Taranto guarda al futuro con il BTM

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I due mari e il ponte girevole. Il Museo Archeologico Nazionale e l’Arsenale marittimo della Marina Militare. Gli ipogei e il luminoso lungomare. Gli allevamenti di cozze e i palazzi aristocratici. Il borgo medievale e le esperienze in mare con i delfini.
E’ una bella città Taranto. Che però deve, perché lo merita, riprendere quota. Guardando ai suoi antichi splendori dell’epoca della Magna Grecia per ricordare chi era. Ma attenta a non perdere la struggente autenticità del suo sapore antico, e a mantenere le sue contraddizioni pur sfoderando tutta la sua capacità di riscatto.

Un impegno da prendere seriamente. Sancito dall’essere stata scelta per la prima volta come sede dell’appena conclusa settima edizione di BTM-Business Tourism Management, vivace evento dedicato alla promozione del turismo del sud Italia, in particolare quello enogastronomico con BTMgusto e wedding con BTMinLove. Allo scopo di dare concretezza non soltanto alla ripresa ma anche alle politiche di sostenibilità, come sintetizzato nell’hashtag nonché filo conduttore #GreenPeople2Action.
E che in tre suggestive location cittadine – il Teatro Orfeo, il circolo Ufficiali della Marina Militare, il circolo Sottufficiali della Marina Militare – ha visto in scena eventi, espositori, relatori, esplorazioni del territorio, eccellenze artigianali ed enogastronomiche, location, workshop e laboratori. Fianco a fianco con le principali istituzioni regionali e nazionali.

Credits: Francesco Nigro

Il Manifesto di Taranto

Il primo effetto immediato è stata la firma del Manifesto di Taranto, o del Turismo Sostenibile. Un decalogo che si propone di fissare gli impegni necessari per realizzare un turismo a misura d’uomo. Capace di creare valore senza distruggere le risorse naturali, secondo il trend sempre più consolidato di una dimensione di viaggio etica e valoriale. E di un turismo che va sempre più alla ricerca di un’autentica esperienza sul territorio, affondando nelle sue eccellenze e nelle sue tradizioni, fianco a fianco con chi ci vive e lavora.

Tanto più che quelle proposte alla manifestazione facevano venire voglia di fare immediatamente le valigie e partire: dalle escursioni in bicicletta tra le coltivazioni di fichi con relativa degustazione alla produzione dei sublimi formaggi locali nei caseifici, dalle visite in cantina con gli eccellenti rosati (ma non solo) pugliesi alle esperienze al tornio per la produzione della ceramica, dall’arte della tipica frisella alle cene in costume tradizionale in favolose masserie d’altri tempi.

“L’augurio è che adesso si proceda spediti senza più fermarsi, visto che siamo finalmente ripartiti” ha concluso il CEO di BTM Puglia Nevio D’Arpa chiudendo i lavori.
E siamo tutti pronti a scommetterci. A cominciare proprio da Taranto.

Credits: Francesco Nigro

 

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