Una vacanza a cavallo, alla scoperta di angoli inaccessibili e incontaminati del sud-ovest sardo, in quel di Oristano, per un’autentica avventura eco-friendly in pieno contatto con la natura.
E’ l’ultima frontiera della vacanza ecologica quella proposta da Horse Country, resort immerso nella secolare e chilometrica pineta di Arborea, tra alberi di eucalipto e pino domestico, per cavalcare alla scoperta delle meraviglie di questa zona della Sardegna non ancora presa d’assalto dal turismo di massa, tra spiagge dorate di sabbia finissima, mare cristallino e fenicotteri rosa.
Nata intorno alla passione per il cavallo, la struttura vanta un centro equestre fra i più grandi d’Europa, proponendo attività per esperti e principianti, anche bimbi, grazie a istruttori qualificati che insegnano l’arte dello stare in sella accompagnando in passeggiate spettacolari. E per immergersi sempre più nell’avventura, alla sera ci si può recare a cavallo al gustoso ristorante del villaggio in tipico stile western.
Ma non è tutto: il resort offre anche un’interessante possibilità di House e Horse Sharing, che permette di scegliere un villino e un cavallo condividendone la proprietà con altri appassionati, mentre l’esperto team provvederà a occuparsi totalmente e costantemente della cura dell’amico a quattro zampe.
di Grazia Garlando
Che Verbiersia una rinomata stazione sciistica invernale è un dato di fatto. Ma ciò non toglie che anche in estate questa deliziosa località del Vallese svizzero, situata nella regione turistica di Verbier St-Bernard che comprende anche la Val de Bagnes e La Tzoumaz, abbia moltissimo da offrire a chi decide di andare in cerca di quiete e relax sulle sue immense distese verde smeraldo, punteggiate di fiori colorati e circondate dai panorami mozzafiato che decisamente la caratterizzano.
L’importante è essere follemente innamorati della montagna, del trekking e delle pedalate in mountain bike immerse nella natura, tra bisses (le antiche condotte idriche) e boschi, mirtilli e marmotte, funghi e orchidee. E infatti a metà giugno ha inaugurato il Bike Park Verbier, 826 km totali di sentieri da percorrere in sella con diversi livelli di difficoltà, per scoprire gli eccezionali percorsi paesaggistici della Val de Bagnes, mentre dal 5 al 7 settembre avrà luogo il Verbier Bike Fest, e dal 15 al 20 settembre la Swiss Epic, prestigiosa gara di mountain bike che vedrà i migliori ciclisti del mondo partire da Verbier alla volta di Zermatt, passando per Leukerbad e Grächen, 400 km di distanza e 15.000 metri di dislivello.
Salendo con la teleferica a oltre 3300 mt, la vetta del Mont Fort, tra Verbier e Nendaz, regala una vista impagabile su Cervino, Monte Bianco e Le Massif Combin; ma prima vale la pena fermarsi poco più giù, sull’alpeggio de La Chaux, per passeggiare lungo il 3-D Sculpture Park, osservando i sorprendenti e monumentali allestimenti dell’esposizione di arte contemporanea Mutations, in perenne rinnovamento.
Per osare molto di più, si può salire a piedi fino al ghiacciaio di Corbassière, sul versante nord del massiccio del Grand Combin a circa 4000 mt, e sperimentare la suggestiva passerella di Corbassière, 210 mt di lunghezza per 70 di altezza, appena inaugurata nel comune di Bagnes per collegare i rifugi di Brunet e di Panossière. Oppure si può restare molto più tranquilli cimentandosi in una partita a golf nel bellissimo campo a 18 buche, passeggiando tra le graziose sculture di legno dell’ex sciatore alpino William Besse lungo la Bisse du Levron, visitando la diga di Mauvoisin alta oltre 250 mt, o degustando liquori a base di frutta, fiori ed erbe di montagna lungo il Sentiero dei Sensi nel bosco di La Tzoumaz, che propone un approccio alla natura attraverso tatto, udito e odorato, riconoscendo gli uccellini dal loro canto e i fiori e le piante dal loro profumo. Qualunque cosa si scelga, è assolutamente imperdibile, però, una gustosa visita al caseificio d’alpeggio de La Croix de Coeur a La Tzoumaz, dove va in scena uno degli indubitabili masterpiece della zona: la produzione dei formaggi, su cui predomina la Raclette in tutte le sue varietà, che ha regalato proprio alla Val de Bagnes il titolo di Capitale della Raclette. Tant’è che ogni anno, nell’ultimo fine settimana di settembre (quest’anno dal 27 al 28) va in scena a Bagnes un evento totalmente dedicato, per esplorare l’universo di gusti dei pascoli di montagna scoprendo come questi formaggi sprigionino sapori totalmente diversi a seconda della zona di provenienza. Accoppiati, naturalmente, ai deliziosi vini vallesani, mentre molti laboratori illustrano la sapiente arte del casaro in una conviviale colonna sonora di musica campestre. E se poi alla festa partecipa anche qualche cane San Bernardo, originario proprio di questa zona, il quadro è decisamente completo.
Il consiglio per dormire è l’accogliente Hotel Farinet I consigli per mangiare sono i rustici e deliziosi ristoranti Les Chamois, Les Esserts, Le Millénium, Le Sonalon
Se amate le vacanze ecosostenibili, la Svezia offre diverse possibilità di godersi i suoi splendidi scenari in maniera estremamente rispettosa dell’ambiente, delle popolazioni e delle culture locali.
Tanto per cominciare, niente di meglio che navigare in zattera sul Klarälven, il fiume più lungo del Paese con i suoi cinquecento km, nella provincia del Värmland, con la possibilità di vedere da vicino alci e castori. Si può anche imparare a costruire una zattera in autonomia con tronchi e funi, e perfino dormirci sopra in una tenda.
Ma si può dormire anche in capanne nella foresta, senza elettricità né acqua corrente, in letti grezzi con coperte di pelle di pecora e un camino dove bruciare la legna da procurarsi autonomamente, poiché ci si deve anche preparare la cena, magari a base di funghi e bacche raccolti nel bosco: è l’esperienza offerta dall’eco-lodge Kolarbyn, l’ostello più primitivo della Svezia situato a un paio d’ore da Stoccolma, nel Bergslagen. Oppure in un eremo nella foresta o in un ritiro sugli alberi all’Urnatur, a sud di Ödeshög sulla sponda orientale del grande lago Vättern.
Emozionante, poi, condividere la vita dei Sámi, popolazione indigena di Sápmi che vive da millenni al Circolo Polare Artico in pieno rispetto dell’ambiente: il piccolo centro Nutti Sami Siida, nella taiga a Jukkasjärvi, offre un gruppo di accoglienti cottage sulle rive del fiume Torne, circondati dalla foresta e da una settantina di renne che si aggirano placide nei recinti vicino alle casette.
La sera, la padrona di casa prepara a vista e serve la cena a base di prodotti a km zero, accompagnandola con racconti e storie sul cibo e sulla cultura sami. Il difficile, poi, sarà soltanto tornare alla realtà metropolitana.