Era il 9 ottobre 1928 quando Re Alfonso XIII inaugurò nella spettacolare cornice della Sierra de Gredos, in quel di Madrid, il primo Parador de Turismo. Adesso, quasi un secolo dopo, le strutture di questa particolarissima catena alberghiera sono diventate 94, con sedi suggestive che spaziano da castelli, conventi e monasteri fino ai palazzi più avanguardistici, fondendo lussuosamente antico e moderno tra letti a baldacchino originali e wi-fi, spa e caminetti.
Estremamente varie le località in cui sono situati, sempre all’insegna di una scelta precisa e ricercata: dalle tante città Patrimonio dell’Umanità Unesco, come Toledo, Segovia, Avila, Santiago de Compostela e Salamanca, ai parchi naturali più importanti del Paese, fino a segnare itinerari precisi culturali, naturalistici, enogastronomici o religiosi, come quello del Don Chisciotte, del Cammino di Santiago o dei paesini bianchi dell’Andalusia, con un’offerta di 44 percorsi che richiedono da tre a sette notti.
I Paradores sono proprietà dello Stato, il cui scopo è quello di facilitare il recupero del patrimonio storico con un’offerta turistica, promuovendo la conoscenza delle destinazioni culturali e naturalistiche. Ma anche, perché no, l’ottima gastronomia tradizionale regionale, recuperando e rinnovando ricette e modi di cucinare, e incrementando il consumo dei prodotti di qualità della terra.
Spagna, nei suggestivi Paradores
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