Gli antichi Egizi amavano la birra. Era praticamente la loro bevanda nazionale e costituiva un bene primario come il pane, tanto da essere consumata dall’intera popolazione, indipendentemente da età, genere e status. Gli scavi condotti nella regione del delta d’Egitto hanno permesso di portare alla luce proprio diversi birrifici, a testimonianza di una produzione già a metà del IV° millennio a.C. Ma alcuni scavi recenti nel centro di Tel Aviv, nell’area del Ponte Ma’ariv e precisamente nell’edificio amministrativo egizio scavato a En Besor, dimostrano che non vi rinunciavano neppure oltreconfine. I ritrovamenti rappresentano infatti la prima importante testimonianza evidente di un’occupazione egizia in città in quell’epoca, e consistono in diciassette pozzi utilizzati per conservare prodotti agricoli durante l’Età del Bronzo (tra il 3500 e il 3000 a.C.) con numerosi frammenti di grandi recipienti di ceramica risalenti alla loro tradizione, e utilizzati poprio per preparare birra. La quale consisteva, precisamente, in una mistura di orzo e acqua che veniva fatta cuocere, lasciata fermentare al sole, insaporita con l’aggiunta di concentrati di frutta, e infine filtrata in questi speciali recipienti, fabbricati con paglia modellata o altro materiale organico per renderli più resistenti.
Rivivere l’antico spirito cavalleresco e promuoverne i valori: è l’obiettivo della prima Giornata Mondiale dei Cavalieri, che avrà luogo a Fornovo di Taro (PR) il prossimo 20 settembre, alla presenza di cavalieri da tutto il mondo, nobiltà europea, dignitari di Stati e Chiese. Tra voli di colombe, lanci di lanterne dei desideri e valzer di mezzanotte, lo scopo degli ideatori, il Barone Kleiner de Grasse e la Baronessa di Montecrestese, è quello di stimolare la volontà di unione tra i popoli, promuovendo la solidarietà, la pace, la comprensione, la tolleranza e il rispetto: nella Cerimonia della Tavola Rotonda le alte personalità poseranno ufficialmente e simbolicamente la loro spada sulla tavola rotonda, segno di forte testimonianza di unificazione universale.
Per rinforzare il messaggio dell’evento è stato anche realizzato il cortometraggio “I cavalieri son di ritorno”, di Stéphane Chopard, contestualizzato nell’epoca medioevale ma ricco di scene di vita attuale e contemporanea: si sottolinea il concetto di “spirito cavalleresco” come atteggiamento e dedizione verso gli altri e verso il bene comune, con piccoli grandi gesti quotidiani per trasmettere esempi concreti di valori umani e cavallereschi. Il film sarà poi disponibile gratuitamente per tutte le scuole che ne faranno richiesta. L’evento, che vanta la direzione artistica di Diego Spagnoli,è aperto a tutti, e l’intero ricavato sarà devoluto a istituzioni benefiche e caritative in Italia e nel mondo, che operano a favore di persone in difficoltà. Info e biglietti su www.gmdc.it Foto: Cesare Groppi
28 ottobre 2019 – AGGIORNAMENTO.
Giacomo Casanova torna a casa, in quello storico Palazzo Malipiero affacciato sul Canal Grande, nel cuore di Venezia, in cui dimorò giovanissimo dopo essere diventato confidente del Senatore Alvise II Malipiero detto Gasparo (e poi da lui stesso fatto cacciare dalla città per essere stato sorpreso con la donna di cui il senatore era innamorato).
E’ questa infatti, da oggi, la nuova sede del Casanova Museum & Experience, emozionante full immersion multimediale e interattiva nella vita e nel tempo del celeberrimo poeta e scrittore veneziano, che permetterà così ai visitatori di immergersi ancora più profondamente nella luccicante atmosfera settecentesca e nella vita irrequieta del più grande amatore di tutti i tempi, e in quel singolare clima di lusso e frenesia tecnologicamente ricostruito al suo interno in modo da renderlo ancora più vivo e tangibile. Il Casanova Museum & Experience si trova in Salizzada Malipiero San Marco 3198, fermata San Samuele del vaporetto, ed è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.30
2 aprile 2018 – Entrare nella sua vita movimentata, nella sua epoca affascinante, nella sua storia leggendaria. La storia di Giacomo Casanova, scrittore e poeta, filosofo e alchimista, diplomatico e agente segreto. Ma soprattutto avventuriero amoroso e seduttore per eccellenza. Entrare nella sua vicenda e ritrovarsene incredibilmente al centro. A 220 anni dalla sua scomparsa, inaugura oggi nella cornice gotica di Palazzo Pesaro Papafava, affacciato sul Canale della Misericordia nella sua fiabesca Venezia, il Casanova Museum & Experience, omaggio alla sua grandiosa figura oltre che vera e propria full immersion esperenziale ed emozionale nel luccicante Settecento attraverso la sua vita, i suoi pensieri e le sue opere, raccontate per immagini da lui stesso in un suggestivo percorso multimediale e interattivo che immerge il visitatore nel suo mondo e nel suo tempo.
Sei ambienti immersivi in cui proiezioni avvolgenti e audio ambientali ricostruiscono luoghi, ambienti e personaggi della sua vita, rendendo possibile ascoltare le loro conversazioni, se non addirittura disquisire con Voltaire e Madame de Pompadour e ascoltare Mozart, solo per citarne qualcuno. Fino a terminare, ovviamente, nella stanza più simbolica per il grande seduttore, quella camera da letto con alcova d’epoca e drappeggi damascati che lo ha reso immortale nell’immaginario collettivo. E ascoltare, infine, il suo personale commiato. Un’esperienza tutta da vivere, a cui presto verrà affiancato un corposo calendario di eventi destinati in gran parte a far rinascere le preziose tradizioni del Settecento veneziano. Perché più la storia appartiene al passato, più si impadronisce di noi. E diventa ineluttabile presente.