A Milano, la raffinata cucina asiatica fusion di “Shambala, locanda asiatica con grandi alberi” affronta l’inverno con una seducente idea per la cena, che sposa originali piatti orientali di pesce dai sapori speziati e agrodolci con cocktail a base di sakè, solitamente più indicati per l’aperitivo.
Ecco quindi che il Mojito Sakè (lime, zucchero, menta, sakè) accompagna un carpaccio di scampi e capesante in salsa ponzu e alghe wakame, e una tartare di salmone in salsa di soja, wasabi, lime e pomodoro; il Ginger Martini (succo di lime, zucchero, zenzero, sakè, vodka) annaffia un filetto di salmone al vapore con purè di ananas aromatizzato al galanga, pepe rosa e menta fresca, e l’Asian Mary (soia, wasabi, succo di pomodoro, sakè, vodka) si sorseggia con calamari marinati in salsa di bambu vali, verza e bitter melon.
Cocktail assolutamente originali, naturalmente a disposizione anche come aperitivi (oltre ad altri come Caipisake con frutta di stagione, Geetha, Hindoo) insieme a invitanti piattini di degustazione, o dopo cena, nell’atmosfera intima e soffusa di un locale veramente molto relaxing. Consigliatissimo.
Shambala, locanda asiatica con grandi alberi
via Ripamonti 337 Milano www.shambalamilano.it
Una foresta in città, con pareti di fascine e cortecce, tavoli di pietra con effetto radice e sedute ricavate da tronchi d’albero scavati da boscaioli. In sottofondo, musiche suadenti scopo total relaxing.
Da oggi anche nel cuore di Milano gli spiriti green hanno la possibilità di respirare un po’ di rilassante effetto natura nella neonata Foresta Woodbar, raffinato lounge bar a due passi dalle Colonne di San Lorenzo, che a ogni ora del giorno ha sempre qualcosa di particolare da offrire, magari nella “garden-box”, autentico giardino d’inverno all’interno di un vecchio cortile: da un caffè ricco di aromi nuovi e granella a colazione, a un lunch all’americana a pranzo, fino a un colorato aperitivo di sfere alcoliche, gel decorativi e zucchero caramellato.
Il sabato è all’insegna di un lunghissimo brunch (dalle 10 alle 17), proposto anche in versione light a base di frutta, yogurt, cereali e dolci del giorno.
Facile qui lasciarsi avvolgere dalla rilassante atmosfera del bosco. Basta scordarsi per un attimo che appena fuori, invece, c’è la foresta urbana. Che è tutta un’altra cosa. Foresta Woodbar
Via Celestino IV, 6
chiuso la domenica www.forestawoodbar.com
E così Pizzium ha fatto dieci! Nel senso che oggi ha inaugurato il suo decimo locale a Milano (in via Arco 1), con golosi festeggiamenti al sapore di pizza e bruschette, birra, cocktails e prosecco. Facendo ammontare a quota trentasei il numero delle sue pizzerie presenti in tutta Italia nei suoi soli sei anni di attività. E per nulla intenzionato a fermarsi qui: a giorni si apre ancora anche a La Spezia, Genova, Roma e Verona. Per poi raggiungere il totale di quindici nuove sedi nell’arco del 2023.
Le pizze regionali di Pizzium
Del resto, le pizze che sforna sono irresistibili almeno quanto la sua atmosfera allegra e informale, con una Napoli naif che sorride dalle pareti e le frasi luminose che inneggiano alla sua grandezza. Perché il maestro pizzaiolo (oltre che socio fondatore) Nanni Arbellini stila un menù di proposte tipicamente regionali realizzate proprio con ingredienti territoriali DOP e IGP di qualità. Di cui il nostro stivale, si sa, abbonda decisamente: formaggi, salumi, carni, verdure, pescetti, spezie, e chi più ne ha più ne metta. Tutti abbracciati dal tradizionale cornicione partenopeo alto e morbidissimo. E quando la pizza scende in campo, in forza con le tante eccellenze gastronomiche di casa nostra, non può che essere un successo.
Tanto più che tra l’atmosfera calda dei pavimenti in maiolica, gli arredi in legno e i lampadari in stoffa, fanno capolino anche Panuozzum e bruschette sfiziose. Con immancabili ingredienti tipici come alici, stracciatella, friarielli, ‘nduja e via dicendo. E irresistibili dolci regionali che vanno dalla delizia al limone al cannolo siciliano, fino all’immancabile tiramisù. Oltre, come ogni anno nel periodo pasquale, alla tradizionalissima pastiera napoletana, simbolo di identità culturale e gastronomica cittadina. Preparata secondo la ricetta originale tramandata di generazione in generazione, si può consumare in tutti i locali a fine pasto, oppure acquistare intera pre-ordinandola.
Ah, alla grande festa di inaugurazione, ovviamente, c’ero anch’io. E ammetto di non essermi contenuta, perché quelle pizze regionali meritano davvero di essere assaggiate tutte. Quindi l’unico consiglio che vi posso dare è scegliere quella – meglio ancora “quelle” – con i vostri ingredienti preferiti. E poi chiudere gli occhi e assaporarne tutto il gusto del territorio da cui provengono. Ve l’assicuro: non resterete affatto delusi.
Dimenticavo: non perdetevi dal 3 aprile il social contest su Instagram Nun te lasso cchiù. Trovate tutte le info sul profilo Ig di Pizzium: seguitelo, commentate il post relativo al contest e taggate un amico. C’è in palio un premio di 1.000 € da spendere in tutte le sedi sul territorio nazionale…