Una luce di novità su Innocenti Evasioni

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Ho varcato la soglia e ho visto la luce. Letteralmente.
Una luce intensa e avvolgente che filtra dalle vetrate accarezzando le linee sobrie e pulite in legno e lamiera di ferro, tra opere d’arte contemporanea e lampadari di design. Mentre di fronte, un giardino rigoglioso che non sembra neppure di stare in piena metropoli lascia spazio anche a un orto generosissimo di prodotti freschi di stagione. E a due alveari per produrre miele (e per salvaguardare la biodiversità ambientale), che a dicembre sarà l’ingrediente base del panettone di produzione propria.

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È decisamente una bella sorpresa il nuovo contesto dello storico ristorante di chef Tommaso Arrigoni Innocenti Evasioni.
Che, esattamente venticinque anni dopo l’apertura della storica sede di via della Bindellina, ha scelto la medesima data dell’8 aprile per inaugurare quella nuova in via Candiani 66, nel rinascente quartiere milanese Bovisa.
E che, pur mantenendo una cucina sempre all’insegna di stagionalità, essenzialità, circolarità e tradizione, con un occhio, quest’ultima, ai preziosissimi ingredienti poveri, scende in campo con idee innovative nel modo di proporla.

Un bagno di luce e di green

L’offerta prevede infatti tre menù degustazione, anche per ridurre gli sprechi utilizzando al massimo ogni ingrediente. Primavera, quello stagionale, 6 Mezze, sei metà porzioni per assaggiare tutto il meglio, La Storia siamo noi con i piatti tipici del ristorante, tutti variabili secondo l’alternarsi delle stagioni (ma si può anche ordinare alla carta scegliendo fra le loro varie portate).
A settembre arriverà anche U25x35E, special menù dedicato agli under 25 da consumare seduti al bancone al prezzo fisso di 35 euro.
In generale, tra i piatti, risaltano l’appetitoso Crudo di gamberi del Mediterraneo, i Ravioli ripieni di polpo e il Cappuccio di piselli all’extravergine, baccalà, Grana Padano e tè nero affumicato. Annaffiati da vini italiani d’eccellenza, champagne biologici e, ovviamente, da Arrilonga, il vino biologico che lo chef produce nel Monferrato insieme alla moglie Vanessa.

Ma a piacermi tanto sono anche le collaborazioni curiose e stimolanti che lo chef ha avviato in nome della sostenibilità e circolarità dei prodotti. Prima tra tutte quella con il microbirrificio Ibrida, a cui consegna le eccedenze di pane per riaverle sotto forma di una singolare birra. Mentre a Coltivando, l’orto conviviale dell’adiacente Politecnico, consegna i rifiuti organici di cucina che tornano indietro sotto forma di concime per l’orto.
Sì, perché anche a me veder sprecare il cibo fa letteralmente orrore. E per questo vi consiglio di fare tesoro anche del suo libro Uno chef senza Sprechi. Cucinare senza buttare via (quasi) nulla, una miniera di idee preziosissime e molto, molto appetitose…

Innocenti Evasioni
Via Giuseppe Candiani 66, 20158 Milano
Aperto da lunedì a sabato, dalle 19.30 alle 23.00

 

Foto di Gianluca Bellomo  e Grazia Garlando

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