15 giugno 2012 – Si inaugura oggi nella città peruviana di Cuzco l’hotel Palacio Nazarenas di Orient-Express, ex convento del XVI secolo composto di sole suite, il cui ristorante Senzo offre esclusivamente piatti a base di prodotti locali e tradizionali della cucina andina, interpretata con un twist innovativo; per fare subito un esempio, la tipica Malaya, fesa di carne cotta per 24 ore a 68° con un’emulsione a base di eucalipto e formaggio locale infuso di eucalipto.
La proposta gastronomica è a km zero, tanto più che l’hotel dispone anche di un orto dedicato alla coltivazione di erbe e verdure, dalla muña ai pomodori andini, e gli ospiti possono discutere con lo Chef quali ingredienti desiderano per il loro menu preparato ad hoc. Il ristorante Senzo è aperto a pranzo e cena sia agli ospiti di Palacio Nazarenas che ai clienti esterni; tariffe per un pranzo a tre portate esclusi alcolici apartire da 43 euro Tariffe a notte a partire da 598 euro in Chica Suite con prima colazione à la carte, camera ossigenata e servizio di maggiordomo personale
Tra marzo e aprile il Québec celebra il tempo degli zuccheri, vale a dire la coltivazione dell’acero e l’estrazione della sua linfa per la produzione del dolce sciroppo. Una tradizione antichissima, che tuttora continua a svilupparsi attorno alle cabane á sucre, luoghi ancestrali della trasformazione di questa melassa dorata che nel tempo hanno portato il Paese a essere il produttore dell’80% dell’intera produzione mondiale di sciroppo d’acero.
E dove ora lo si celebra festosamente in una sorta di rito collettivo, gustando pasti tradizionali a base di zuppa di piselli e fagioli, e di sciroppo d’acero in abbondanza per condire uova e prosciutto, frittelle e torte di zucchero. E anche se ogni cabane propone comunque un menù personalizzato, nessuna manca mai di concludere con la tire, dolce tradizionale e semplicissimo che si ottiene scaldando lo sciroppo a 113° circa per aumentarne la consistenza, per poi versarlo su neve fresca e infine raccoglierlo rotolandovi sopra un bastoncino di legno.
Lungo la costa della Svezia Occidentale si trovano i migliori crostacei e molluschi del Paese. L’aragosta è un grande successo in autunno, mentre gamberi, cozze e gamberetti si trovano tutto l’anno. L’ostrica comune, Ostrea edulis, che nel Mediterraneo ormai c’è solo in forma coltivata, qui è ancora presente in banchi naturali e, come gli altri frutti di mare, è un tripudio di sapore grazie alla lunga maturazione che avviene in acque fredde. Astice. Il primo lunedì dopo il 20 settembre lungo la costa occidentale inizia la pesca all’astice. Sono numerose le aziende che propongono i safari in cui si partecipa alla vera e propria pesca gustandolo poi a cena, e molti anche i ristoranti gourmet di Göteborg che servono diversi menù a base di astice. Ostriche. Da Grebbestad proviene circa il 90 % delle ostriche svedesi, ed è qui che si trova l’Accademia dell’Ostrica (www.ostronakademien.se) che si adopera per un corretto sfruttamento e per la salvaguardia della specie più diffusa da queste parti, l’Ostrea edulis. I safari all’ostrica prevedono che le si peschi, le si apra e le si assaggi. Karingo Oysterbar (www.karingo.com), sull’isola di Käringön, ha un proprio allevamento, dove si gustano freschissime accompagnate da un’ottima selezione di champagne. Intorno a Kosterhavet, il primo parco nazionale marino svedese, chi ha il patentino da sub può specializzarsi imparando a immergersi per la pesca (www.klemmingsdykhjalp.se). Gamberi. Il safari al gambero è un’attività molto popolare in Svezia, praticabile tutto l’anno. Si va al largo e si tirano su le nasse colme di gamberi, poi li si cucina su uno scoglio o in un casotto. Gamberetti. I più famosi si pescano appena fuori dal noto paesino Smögen, dove ad esempio si possono acquistare cucinati sempre freschi al negozio Göstas Fisk. Nel fiordo di Gullmar, presso Lysekil, diverse offerte di gite con la tradizionale barca per la pesca del gamberetto; pacchetti con cena e pernottamento proposti da tre alberghi intorno al fiordo. (www.westsweden.com). Cozze. Pescare cozze è diventata un’attività molto diffusa sia tra pescatori professionisti che tra privati. Basta raggiungere l’isola di Käringön per partecipare a un’escursione mirata che ne prevede la pesca attraccati in qualche tranquilla insenatura, e poi al rientro preparazione e degustazione direttamente sul molo (www.westsweden.com). Foto Rickard Granander, Jennie Lund, Frank Heuer