Hanno capito tutto della slow life, dell’importanza di vivere le stagioni, della calma e della pazienza. Nonostante si muovano ogni giorno portandosi tutto sulle spalle. Un ottimo spunto di riflessione, devo dire, a cui non avevo mai pensato prima d’ora.
Dovevo andare a Cherasco per farlo, graziosa cittadina duecentesca del cuneese dove nelle case che costeggiano le strade si riconosce ancora la struttura delle vecchie cascine, e sotto i portici del centro si respira il profumo dolce dei tradizionali baci di cioccolato. E’ lì, tra le sue mura cinquecentesche, che si è appena concluso Noi le ChiamiAMO Chiocciole, 47° Incontro Internazionale di Elicicoltura e 13° Festival della Chiocciola in Cucina, organizzato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura che da oltre quarant’anni insegna le tecniche di allevamento delle lumache, anche grazie all’attigua Accademia che si occupa di percorsi didattici e di formazione. Una curiosa kermesse che per quattro giorni si è snodata tra allevamenti e laboratori, invenzioni culinarie di abili chef e trattamenti estetici, tutto assolutamente a tema.
Non sapevo, però, che ne avrebbe giovato parecchio anche la mia pelle. Perché mi sono sottoposta a un prezioso trattamento viso all’estratto di bava di lumaca, caviale e veleno d’api con i prodotti S’agapò, realizzati con un metodo di estrazione a ozono che, oltre a non nuocere all’animale, mantiene la bava pura e priva di cariche batteriche, conservando tutte le proprietà dei suoi elementi come acido glicolico, collagene, elastina, allantoina, peptidi e vitamine A-C-E. Il risultato? Nel giro di cinquanta minuti mi sono ritrovata un viso luminoso, elastico e freschissimo. Che, a distanza di qualche giorno, fa ancora il suo bell’effetto…
Nelle Langhe le mille virtù delle chiocciole
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