24 gennaio 2019 – Quest’anno sarà l’isola dei pirati, e del loro stile di vita all’insegna dell’istinto, della fortuna e del coraggio. Quei pirati che nel XVII secolo individuavano proprio in Cayos Cochinos il loro rifugio, seppellendovi un cospicuo tesoro che, secondo la leggenda, dovrebbe giacere ancora lì.
Così, tra bottini nascosti, mappe del tesoro e imprese spregiudicate, riparte questa sera in diretta su Canale 5 L’isola dei famosi, capitanata per il quinto anno da Alessia Marcuzzi, affiancata in studio da Alda D’Eusanio e Alba Parietti come opinioniste, e in Honduras da Alvin come inviato, senza rinunciare agli irresistibili commenti fuori campo della Gialappa’s Band. Un’isola, però, su cui Alessia non saprebbe se sbarcare un giorno anche come concorrente oppure no…
Ho già così tanta visibilità che averne altra addirittura 24 ore su 24 mi sembrerebbe davvero eccessivo, però nella vita mai dire mai…Al momento la vivo comunque talmente in empatia con i naufraghi che mi sento addirittura a metà tra conduttrice e concorrente.
Qual è invece la tua vera isola felice?
Indubbiamente la mia casa a Roma, un rifugio sicuro dove entra solo chi voglio io. E un po’ anche quella di Londra. Del resto, credo che la propria casa sia l’isola felice di chiunque viva in serenità con la propria famiglia.
E geograficamente parlando?
Difficile dirlo. Ho sempre viaggiato tanto, grazie anche alla fortuna di avere due genitori che amavano farlo e mi portavano con loro, regalandomi un bagaglio culturale di tutto rispetto. Fin da piccola ho avuto modo di entrare in contatto con civiltà e tradizioni diverse dalla mia, e sono tanti i luoghi in cui tornerei volentieri.
Ad esempio?
Sicuramente uno dei viaggi più suggestivi ed emozionanti è stato in Perù, nel sito archelogico di Machu Picchu: ho percorso tutto il cammino Inca fino a raggiungere la Puerta del Sol, un luogo capace di infondere un’energia particolare. E poi un altro in auto nel Sudafrica, dove ho conosciuto realtà che neppure immaginavo. A proposito, sono anche ambasciatrice del World Food Programme Italia, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo, e la cosa mi riempie di orgoglio.
Che tipo di turista sei?
Una di quelle zaino in spalla, molto curiosa e pronta a scoprire tutto quello che mi aspetta. Mi piace soprattutto entrare in contatto con usi e costumi locali, e comportarmi proprio come se fossi una di loro. A Santo Domingo, per esempio, invece di rilassarmi in spiaggia come tutti i turisti, io giocavo a tombola in città e andavo a sentir suonare i Gipsy Kings insieme a tutti i dominicani. Sono viaggi che ti lasciano addosso davvero tanto. Questo però non significa che io disdegni vacanze più comode e lussuose, beninteso. Vado molto volentieri anche ad abbrustolirmi al sole in un resort alle Maldive, a divertirmi nello sfavillio di Dubai, a girare per negozi e locali di New York con le mie amcihe.
Cosa non manca mai nel tuo zaino?
Se, come spesso accade, sto andando in una zona di sole, non possono mancare cappello e crema solare. Ho una carnagione chiara e delicata, e se non mi proteggo sono guai! Nei prossimi mesi, invece, il biglietto aereo, visto che viaggerò continuamente tra Milano e Roma, dallo studio dell’Isola a casa mia!