Chi, dopo aver cenato in un ristorante, non si è mai portato a casa un Piatto del Buon Ricordo? Chi non si è mai chiesto come è nata la colomba pasquale e come mai il panettone, pur essendo saldamente milanese, ha acquisito comunque importanza nazionale? E chi non ricorda che all’inizio il concorso di Miss Italia si chiamava 5000 lire per un sorriso? Tante domande, un solo nome come risposta: Dino Villani. Vale a dire, l’indiscusso padre della pubblicità, che ha ideato tutto questo e molto di più. Oltre che artista lui stesso.
Per questo la città di Suzzara, nel mantovano, dove ha vissuto molti anni, ha scelto di omaggiarlo con il progetto Sfd – senza fissa dimora, che fino al 2 ottobre espone nelle vetrine dei negozi del centro duecento suoi dipinti acquisiti dalla Fondazione Scuola di Arti e Mestieri, per valorizzare l’ingente patrimonio uscendo dai soliti luoghi deputati all’esposizione di opere d’arte per renderle fruibili da tutti. Affiancandole a scatole trasparenti che, come sorte di teatrini, contengono fotografie e materiali inerenti alla sua attività di pubblicitario.
Nello stesso periodo, precisamente sabato 17 settembre, avrà luogo anche la 49° edizione del Premio Suzzara per l’arte contemporanea, intitolata NoPlace.Space. Fu lui a crearlo insieme all’amico Cesare Zavattini nel 1948, per avvicinare l’arte al popolo attraverso l’innovativa idea del baratto: la giuria vedeva fianco a fianco galleristi, storici e critici d’arte con operai, impiegati e contadini, e i premi, messi a disposizione dalle forze produttive del territorio, consistevano in animali e prodotti alimentari, per equiparare il valore artistico a quello del lavoro agricolo e operaio.
Tutte le opere premiate sono ora conservate nel Museo Galleria del Premio Suzzara, e comprendono firme altisonanti come quelle di Renato Guttuso, Ligabue e Aligi Sassu.
E in un tale trionfo della tradizione, non possono mancare piatti tipici del territorio come i caplet ad la sagra, i turtei e la sbrisolona, rivisitati dai giovani allievi del corso professionale di cucina della Scuola di Arti e Mestieri e proposti in collaborazione con lo storico ristorante Cavallino Bianco dove nacque il Premio.
Suzzara omaggia Dino Villani
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