11 gennaio 2012 – Si apre domani tra voli acrobatici e cacce al tesoro, percorsi d’arte e fuochi pirotecnici, il grande 2013 di Marseille Provence come Capitale europea della cultura, prestigioso riconoscimento dell’Unione Europea che ogni due anni elegge due città o territori regionali (l’altra è KoSice, in Slovacchia) a luoghi di eccellenza culturale, oltre che di grande festa collettiva, per dodici mesi.
Oltre cinquecento gli eventi in cartellone, che si susseguiranno per l’intero anno su tutto il territorio interessato, nel cuore pulsante delle culture del Mediterraneo e della Provenza stessa: musica, danza, mostre, circo, teatro, gastronomia, arte di strada, inaugurazioni di nuovi spazi culturali e manifestazioni dei generi più vari, suddivisi in tre principali periodi.
Da gennaio a maggio l’episodio 1 “Marseille Provence accoglie il mondo” punta su ospitalità, cosmopolitismo e sviluppo delle nuove culture urbane, da giugno ad agosto l’episodio 2 “Marseille Provence a cielo aperto” su itinerari e festival sotto le stelle in siti inediti, da settembre a dicembre l’episodio 3 “Marseille Provence dai mille volti” su convivialità, arte e gastronomia, grande protagonista. In più, tanti eventi itineranti sotto il segno dell’incontro e della condivisione, come la GR®2013, il Centre Pompidou mobile, gli Écrans voyageurs, le Grandes Carrioles e la singolarissima TransUmanza, maestosa marcia di uomini e animali, a piedi o a cavallo, in due percorsi che si congiungeranno a Marsiglia il 9 giugno dopo diverse serate-tappa culturali, artistiche ed enogastronomiche.
Un solare anno di festa scaldato dal dolce clima provenzale, quindi, prima che nel 2014 vada letteralmente a raffreddarsi in quelle che saranno le nuove capitali europee della cultura, Umeå in Svezia e Riga in Lettonia. Ma quella sarà un’altra storia. Il programma dettagliato è disponibile su www.mp2013.fr
25 settembre 2017 – La cerca e cavatura del tartufo in Italia a cura dell’Anct – Associazione nazionale città del tartufo, la via Francigena a cura della Regione Toscana, i Campi Flegrei a cura dei comuni flegrei e della Città Metropolitana di Napoli: sono queste le tre nuove candidature a Patrimonio dell’Umanità Unesco presentate all’ottava edizione del WTE – World Tourism Event, il Salone mondiale del Turismo nei siti Unesco al fine di preservarli, tutelarli e valorizzarli al meglio, conclusasi ieri a Siena – il cui centro storico è patrimonio Unesco dal 1995 per la sapiente conservazione di importanti caratteristiche della sua struttura medievale – nel monumentale complesso di Santa Maria della Scala. In particolare, l’Anct propone la candidatura a patrimonio immateriale della cerca del tartufo aprendone un percorso collettivo di salvaguardia per testimoniare valori, tradizione e cultura che uniscono i territori e le comunità legate al pregiato prodotto, cinquanta realtà tra le quali hanno presenziato con una fornitura d’eccellenza Alba, Acqualagna, Città di Castello, Camugnano, Gubbio, Montalcino municipalità di San Giovanni d’Asso, Pietralunga, San Miniato, Sant’Angelo in Vado, Sant’Agata Feltria, Scheggino, Valsamoggia municipalità di Savigno e Montaione. Inondando di gusto tutti i presenti con assaggi prelibati della loro radicata identità gastronomica e culturale.
Non solo natura. Anche tanta, tantissima arte e cultura. Sapevate che la Svizzera, nelle sue ventidue città, raccoglie ben 980 musei, la più alta densità al mondo? Al punto che quest’anno è stata costituita l’associazione AMOS – Art Museums of Switzerland per promuoverli all’estero, e che raggruppa gli undici principali d’arte moderna e contemporanea dislocati tra Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lugano e Zurigo.
Basilea, si sa, è da sempre considerata la capitale culturale del Paese: tra i suoi quaranta musei spiccano la Fondazione Beyeler, lo Schaulager, il Museo Jean Tinguely e il Vitra Design Museum, e ogni anno diventa la mecca dell’arte contemporanea con Art Basel. Sono oltre cinquanta, invece, quelli di Zurigo, e più di cento le gallerie: dalla casa natale del Dadaismo, passando dalla più grande collezione di storia della cultura svizzera, fino all’ultima opera di Le Corbusier, senza tralasciare la collezione permanente del Kunsthaus con sculture e tavole pittoriche dal Medioevo all’espressionismo, e i capolavori dell’arte extra-europea al Museo Rietberg.
L’avanguardia è di scena a Lucerna con il futuristico Centro d’arte e congressi (KKL) che ospita manifestazioni di richiamo internazionale come il Lucerne Festival, mentre alla Collezione Rosengart si possono ammirare opere di Pablo Picasso, Paul Klee ed esponenti dell’Impressionismo. E a proposito di Paul Klee, il centro di Berna a lui intestato ospita, con le sue quattromila opere, la più completa collezione mondiale, mentre al Museo Storico la sezione dedicata ad Albert Einstein illustra in modo interattivo il percorso umano e professionale dello scienziato.
E’ ricavato in un vecchio deposito di tram di Friburgo l’Espace Jean Tinguely & Nikide Saint Phalle, al Museo dell’Arte e della Storia di Neuchâtel c’è la collezione di automi del XVIII di Jacquet-Droz, e a Ginevra galleggia in mezzo al Rodano l’imponente centro culturale Forces Motrices, ex centrale idroelettrica, mentre il Museo Martin Bodmer espone 150.000 pezzi distribuiti su ben tre millenni, tra cui il manoscritto più antico del Vangelo di Giovanni, l’originale delle Favole dei Grimm, l’unica Bibbia di Gutenberg della Svizzera, gli autografi di un quintetto per archi di Mozart e l’unica copia di una commedia, quasi completamente conservata, del poeta ateniese Menandro.
Lo scorso settembre, infine, Lugano ha inaugurato LAC Lugano Arte e Cultura, nuovo centro culturale dedicato alle arti visive e sceniche e alla musica, che sta già articolando un fitto cartellone di mostre ed eventi, stagioni musicali, rassegne di teatro e danza. Qui, infatti, ha sede anche il MASILugano –Museo d’Arte della Svizzera italiana, nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano, con tre piani espositivi che ospitano la collezione permanente cittadina e del Canton Ticino, mostre temporanee e installazioni site specific, e c’è anche una sala concertistica e teatrale, sede principale delle stagioni di LuganoInScena e di LuganoMusica. L’avanguardistica struttura vale di sicuro una visita, se si considera anche che si affaccia pittorescamente sul lago, in una piazza appositamente creata e diventata la più grande della città, sulla quale enormi cigni passeggiano tranquillamente tra i pedoni prima di tornare a rinfrescarsi in acqua. E che proprio a fianco, in commistione tra arte antica e moderna, sorge la piccola chiesa cinquecentesca di Santa Maria degli Angioli, che ospita la monumentale e suggestiva Crocifissione di Cristo, capolavoro di Bernardino Luini nonché affresco rinascimentale più rilevante dell’intera Svizzera. Basta vederlo per rendersene conto. Vi è venuta voglia di visitarli tutti? Viaggiando in treno con lo Swiss Travel Pass, non solo si usufruisce dell’intera rete svizzera dei trasporti pubblici comodamente con un unico biglietto, ma si entra anche gratuitamente in 490 musei. Quale occasione migliore?