Un Museo del Calcio che custodisce il DNA dei campioni di sempre negli oltre centocinquanta oggetti originali usati dai giocatori: magliette, trofei e memorabilia di vario genere. E una maestosa parete colorata da ben ottantaquattro paia di scarpe che hanno gloriosamente calciato i palloni di tutto il mondo.
Nasce a Milano, nella preziosa cornice della Galleria Vittorio Emanuele II, il Museo internazionale del Calcio La stringa d’oro, che tra storie di portieri e allenatori, stadi di importanza mondiale e calcio femminile, racconta la storica vicenda dello sport più amato e giocato nel mondo. Assegnando ogni anno a fine campionato l’omonimo premio all’autore del più bel passaggio della stagione, che avrà dimostrato di possedere cinque qualità fondamentali: visione, forza, estro, tecnica e cuore.
Il premio La Stringa d’Oro, che intende valorizzare la generosità come caratteristica fondante del gioco, consiste proprio in una stringa in oro massiccio filato utilizzabile nelle scarpe da calcio anche durante le partite ufficiali. Perché, come è affisso a chiare lettere proprio accanto a una teca che custodisce un paio di calzature sportive dotate del prezioso accessorio, “il passaggio fa in una squadra quello che la stringa fa in una scarpa. Entrambi si infilano in spazi stretti e, muovendosi tra i reparti attraverso una fitta rete di movimenti, realizzano schemi collaudati per attivare i terminali e centrare l’obiettivo. E se pensi che non siano fondamentali, prova a giocare con le scarpe slacciate. O in una squadra dove nessuno passa la palla.”
Milano, nasce il Museo del Calcio
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