Siena, il borgo contadino diventa resort

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Una distesa di colori a perdita d’occhio, una pace quasi irreale e l’impagabile sensazione di trovarsi in un piccolo angolo di mondo al riparo da tutto. E’ qui, in queste spettacolari terre di Siena dove la natura si diverte a fare prodigi amalgamando abilmente spazio e tempo, che un minuscolo villaggio medievale contadino si trasforma in un elegante hotel diffuso. E che, per quanto lussuosissimo, riesce a mantenere intatti, oltre alla sua struttura originale, tutto il fascino e l’atmosfera più autentici e genuini dei tempi che furono.

Si chiama La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena l’ultimo gioiello della Curio Collection by Hilton, che si estende su una superficie di 1100 ettari suddivisi tra Borgo La Bagnaia e Borgo la Filetta. Una vera oasi di pace senza tempo con vista spettacolare sulla città di Siena che è a soli dodici chilometri, e dove intorno tutto ha il colore dello smeraldo: i giardini fioriti in cui è immerso, il campo da golf a diciotto buche che si dipana tra colline e laghetti, il bosco privato che profuma di menta abitato da lepri e caprioli, daini e cinghiali, mentre i fagiani svolazzano tra cerri e querce secolari. Rendendo ancora più godibili i sapori della deliziosa cucina toscana, qui proposti con prodotti e piatti tipici locali che reinterpretano la tradizione nel concept restaurant La Voliera, nel pool bar a bordo piscina e nella Club House sul campo dal golf. Per poi concludere a tutto wellness nelle acque termali naturali della Buddha Spa, con le sue vasche decorate da colonne classiche e vasi antichi. Così come le opere d’arte uniche che si trovano in tutte le camere, sottolineando il pregio di un’accoglienza davvero esclusiva.

Un luogo in cui lasciarsi avvolgere dal silenzio e dalla natura, dal sapore intenso della storia e da quello dolce del buon vivere. Gli stessi che si ritrovano anche nel territorio circostante, che vale assolutamente la pena visitare proprio partendo da qui. Per sprofondare nel passato perdendosi nel fascino medievale di Siena, Monteriggioni, San Gimignano, Murlo, Pienza, e in quello leggendario della Spada nella Roccia nelle spettacolari rovine dell’Abbazia di San Galgano. O magari in quello di un buon bicchiere delle gustose regioni del vino del Chianti, di Montalcino e Montepulciano. Ancora una volta in quel punto indefinito in cui realtà e fantasia si confondono e si abbracciano strette.

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