Milano, la rinascita di Villa Arconati

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Al via il piano di restauro di Villa Arconati, antica “villa di delizia’ lombarda a Castellazzo di Bollate, a nord ovest di Milano nel Parco delle Groane.
Il progetto, promosso dalla Fondazione Augusto Rancilio con la Sovrintendenza ai Beni Culturali, intende riportare all’originario splendore l’intero complesso, che comprende anche il Giardino Monumentale e il Borgo Antico, facendone un polo culturale attivo, all’insegna della valorizzazione artistica, territoriale e ambientale. Donandole, insomma, una nuova vita.
Considerata monumento nazionale, la villa rappresenta infatti un patrimonio di grande valore culturale e architettonico, testimoniando l’eleganza e la raffinatezza del barocchetto lombardo del XVII secolo, quando era frequentata da nomi come Antonio Vivaldi e Arturo Toscanini, tra gli struzzi che passeggiavano amabilmente in giardino.
Disabitata dalla metà del Novecento, oggi è anche completamente vuota, nonostante ospiti alcune iniziative e appuntamenti culturali, primo tra tutti il celebre e prestigioso Festival di Villa Arconati ideato da Giancarlo Cattaneo, che quest’anno, in occasione dei suoi venticinque anni, si evolverà nel segno della multidisciplinarietà multiculturale, associando alla musica internazionale altre forme di creatività, dall’arte contemporanea all’enogastronomia.
“Per noi la villa è sempre stata un grande, splendido mistero -dichiara Ubaldo Bartolozzi, assessore alla Cultura del Comune di Bollate- vediamo in lei l’elemento essenziale della nostra cultura locale, e per questo intendiamo valorizzarla come merita.”
Conferma Daniela Lattanzi, della Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici lombardi: “La villa, il giardino, i campi e i boschi circostanti, lo splendido borgo nato e cresciuto intorno a lei dalla fine del Cinquecento quando era casa padronale della famiglia Arconati che ne ha consentito lo sviluppo: tutto deve riprendere vita. E sarà una sfida che vinceremo.”

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