsi obbligati, ospitano un quinto di tutti gli adivasi locali, concentrati soprattutto nei due stati maggiori, l’Assam e l’Arunachal Pradesh, che preservano intatte centinaia di etnie di origini e lingua mongole e tibeto-birmane, come Apatani, Nishi, Mompa, Naga e Adi. Qui, dove le religioni tradizionali lasciano spazio all’animismo e il commercio si fonda ancora sul baratto, I Viaggi di Maurizio Levi propone due settimane alla scoperta delle etnie e della natura, con partenza unica da Milano e da Roma il 14 marzo in occasione di un importante festival apatani. Quote da 2.780 euro in doppia, con pernottamenti nei migliori hotel e guest-house in pensione completa, e accompagnatore italiano.
Accade ogni anno allo scoccare della primavera. Gli animi si riaccendono di energia e di entusiasmo, ed è come se il mondo riprendesse a respirare a pieni polmoni. Tanto più se il profumo è quello delicato dei fiori e dei frutti, il colore è il verde smeraldo dei giardini, l’aroma quello intenso e penetrante delle piante.
E allora non poteva che essere proprio il Risveglio dei Sensi il tema del 1° Festival dei Giardini della Costa Azzurra, che dal 1° aprile al 1° maggio si snoda attraverso l’intera riviera mettendo ancor più in risalto quelli permanenti e altamente scenografici, ma anche proponendone di nuovi e decisamente singolari.
Sono dieci infatti, due per ogni città, i giardini effimeri creati per l’occasione da fantasiosi esperti del settore che per tutto il mese faranno bella mostra di sé nelle principali località: a Mentoneal Giardino Biovès, a Nizza al Giardino Albert 1er sulla Promenade du Paillon, ad Antibes nella Pineta Gould di Juan-les-Pins, a Cannes al Giardino di Villa Rothschild, a Grasse all’Esplanade Honoré Cresp. Sorprendenti installazioni verdi fatte di piante commestibili o agroecologiche, di utilizzo cosmetico e gastronomico, dove giardini mediterranei esplodono in centro tavola mentre in eteree bolle sensoriali crescono pistacchi africani, agavi messicane e rosmarino australiano, tra canti di cicale e agrumi aromatici. Ognuno con un suo preciso significato, ognuno con un suo personalissimo modo di raccontare il grandioso risveglio dei sensi.
Ma se i giardini effimeri resteranno in esposizione soltanto durante il mese di aprile, sono tantissimi quelli permanenti che fanno della dolce Costa Azzurra un enorme e profumato giardino che non sfiorisce mai. Alcuni dei quali di una bellezza che lascia davvero senza fiato. Ad Eze, ad esempio, una delle sei località di Cœur Riviera, la cosiddetta «Costa Azzurra segreta» perché meno conosciuta ma altrettanto incantevole racchiusa fra Nizza e Monaco (le altre sono Villefranche sur Mer, Saint Jean Cap Ferrat, Beaulieu sur Mer, Cap d’Ail e La Turbie), il romantico e minuscolo villaggio medievale si arrampica tra vicoli sinuosi e angoli fascinosi senza tempo fino al pittoresco Giardino Esotico, popolato da piante da tutto il mondo tra cui, in modo particolare, cactus, aloe e agavi. Un polmone verde che abbraccia le rovine dell’antica fortezza ancora abitata da misteriose donne di pietra che parlano con l’anima, affacciandosi su un panorama spettacolare che racchiude in uno sguardo l’intera Costa Azzurra…Mentre a Saint Jean Cap Ferrat, gli scenografici giardini di Villa Ephrussi de Rothschild, la sontuosa dimora rosa della baronessa Beatrice in stile italiano rinascimentale, sono divisi in nove tematici che culminano nelle maestose fontane danzanti di quello denominato “giardino dell’amore”, in una sorta di gigantesco affresco colorato dove il profumo dei fiori si mescola a quello irresistibile della serenità.
Tra un giardino e l’altro ogni weekend propone un tema diverso, che si snocciola tra eventi e animazioni, visite libere e guidate, mostre e conferenze, in questo profumato inizio di primavera davvero promettente.
Come arrivare. In treno con il collegamento diretto Italia-Francia di Thello senza cambi al confine, che prosegue fino a Marsiglia; la tariffa massima in seconda classe Milano – Nizza è di 45€ a persona. Dove mangiare. – Al ristorante tipico Lu Fran Calin di Nizza, nel cuore della città vecchia, dove gustare tanti piatti tradizionali anche da condividere, vista la generosità delle porzioni. – La domenica da non perdere il ricchissimo brunch dell’Hotel Juana di Antibes-Juan Le Pen, con prodotti di gran qualità e una selezione di dolci francesi e non davvero sorprendente. Dove dormire. – All’elegante Hotel Barrière Le Majestic di Cannes, affacciato sulla Croisette in posizione centralissima, per un soggiorno da vip; imperdibili i cocktail e lo champagne aromatizzati dalle erbe rare e particolari del piccolo e insolito orto interno. – All’Hotel Villa Victoria di Nizza, a pochi passi dalla Promenade des Anglais e dalla centrale piazza Massena per dirigersi facilmente verso il lungomare o addentrarsi nel cuore della città, con un delizioso e originale giardino tutto da godere. – All’accogliente e raffinato Hotel Eze Hermitage di Eze, piccolo albergo di charme tra mare e montagna con ottimo ristorante gourmet da sperimentare.
La chiamano “Il giardino di Francia”, ora più che mai. Perché ispirata dal Rinascimento italiano, la Valle della Loira ha dato vita a una sorprendente fioritura di nuovi e insoliti giardini. Capaci di risvegliare tutti i cinque sensi perché aperti a diverse espressioni artistiche: teatro, danza, musica, scultura, pittura, gastronomia. E ognuno con qualche curiosità…
Clos Lucé
Il luogo in cui Leonardo da Vinci trascorse i suoi ultimi anni di vita è diventato una sorta di viaggio all’interno delle sue opere. Nel Giardino di Leonardo sono infatti state inserite oltre trenta specie di piante da lui disegnate come pini, frassini e cipressi, ricostruiti dettagli di rocce, grotte, sorgenti e cascate, e perfino la nebbia sullo stagno a rievocare il celebre sfumato dei suoi dipinti.
Amboise
L’ultima novità è la piantumazione di una cinquantina di gelsi in aggiunta a quelli preesistenti. Allo scopo di riproporre la storica tradizione della bachicoltura, introdotta qui nel Quattrocento dal re Luigi XI che istituì le seterie reali a Tours. Quest’anno, inoltre, si inaugura al suo interno il primo Conservatorio del Gelso.
Chambord
Castello e giardini sono circondati dal più grande parco cintato di tutta Europa. Con orti biologici e sostenibili e la novità degli orti in permacultura: quattro appezzamenti di orti bio e oltre centoquaranta varietà antiche di meli, peri e peschi, oltre a piante medicinali e aromatiche. E intanto nei vigneti è rinato il settecentesco vino di Chambord, rappresentato da due bianchi e un rosso.
Chaumont
E’ lo scenario del Festival Internazionale dei Giardini. Il cui tema dell’edizione 2022 è il giardino ideale in un mondo caratterizzato dall’urbanizzazione, dal riscaldamento globale, dal crescente desiderio di natura e dai bisogni alimentari.
Plessis Sasnières
Un parco all’inglese creato secondo un “disordine ordinato” intorno al piccolo stagno e a una proprietà ottocentesca. Con piante imponenti come il platano orientalis, il castagno rosa e il cedro del Libano, fiori, meli, siepi e topiari, vale a dire quelle potate secondo una forma geometrica.
Villandry
Con i suoi quattro livelli di terrazze – l’orto giardino, i giardini ornamentali, il giardino d’acqua e il labirinto, il contemporaneo Giardino del Sole – è il più grande complesso rinascimentale della Valle della Loira. Impreziosito spesso da mostre di scultura, pittura e fotografia, può essere suggestivamente visitato anche di notte.
Rivau
Ben quindici giardini circondano il castello quattrocentesco, con una distesa di fiori sorprendente: 495 varietà di rose, iris, peonie e gigli, oltre a una rara raccolta di zucche. Tutti da scoprire attraversando la Foresta Incantata, il Sentiero di Pollicino, Alice nel Paese del Rivau, il Giardino Segreto, il Giardino della Principessa Raperonzolo e il Giardino delle farfalle, in un verdissimo e profumato mondo fiabesco.