Onde di legno sul soffitto e pareti sabbiose, dove le ostriche diventano sellini di biciclette e le capesante si librano in alto come mongolfiere. Nello scenario immenso e magico del mare è come se i suoi frutti parlassero, esaltando tutta la loro essenza e il loro prezioso sapore in una luce invitante e irresistibile. E’ l’atmosfera che si respira tra i tavoli del ristorante-bistrot Brutti di mare, novello arrivo nella zona della darsena milanese che trasforma le poco avvenenti ostriche, cozze, vongole e fasolari nelle protagoniste assolute di un locale singolare e decisamente nuovo, dal momento che è l’unico in tutta la Lombardia a possedere un annesso Centro di Depurazione. Nelle sue vasche vengono scrupolosamente ricreate le condizioni dell’ambiente marino, come temperatura, salinità e ossigenazione, in modo da favorirne crescita, mantenimento e lavorazione, abbattendo le contaminazioni batteriche e lasciando i frutti vivi e vitali, come se arrivassero direttamente dal mare senza lo stress di trasporto e cambi di temperatura continui.
Il risultato è quello di poter degustare a qualunque ora, dalle 10 del mattino a mezzanotte, prodotti freschi e di qualità: ci si può fermare ai tavoli con un buon bicchiere di vino per pranzo o per l’aperitivo, portarli a casa e anche comprarli all’ingrosso. E naturalmente cenare con raffinati piatti al sapore di mare. Assaporandone il gusto pieno, intenso, delicatissimo. Brutti di mare Piazzale Cantore 3, 20123 Milano Aperto da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 24.00 www.bruttidimare.it
20 marzo 2020 – Se amate fare la pizza in casa, e vorreste anche diventare ogni giorno sempre più abili, è tutto per voi il #verapizzacontest ideato dall’AVPN – Associazione Verace Pizza Napoletana, che la promuove nel mondo attraverso il proprio Disciplinare Internazionale. Da oggi e fino al 20 aprile, infatti, amatori e professionisti possono cimentarsi nell’ideazione e preparazione di una pizza margherita, marinara o di una variante creativa con altri ingredienti, purché rigorosamente cotta in forno elettrico di tipo domestico, ispirandosi al Disciplinare Internazionale dell’AVPN, disponibile online sul sito www.pizzanapoletana.org/it/ricetta_pizza_napoletana.
Dovranno poi scattarle una foto e inviarla via Messenger alla pagina Facebookdell’Associazione: sarà infatti il pubblico dei social a votare le pizze preferite con un semplice like. Le migliori 20 saranno poi premiate da una giuria autorevole di pizzaioli che decreterà quella esteticamente più bella e conforme a un Vera Pizza Napoletana, e i risultati saranno visibili sul sito dell’Associazione già dal 24 aprile: il vincitore si aggiudicherà un corso professionale da pizzaiolo. La partecipazione al contest è gratuita, e il regolamento completo è scaricabile qui.
Cento anni di panettone. Cento anni da quel lontano 1919 in cui Angelo Motta, con un’intuizione a dir poco geniale, creò il pirottino alto e soffice diventato indiscutibilmente il dolce tipico milanese per eccellenza. Nonché, comunque, amatissimo e immancabile sulle tavole natalizie di tutta Italia.
Secondo i dati di una recentissima indagine BVA Doxa, infatti, l’83% dell’intera popolazione dichiara di consumarlo e di portarlo in dono abitualmente a parenti e amici durante le feste, anche se il 37% inizia addirittura a concederselo non appena arriva nei negozi, e solo il 23% aspetta pazientemente la sera della Vigilia; del resto, per il 56% un Natale senza panettone è addirittura inimmaginabile, e se la versione originale con uvetta e canditi è la prediletta dal 43%, il 41% preferisce quella senza canditi, il 40% quella al cioccolato, il 28% quelle farcite con vari tipi di creme: il 42% lo mangia a colazione, il 33% a merenda e per l’11% sostituisce addirittura il pasto. Impossibile, allora, rinunciare al panettone, considerato che ne esistono davvero per ogni palato. Ma quali sono quelli imperdibili per il Natale 2019? Ecco la nostra selezione, basata su prodotti rigorosamente artigianali.
I panettoni di Giovanni Cova & C.LEONARDO 500, dedicati al genio toscano in onore del cinquecentenario della sua morte, i cui incarti ne ripropongono le celebri opere come La Gioconda per il panettone Classico, L’Annunciazione per il panettone Grancioccolato, L’ultima Cena per il panettone con gocce di cioccolato bianco, lampone e pistacchio, La Dama con l’Ermellino per il panettone curcuma e zenzero, La Vergine delle Rocce per il panettone farcito con crema di pistacchio verde di Bronte DOP, Sant’Anna, la Vergine e il bambino con l’agnellino per il panettone pere e cioccolato; il progetto è in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, che custodisce la più importante raccolta esistente dei suoi scritti e opere, primo tra tutti il Codice Atlantico, e infatti a chi acquista un panettone di questa linea fino a giugno 2020 verrà riservato uno sconto sul biglietto d’ingresso alla collezione d’arte della Pinacoteca.
I panettoni di Enzo Santoro della storica Pasticceria Martesana, con le due novità 2019: Panettone Augusto, all’amarena e caffè, e Panettone Tre Cioccolati, con ripieno al latte, fondente e bianco e copertura in glassa fondente. Immancabili, ovviamente, anche gli ormai collaudatissimi sei: Panetùn De l’Enzo con cioccolato e albicocche, Tradizionale con uvette e canditi d’arancia, Rustico con confettura di lamponi e frutti di bosco semicanditi, Strudel con mela candita e uvetta marsalata, Marrons Glacés, Veneziana con glassa e canditi d’arancia. E per chi non disdegna neppure quello salato c’è l’Albero Gastronomico, il panettone gastronomico a forma di abete natalizio con farcitura mista di salmone, gamberetti, spada, prosciutto cotto e crudo e paté d’oca, oltre a quello vegetariano con verdure grigliate e spalmabili.
I panettoni di Antica Pasticceria Muzzi in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del VinoIl Panettone e l’Arte del Vino con specialità di panettone “Imbibito®”, che includono una guida-vademecum alla scoperta dei migliori abbinamenti con i vini regionali italiani per esaltare ulteriormente i reciproci aromi: si tratta di settantadue preziose accoppiate come ad esempio il Fiori d’Arancio Colli Euganei Spumante con il pandoro classico, il Gewurztraminer Passito Doc con il panettone albicocche e cioccolato, il Moscato d’Asti con il panettone curcuma e zenzero, l’Erbaluce di Caluso Passito con il panettone glassato alle nocciole IGP; tra le più singolari e gustose tipologie proposte, quelle all’Amarone della Valpolicella DOCG, al Passito di Pantelleria, al rum con gocce di cioccolato, e perfino alla crema alla birra e allo champagne.
I panettoni di Pasticceria Sartori, appartenenti, secondo il Metodo FEIS® sul rapporto tra uomo e cibo, a tre macro-categorie basate su fisicità, emotività, intellettualità e spiritualità: i Lievitati Tradizionali; gli Emozionali che evocano sensazioni attraverso l’accostamento di sapori e aromi particolari, come castagne e crema di latte, cioccolato, mela candita e anice stellato, caramello e marroni canditi, amarene, vino rosso e cioccolato bianco; gli Avanguardistici con abbinamenti insoliti come caffè e limone, mandorle, pere e olii balsamici, integrali classici o al cacao.
I panettoni di Pasticceria Gelsomina, nelle due varianti Tradizionale e Farcito alla crema di pistacchio di Bronte ricoperto di cioccolato bianco e granella di pistacchio, che quest’anno diventano anche solidali grazie all’iniziativa “Panettone Sospeso”, promossa dall’Associazione Panettone Sospeso ETS sull’esempio della già nota tradizione partenopea: fino al 22 dicembre se ne può acquistare uno e lasciarlo “sospeso” in modo che venga donato ai più bisognosi, così che anche loro possano festeggiare il Natale con il dolce più tipico.
I panettoni siciliani di Fiasconaro, con il nuovo Panettone tradizionale con Vino perpetuo Vecchio Samperi di Sicilia, fatto con farine pregiate di grani siciliani, uvetta e canditi di arancio e cedro esaltati dal tipico vino dolce dal retrogusto agrumato – reso unico dalla continua mescolanza di vini di annate differenti all’interno della stessa botte – da spruzzare direttamente sul dolce dalla boccetta allegata che lo contiene, il tutto in un’elegante confezione in latta firmata Dolce & Gabbana; in più ci sono quelli alle castagne glassate e gianduia, agli agrumi e zafferano, al pistacchio di Sicilia ricoperto di cioccolato bianco e pistacchi, tutti, volendo, accompagnati da creme spalmabili abbinabili.
Il panettone Gelato di Terra Gelato, fatto con lievito madre e ripieno di golosi gusti di gelato artigianale scelti dal cliente, tra cui quelli nuovissimi al caffè espresso Barbera, alla cannella variegata con pere Williams, allo zabaione con Marsala IGP, alla ricotta-fichi-cioccolato, oltre naturalmente a tutti quelli più tradizionali; per degustarlo al meglio va conservato in freezer fino a quindici minuti prima del consumo e poi inserito nel forno preriscaldato (ovviamente già spento), così da restituirgli tutta la sua fragranza mantenendolo tiepido all’esterno, mentre il gelato raggiunge la sua perfetta consistenza cremosa all’interno. E’ possibile anche degustare il panettone in gelateria grigliato e accompagnato dal gelato, oppure abbinato a una crema di zabaglione.
Il gelato al panettone di Ciacco, che trasforma il dolce natalizio nella golosa crema partendo dall’infusione delle fette intere nel latte per ammorbidirle e renderlo più cremoso, e terminando con l’aggiungere, alla fine del processo produttivo, canditi da arance siciliane e uva passa di Pantelleria; diversi i modi per gustalo al meglio, ad esempio abbinandolo allo zabaione caldo o alle mele cotte al forno, guarnendolo con frutta secca caramellata o con cioccolato sciolto, o semplicemente assaporandolo da solo nel tradizionale cono.
Il panettone in una pralina di cioccolato del maître chocolatier Davide ComaschiPanettone – Milano della linea “Unforgettable Chocolate Experience”, che sublima il sapore del dolce natalizio in una ganache morbida al gusto di arance candite, uvetta passa, essenze di vaniglia e burro, il tutto rinchiuso in una piccola scorza di cioccolato.
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