C’è sempre una buona ragione per trascorrere qualche giorno nella dolce atmosfera della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Ma quest’anno ce ne sono un’infinità. Perché la bella stagione si presenta ricchissima di proposte e di spunti per deliziosi weekend all’insegna della storia e della cultura, dello sport e dell’ambiente, e naturalmente delle ormai irrinunciabili delizie enogastronomiche del territorio. Tanto per cominciare, sarà un vero piacere partecipare ai festeggiamenti per i cinquant’anni della splendida città lacustre di Port-Grimaud, da sempre definita la Venezia francese per i suoi canali navigabili e le curiose rassomiglianze col capoluogo veneto. E trovandosi già nei paraggi di Saint-Tropez, si può fare un salto al Museo della Gendarmeria e del Cinema che inaugurerà a fine giugno, con pezzi originali ed esclusivi, e la mostra Georges Dudognon, uno sguardo sul cinema della Costa Azzurra – fotografie 1949–1966. In tema di mostre, imperdibile Picasso, un genio senza piedestallo, al MuCEM di Marsiglia, insieme a una visita alla bella regione del Luberon, nel cuore della Provenza, una sorta di lussuoso rifugio in cui l’artista comprò casa – nell’incatevole villaggio di Ménerbes – in cambio di un disegno, e che oggi viene scelto da celebri attori e registi, come, tra gli altri, Ridley Scott, John Malkovitch e Keira Knightley.
Gli amanti della storia e della tradizione potranno camminare sul Chemin des Roys sui luoghi di Maria Maddalena, nel massiccio della Sainte-Baume, importante meta di pellegrinaggio della cristianità; e partecipare alle celebrazioni del 450° anniversario della morte di Nostradamus, a Salon-de-Provence e Saint-Rémy de Provence. Mentre gli irriducibili dello sport apprezzeranno il Tour del Queyras e il Tour del Monviso, itinerari a ogni livello nel cuore di una natura selvaggia e protetta, oltre alle tante località sciistiche estive e ai percorsi in mountain bike. Poi, se fate un salto ad Avignone per il 70° anniversario del suo famoso Festival di Teatro, non tralasciate di cenare al ristorante stellato dello chef Christian Etienne, con piatti che ondeggiano tra tradizione e creatività, e vista spettacolare sul maestoso Palazzo dei Papi: assaggiate i carciofi alla barigoule e le madeleines al miele di lavanda, e non ve ne pentirete. E se apprezzate il buon vino, consultate il sito www.routedesvinsdeprovence.com, che raggruppa oltre 430 viticoltori e cantine cooperative in un percorso di qualità per itinerari sul tema dei Vini di Provenza. E preparatevi a partire.
Un terra dura e difficile, ma anche intrigante e dispensatrice di profonde emozioni. E’ l’Argentina del nord-ovest, scarsamente conosciuta dal grande turismo nonostante il suo spettacolare alternarsi di piantagioni di canna da zucchero, vigneti, uliveti e agrumeti, con deserti aridi spazzati da venti gelidi e bruciati dal sole, solcati da profondi canyon in paesaggi lunari punteggiati da possenti cardon (gli ieratici cactus a colonna) e laghi affollati da fenicotteri rosa. Dove rari abitanti mestizos, che abitano in bianchi pueblos fuori dal tempo e dal mondo, sopravvivono allevando capre, pecore, lama, guanachi e vigogne, retaggio dell’antica civiltà locale.
E’ qui che I Viaggi di Maurizio Levi propone due settimane alla scoperta dei paesaggi più pittoreschi e sconosciuti delle regioni andine dell’Argentina del Nord. Un itinerario che da Salta, bella città in stile coloniale con i suoi palazzi settecenteschi e le sue chiese barocche, si lascia alle spalle la foresta subtropicale e i campi coltivati per arrampicarsi verso le massime altezze, fino agli ambienti naturali più suggestivi delle Ande: la Quebrada de Humahuaca, canyon dai mille colori protetto dall’Unesco, i grandi salares, resti salini di antichi laghi, le formazioni glaciali nel deserto d’alta quota, le lagune con i fenicotteri rosa, le miniere di zolfo dai colori psichedelici, le scenografiche formazioni del deserto rosso, sconosciuti siti archeologici Incas, graziosi pueblos dove la vita sembra essersi fermata in una natura grandiosa, selvaggia e incontaminata. Partenze individuali settimanali con guide locali di lingua italiana, e mensili per piccoli gruppi, per tutto l’anno.
Voli di linea Lufthansa da Milano e Roma, tour in minibus e fuoristrada, pernottamenti in alberghi, locande e rifugi, quote a partire da 3.770 euro in camera doppia con pensione completa.
Oltre centotrenta mercatini sparsi tra le città importanti e i borghi caratteristici, in un tripudio di bancarelle luccicanti e aromi tipici: come ogni anno la Svizzera si appresta ad accogliere il Natale accendendosi di festa e di luci, tra candele e vin brulè, addobbi e waffel, angioletti e bratwurst. Un’atmosfera magica che si spande da quello di Coira, la più antica città elvetica raggiungibile a bordo del trenino rosso, a quello di Bremgarten, il più grande di tutti con le sue trecentoventi bancarelle sulle sponde del fiume Reuss, passando per quello di Stein am Rhein dove ogni anno per tradizione gli allestimenti delle vetrine si ispirano a una fiaba (quest’anno Sette in un colpo dei fratelli Grimm, sulle prodezze di un piccolo sarto), fino ad arrivare a Rochers-de-Naye, la montagna di Montreux dove, a oltre duemila metri di altitudine, Babbo Natale accoglie tutti nella sua casetta nella grotta. Mentre a Losanna, al contrario, alla mezzanotte del 12 dicembre saranno i Babbi Natale a scendere in strada per partecipare in massa alla 10° Christmas Midnight Run in centro città, attraverso i tre mercatini tematici che caratterizzano il suo tradizionale Bô Noël e le spettacolari installazioni artistiche del Festival Lausanne Lumières; una bella occasione per iniziare a respirare l’irresistibile atmosfera natalizia, tanto più che a chiunque soggiornerà in hotel verrà consegnata la Lausanne Transport Card, con cui utilizzare gratuitamente e illimitatamente tutti i trasporti pubblici della città e degli immediati dintorni. Del resto, anche raggiungere gli altri mercatini sarà estremamente conveniente, grazie all’apposita promozione di Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere che, acquistando i biglietti entro fine novembre, consente di risparmiare fino al 75% viaggiando da Milano a Basilea, Berna, Losanna, Lucerna, Montreux e Zurigo. E se i mercatini accendono la voglia di esplorare un po’ più a fondo il Paese, sono sempre i treni, stavolta quelli locali panoramici, a proporre il Grand Train Tour of Switzerland, otto itinerari combinati che tra laghi, cascate e villaggi innevati, ne percorrono tutti gli angoli più belli, con un unico, comodo biglietto. Ma si può anche prendere il Treno del Formaggio nella Regione del Lago di Ginevra, che durante il tragitto da Montreux a Chateau d’Oex consente di assistere alla produzione artigianale e mangiare fonduta bio; fare una crociera in battello sui laghi di Thun e dei Quattro Cantoni a base di fonduta, raclette e torta; esplorare Berna in rickshaw con il tour guidato Fondukscha, mangiando ancora una volta fonduta e bevendo vino bianco. Chi ha uno spirito meno terreno e più romantico, invece, apprezzerà le discese sciistiche al chiaro di luna sulla pista di Glüna Plaina nel comprensorio del Diavolezza-St. Moritz, o le stanze a lume di candela o di lampade a olio del Rifugio Sulzfluh, raggiungibile solo con un’ora di cammino dal villaggio Walser di St. Antönien, nei Grigioni; e nel caso fosse in cerca dell’anima gemella, potrà partecipare all’insolito speed dating sullo skilift nel piccolo comprensorio di Rothenthurm, nella Regione di Lucerna, che ogni secondo sabato del mese invita i single dai 25 ai 42 anni a salire insieme sullo skilift ad ancora di Neusell, per un tragitto di sette minuti che potrebbero rivelarsi preziosi.
E se gli amanti del brivido sfideranno se stessi sulle numerose “piste hot”, come Le Pas de Chavanette nel comprensorio di Portes du Soleil, una delle più difficili al mondo nota anche come muro svizzero, o come la Pista Inferno in quello di Mürren-Schilthorn, dove dal 1928 si disputa ogni anno a fine gennaio l’Inferno ski race su un tragitto di 15 km e 2000 metri di dislivello, gli spiriti tranquilli preferiranno la discesa di yoga sulla Pista Paradiso di St. Moritz, con quattro postazioni lungo il tracciato dove eseguire gli esercizi da soli o con una guida, o quella nostalgica a Wengen in abiti d’altri tempi, come pantaloni alla zuava, gonnelloni, panciotti e giacche di lana cotta, per riscoprire piacere, stile e ritmo dello sci del passato. Per tutti, sarà sorprendente percorrere a piedi il First Cliff Walk, nuovo sentiero circolare panoramico nella Regione della Jungfrau attorno alla vetta del First, costituito da un ponte che costeggia la parete rocciosa, da un ponte sospeso e da una passerella con spettacolare belvedere in direzione dell’Eiger; cimentarsi a Crans-Montana sul nuovo campo da curling e pista da pattinaggio all’aperto di circa 2600 mq, sulla pista di slittino più lunga della Svizzera con i suoi dieci chilometri che vanno dalla stazione a monte di Savoleyres fino a La Tzoumaz, o nei dieci park per freestyle del Vallese tra gap, rail, kicker, quarter e half pipe, slide o linee slopestyle. Per poi magari rilassarsi meritatamente nelle immancabili piscine termali di Leukerbad, completamente rinnovate e aperte 365 giorni l’anno. Le offerte da non perdere: Dopo aver celebrato durante la scorsa stagione gli WHAM! e il videoclip di “Last Christmas” girato a Saas Fee nel 1984, l’ente del turismo propone un pacchetto hotel e skipass al prezzo nientemeno che di 30 anni fa! Valido dal 4 al 18 dicembre, prevede da 2 a 5 pernottamenti con skipass per tutta la durata del soggiorno a partire da 225 CHF a persona. Info su www.saas-fee.ch/en/preise-wie-vor-30-jahren Durante il Ponte dell’Immacolata, dal 7 all’11 dicembre, nella regione di Andermatt basterà recarsi alla cassa e mostrare la carta d’identità o il passaporto che comprovino la nazionalità italiana, per ricevere lo skipass da 1 o 2 giorni con il 50% di sconto. Una volta lì, si potrà approfittare delle tante piste da sci e da slitta, trails per ciaspole, snowbike, scialpinismo, pista di ghiaccio. Info su www.andermatt.ch