1863: in un’epoca in cui il gioco d’azzardo era vietato in tutta Europa, a Monte-Carlo apre un Casinò, che incontra subito il consenso di reali e aristocratici, artisti e business men. Inizia così, 150 anni fa, la storia della SBM, la Société des Bains de Mer, che prosegue, nel tempo, con il Grand Hôtel, l’Hôtel de Paris, le Thermes Marins, l’Hermitage e l’Opéra, per poi seguire il passo con il complesso del Beach (spiaggia, piscina, tennis, hotel in riva al mare e night club), il Monte-Carlo Country Club e il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort con la laguna dal fondo sabbioso, i giardini mediterranei, le piscine, la Spa, accanto allo Sporting e al Monte-Carlo Sporting Club.
Una lunga e lussuosa avventura che quest’estate festeggia il prestigioso compleanno a suon di eventi di grande rilievo, a cominciare dal primo weekend di luglio con Rod Stewart che inaugura la stagione musicale insieme alla consueta programmazione esclusiva dello “Sporting Summer Festival”, mentre le terrazze del Casinò diventano cinema all’aperto, e allo Sporting d’Hiver i fratelli Campana, celebri designer brasiliani, allestiscono la mostra dedicata Dangerous Luxury.
E intanto, parallelamente, arriva anche la novità di stagione dell’Hôtel Métropole Monte-Carlo con il nuovissimo progetto architettonico di Karl Lagerfeld, spettacolare paravento di vetro che rievoca il viaggio di Ulisse reinterpretando gli spazi esterni, dove inaugura anche il terzo ristorante dell’Hotel, Odyssey. Immancabile, nel 40° anniversario della scomparsa di Pablo Picasso, l’omaggio all’indimenticabile artista al Grimaldi Forum con la mostra Monaco festeggia Picasso, dal 12 luglio al 15 settembre, una panoramica della sua opera che con il percorso tematico Picasso Côte d’Azur evidenzia il suo legame con l’amatissima Costa Azzurra, mentre con Picasso dans la Collection Nahmad propone una selezione esclusiva di grandi opere provenienti da una collezione privata che coprono quasi tutti i periodi della sua produzione.
Vi è mai venuto in mente di andare a sciare in Costa Azzurra, per esempio a Nizza? Sembra strano, vero? Eppure le piste delle stazioni sciistiche che la sovrastano hanno tutte le carte in regola per fare sci alpino, sci di fondo e snowboard. Ma anche per passeggiate su slitte trainate da cani, guida sulla neve, ciaspolate, pattinaggio su ghiaccio, costruzione di igloo e iniziazione all’hockey.
Perché se la Costa Azzurra nella bella stagione è indiscutibilmente il top, quest’anno ha deciso di scendere in campo anche in autunno e inverno con un ventaglio di proposte green and white. Sempre piacevolmente slow, s’intende.
Costa Azzurra, un ventaglio di proposte
E dunque, oltre a invitare sui campi da sci invece che sulle spiagge, sventola anche un corposo ventaglio di mini avventure di breve durata, bassa preparazione fisica e minimo budget. Fatto di tante idee weekend da vivere a piedi o in bicicletta, a cavallo o su un treno a vapore. Alla scoperta di percorsi luminosi e profumati, come, tra tutti, la Strada della Mimosa, che già dal nome promette solarità.
Dal giardino botanico di Villa Thuret a Antibes-Juan-les-Pins al Parco della Brague di Biot. Dal nuovo ecomuseo sottomarino di Cannes al nuovo museo Maison de la Préhistoire di Roquebrune-sur-Argens. Dalla Riserva biologica dei Monts d’Azur di Grasse al Lou Camin Nissart GR de Pays des Alpes Maritimes.
E ancora, gli itinerari green di Villeneuve-Loubet da percorrere a piedi o in bicicletta e il tour in realtà aumentata del villaggio di Saint-Paul de Vence. I limoni di Mentone con l’omonima festa dal 12 al 27 febbraio prossimi che coincide anche con il celebre Carnevale di Nizza, quest’anno dedicato agli animali. Le tradizioni gastronomiche all’Atelier Cuisine Niçoise sempre a Nizza e le nuove e profumatissime creazioni Fragonard che omaggiano Parigi a Grasse. Dove domina sovrano anche l’aromatico Museo Internazionale della Profumeria.
E poi naturalmente c’è sempre anche il mare, che attende comunque per una lenta passeggiata in riva. In attesa di tornare, in un soffio, ad accarezzarci la pelle stringendoci nel suo abbraccio salato.
Peccato la si conosca ancora poco, visto che si tratta di un vero spettacolo della natura. Nella suggestiva Lapponia compresa tra Norvegia e Finlandia, infatti, l’inverno ha i colori del bianco abbagliante della neve, del blu luccicante del ghiaccio, del rosa fluttuante dell’aurora e il rumore del silenzio del bosco ovattato dalle coltri di una distesa immacolata.
Una dimensione fatata dove ammirare il completo spettro cromatico del freddo che abbraccia ma non travolge, che anzi accoglie benevolo e placido e accompagna alla scoperta dei racconti incantati delle antiche usanze dell’estremo Nord. Un luogo quasi irreale che dipinge i delicati dettagli della cultura Sami -il cortese popolo dagli abiti sgargianti-, le avventurose escursioni in slitta, i segreti e la magia di queste terre. Un luogo che permette perfino di gustare i preziosissimi frutti dei mari artici come l’imponente e succulento granchio reale, mentre fuori brilla appena la luce sottile del lungo crepuscolo invernale.
Lo splendido tour di una settimana proposto da Vela Tour Operator con partenza il prossimo 6 marzo (min. 15 partecipanti) potrebbe essere un’ottima occasione per un’esperienza sensazionale www.velatour.it
Se invece è la Lapponia svedese ad attirarvi, l’itinerario potrebbe partire da Skellefteå verso l’interno, attraverso grandi foreste, fino a raggiungere la cittadina di Arvidsjaur e poi il paese di Arjeplog, sulle rive del lago più profondo della Svezia e circondato dalle montagne, e dove le più importanti aziende automobilistiche vanno a testare sul ghiaccio i loro nuovi modelli. I pescatori appassionati qui non devono perdere la pesca sul ghiaccio: i piccoli laghi della zona sono affollati di salmerino artico.
Proseguendo verso nord si raggiunge Jokkmokk, importante centro della cultura Sami situato sul circolo polare, poi si torna verso la costa, fermandosi a Vuollerim, paesino poco conosciuto di ottocento abitanti disponibilissimi a far vivere agli ospiti esperienze molto “genuine”, prima tra tutte la serata a casa di diverse famiglie per assaggiare un piatto tipico in ognuna di queste. Da qui si raggiunge lo spettacolare “Treehotel” a Harads, cinque casette disegnate da diversi architetti svedesi, oltre che il primo albergo al mondo con sauna situato sugli alberi. Ci si sposta poi a Luleå sul mar Baltico, importante porto con la famosa città-chiesa Gammelstad, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Qui si può lasciare l’auto e prendere l’aereo per Stoccolma, e poi per l’Italia, oppure tornare lungo la costa a Skellefteå, passando a Piteå dove è possibile fare una gita con una nave rompighiaccio da cui provare l’emozione, protetti da tute termiche, di tuffarsi nelle acque aperte dalla nave stessa.
In diverse località della Lapponia vengono inoltre organizzati incontri con famiglie Sami che ricevono volentieri i turisti per raccontare della loro cultura.
Ed è nel bellissimo parco nazionale di Abisko, nella Lapponia settentrionale vicino alla frontiera norvegese, che si trova il monte Nuolja, dove tre anni fa è stata inaugurata l’ “Aurora Sky station”. Questo è considerato il luogo migliore al mondo per vedere l’aurora boreale grazie all’aria fresca e pulita e a un cielo quasi sempre libero da nuvole, tanto che queste luci spettacolari si possono ammirare quasi ogni notte. La stazione di osservazione, aperta fino al 26 marzo, si raggiunge in seggiovia, e vi si può trascorrere la nottata insieme a una guida, pernottando in sacco a pelo www.auroraskystation.se
Imperdibile anche il safari in motoslitta per avvistare l’alce nelle foreste di Skellefteå, l’osservazione della maestosa aquila reale da un nascondiglio in legno in mezzo a una grande riserva naturale, o la gita in slitta trainata dai cani husky: a questo proposito, da quest’inverno vengono organizzate scuole di sleddog per ragazzi www.destinationskelleftea.se
Per facilitare la scoperta di questo particolarissimo Paese, vengono inoltre proposti a Skellefteå sul mar Baltico, nella Lapponia meridonale, corsi di tre ore di EcoSafety Driving: ovvero come guidare una macchina a biogas -etanolo prodotto localmente- su un lago ghiacciato, prevedendo anche il “test dell’alce” che insegna cosa fare nel caso, non troppo insolito, in cui l’animale attraversi la strada e si pari davanti all’auto. Al termine del corso il partecipante è in grado di affrontare le condizioni meteorologiche più estreme www.destinationskelleftea.se E compie 21 anni l’IceHotel, il più grande albergo di ghiaccio al mondo, situato a 200 km a nord del circolo polare nel paesino di Jukkasjärvi, a 15 minuti da Kiruna che è la città più settentrionale della Svezia: 60 camere, una sala delle colonne di ghiaccio, icebar con divani e pista da ballo e perfino una chiesa ghiacciata. All’interno dell’hotel, aperto fino a metà aprile, la temperatura si mantiene costante tra i -3 °C e i -8 °C. Il suo obiettivo è diventare Co2 negativo entro il 2015, per questo ha istituito la ICE Climate Academy, che studia gli effetti dei cambiamenti climatici e identifica strategie per preservare l’ambiente www.icehotel.com www.swedishlapland.com www.polcirkeln.nu www.visitlulea.se www.turism.jokkmokk.se www.treehotel.se Foto: Peter Grant, Staffan Widstrand, Fredrik Broman, Bo Lind