9 luglio 2011 – Proprio mentre il Paese sta vivendo la separazione in due stati autonomi, con l’indipendenza del Sud Sudan sancita in data odierna, nel corso della sua ultima recentissima sessione l’Unesco ha proclamato l’antica città di Meroe, nella regione settentrionale della Nubia a nord della capitale Khartoum, Patrimonio dell’Umanità.
L’ambito riconoscimento è andato ai resti dell’antica capitale kouscita, sulla riva orientale del Nilo e antichissimo epicentro del potente regno che con la dinastia dei cosiddetti Faraoni Neri dominò per quasi un secolo anche l’Egitto, alla vicina necropoli reale formata da circa duecento piccole piramidi dalla forma aguzza e snella e dai siti religiosi di Naga e Musawwarat composti da numerosi templi di diversa fattura in pieno deserto.
Il nuovo sito di Meroe nella lista Unesco si aggiunge a quello precedente del Gebel Barkal, la montagna sacra degli antichi nubiani, e della necropoli reale della vecchia capitale di Napata presso Karima, luoghi imprescindibili per un tour archeologico in Sudan.
Non a caso in entrambe le località, a ridosso dei monumenti sorgono le uniche strutture turistiche ricettive del deserto nubiano, il campo tendato di Meroe e la rest-house di Karima, create e gestite dal tour operator milanese “I Viaggi di Maurizio Levi”, specialista per i viaggi in Sudan con una propria organizzazione locale.
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Sudan, Meroe nuovo sito Unesco
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