16 giugno 2016 – Niente è come appare. Stefania Rocca lo sostiene forte e chiaro attraverso Calcolo infinitesimale, il film di cui è produttrice e interprete a fianco di Luca Lionello, da oggi nelle sale italiane. Una commedia, come lei la definisce, assolutamente strampalata e sregolata, a cavallo tra cinema, teatro e fumetto, tra inganno e verità, eterea e irreale tanto quanto l’atmosfera fatata dell’isola di Stromboli in cui è ambientata, dove il vulcano sempre attivo sembra battere ritmi ancestrali e magici che risuonano tra le spiagge nere, il mare gelido e i lapilli infuocati che squarciano suggestivamente le notti illuminate solo dalla luce della luna. “Non ero mai stata su quell’isola. La immaginavo molto diversa, più movimentata e modaiola, e sicuramente meno affascinante. E invece la sua anima selvaggia, la sua riservatezza e la sua atmosfera irreale mi hanno letteralmente incantata. E poi ero quasi ipnotizzata da quel vulcano sempre attivo, dove sono salita tantissime volte portando anche i miei figli: avvertivo tangibilmente la sua energia che quasi mi impediva di dormire la notte, e al tempo stesso mi rendeva attivissima di giorno. Un’energia potente e vibrante, che non ho mai trovato in nessun altro posto. Molto diversa anche da quella, pur intensa, delle campagne delle Langhe, dove sono cresciuta e ho trascorso le mie indimenticabili vacanze di bambina. E’ lì che ho imparato ad assaporare il contatto con la terra e con la natura, ed è lì che continuo a tornare molto volentieri per far visita a mio padre che ci vive. Sentendomi, ogni volta, a casa.”
22 marzo 2018 – A sorpresa, dopo le pesanti polemiche del passato con la produzione dello show e la dichiarazione di non volerne mai più far parte, riparte questa sera il viaggio di J-Ax nella giuria del talent The Voice of Italy, otto puntate da oggi in prima serata su RaiDue e RadioDue. Unica riconferma tra un cast e un meccanismo di gara completamente rinnovati, il rapper ha scelto di tornare nuovamente a sedersi sulle celebri poltrone girevoli a caccia di voci meritevoli. E chissà che questa volta più che un viaggio avventuroso non sia finalmente una vacanza. Di quelle comode e confortevoli che gli piacciono tanto. “Sono un viaggiatore pigro. Vale a dire che non sono proprio tipo da viaggiare scomodo. So di dare l’impressione di quello che parte all’avventura e si entusiasma per ogni imprevisto. E invece sono esattamente il contrario. Del resto la mia vita è già un’avventura qui in città. E in passato ho dovuto dormire troppo spesso sui pavimenti, per avere voglia di farlo anche adesso in vacanza. Quindi ora piuttosto che cinque viaggi in economy, ne scelgo uno solo in business. E nei Paesi in cui vado ci devono essere, nell’ordine: la democrazia, un centro commerciale vicino al mio alloggio, la banda larga, la piscina e anche il mare. Insomma, la mia meta ideale è la Florida, dove torno continuamente. Ma anche la California non è niente male….”
di Grazia Garlando 8 gennaio 2016 – Doveva essere una conferenza stampa. E invece si è trasformata da subito in un vero e proprio happening. Fin da quando i due mattatori hanno fatto il loro ingresso in sala distribuendo ai giornalisti chiavette USB graziosamente confezionate in involucri bianchi come bomboniere. Del resto, nessuno dei presenti aveva alcun dubbio, considerato che si era al cospetto di due personalità mica da poco, come quelle di Claudio Baglioni e Gianni Morandi. Due professionisti navigati, due cuori entusiasti, due anime belle. L’occasione è l’annuncio del proseguimento del fortunatissimo progetto “Capitani Coraggiosi”, vale a dire i dodici concerti-evento romani tenuti a settembre all’Arena del Foro Italico, con un successo a dir poco travolgente. E quindi anche per questo nessuno dubitava minimamente del rapido arrivo della part two. Che adesso, però, si amplifica in un tripudio di date su e giù per l’Italia in continuo aumento per l’enorme richiesta (sono già stati venduti oltre 105.000 biglietti e arrivano inviti anche dall’estero), nel doppio album dal vivo in uscita il 5 febbraio Capitani Coraggiosi – Il Live (Sony Music) realizzato durante gli show romani e disponibile in tre versioni (classica, deluxe con prove in studio e dvd, vinile), e perfino nel programma radiofonico #RadioCapitaniCoraggiosi, in diretta su RTL 102.5 da stasera per cinque venerdì dalle 19 alle 21, naturalmente audio e video, nel quale i due chiacchierano, cantano, rispondono alle telefonate e improvvisano a più non posso. Insomma, i Capitani Coraggiosi salperanno il 19 febbraio da Padova, ma non si sa quando toccheranno nuovamente terra. “Del resto – sottolinea Baglioni – questo tour non è solo un impegno professionale, ma un vero e proprio viaggio umano”. Un viaggio che li ha portati alla scoperta personale l’uno dell’altro, facendo crescere tra loro un’amicizia forse perfino inaspettata, e che dietro all’ironia e agli straletti di facciata nasconde, neanche tanto bene, una meravigliosa complicità. “Dopo una vita da colleghi, ho finalmente conosciuto l’uomo Claudio, rispettoso, generoso e premuroso – conferma Morandi – Non che l’artista sia da meno: all’inizio di questa avventura pensavo “ok, lui scriverà anche dei testi incredibili, ma io sono un cantante e me lo mangio in un attimo”. Chi avrebbe mai immaginato che avesse una vocalità e un’estensione di quel genere?”
“Lui invece è indistruttibile, credo che esista da prima del Big Bang – replica Baglioni – Gli invidio molto la vivacità e l’energia: alle sette del mattino va sempre a correre le sue mezze maratone, come se i concerti non fossero già abbastanza. E sarebbe capace di restare sul palco per ore a salutare i fans uno per uno. Ma intanto io mi sono finalmente tolto un’enorme soddisfazione: nel 1970 avevo scritto proprio per Gianni la canzone “Chissà se mi pensi”, ma lui non l’ha voluta incidere e io ci sono rimasto malissimo. Il fatto che adesso si trovi a cantare oltre una ventina di pezzi miei è una bella rivincita. Ha perfino promesso che adesso scriverà i miei prossimi brani”.
“Sì, ma intanto tra un anno e mezzo farò un disco nuovo e busserò sicuramente alla sua porta per farmi scrivere qualcosa. Anche se una delle difficoltà maggiori che ho incontrato sono state proprio le sue canzoni, molto più difficili delle mie, con tutte quelle parole…” ribatte Morandi. Che improvvisamente si dilegua, per ricomparire un istante dopo con in mano due chitarre. Non importa che in questo momento si trovino nella piccola sala di un hotel milanese, invece che sui grandi palchi di arene e palazzetti circondati da musicisti e tecnologia: hanno una gran voglia di cantare. E di divertirsi. E così i giornalisti si ritrovano, invece che a porre domande, a cantare insieme a loro pezzi inossidabili ancora e sempre da brivido, come E tu come stai?, Scende la pioggia, Poster, scivolando poi via via sulle note trascinanti di Andavo a cento all’ora e W l’Inghilterra, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte e Porta Portese. Non c’è dubbio che il vero spettacolo siano loro, con il loro entusiasmo e la loro vitalità, con quelle voci così diverse che si fondono in contrasti spesso improbabili quanto accattivanti, con i loro brani immortali che hanno scritto una parte tanto importante della storia della musica italiana. Due ragazzi irresistibili che dopo cinquant’anni di carriera sono ancora capaci di divertirsi, di emozionarsi, di sperimentarsi. E che il pubblico non può fare a meno di riconoscere ancora e sempre. Loro provano a spiegarlo così: “Abbiamo vissuto il momento migliore della musica, che vedeva in pista anche nomi come Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan. Fare musica significava avere una bella intuizione melodica, cantarla e suonarla. Le nostre canzoni fanno parte della memoria collettiva, le mamme le hanno insegnate ai figli. Forse non è più arrivato niente di tanto dirompente da cancellare quello che è stato”.
Poi attaccano Se perdo anche te. E questa insolita conferenza stampa termina immancabilmente con una sentita standing ovation. Oltre che con un brindisi beneaugurale, che accompagna i Capitani Coraggiosi a prendere nuovamente il largo. Foto di Angelo Trani