Si chiama Ice flying l’ultima frontiera degli sport invernali, che si pratica con scafi dotati di pattini e una vela da windsurf: tra le montagne di Passo Resia, in Alta Val Venosta, le barche spiegano le vele anche d’inverno e, spinte dal vento che arriva dalla vallata, scivolano sul lago ghiacciato fino a sfiorare le guglie del fascinoso trecentesco campanile sommerso di Curon Venosta che emerge dalle acque (e in inverno, quando queste si trasformano in una lastra gelata, è raggiungibile direttamente a piedi).
Gli amanti degli sport estremi possono divertirsi anche con lo Snowkite, disciplina invernale che abbina la normale attrezzatura da sci o snowboard a un’apposita vela chiamata “kite”: condizione fondamentale, un piano ghiacciato che consenta di prendere velocità e sollevarsi da terra con l’aiuto del vento che la gonfia. www.passoresia.it
Acqua di mare, di fiumi e di canali. Acqua di terme, di spa e di sorgenti minerali benefiche. E poi isole e città blu, musei sottomarini e fari a picco sul mare, crociere e itinerari fluviali lungo la Loira, la Senna, il Rodano.
Comunque sia, acqua.Grande protagonista di quel turismo sostenibile su cui la Francia intera punta i riflettori di stagione. A cominciare dalla regione più grande del Paese, la Nouvelle-Aquitaine, che aspira allo scettro di prima destinazione turistica sostenibile nazionale. Mettendo in campo proposte adatte a ogni desiderio di vacanza. Che, passando per città come Bordeaux, Lascaux, Sarlat, Biarritz, Limoges e tante altre, raggiungono i ben 750 chilometri di spiagge sabbiose e le isole nell’Atlantico di Ré, Oléron, Aix. Con l’aggiunta di parchi naturali popolati da una ricchissima biodiversità, e della Valle della Dordogne riserva mondiale della biosfera dell’Unesco.
Acqua e ambiente, un’estate sostenibile
Ma l’acqua e l’ambiente sono la priorità anche per altre regioni: dalla Valle della Loira a Paris Région, dalla Normandia alla Costa Azzurra, dall’Alsazia al Var, dalla Corsica a Disneyland Paris, che quest’anno festeggia il trentennale. Con tanti rilassanti hotel ecologici immersi nel grande abbraccio della natura, e ristoranti di mare stellati estremamente attenti alla difesa dell’ambiente, primo tra tutti quello dello chef Simone Zanoni, all’interno del prestigioso Hotel George V di Parigi, che serve a tavola acqua microfiltrata. Perché l’impronta sostenibile è fondamentale anche nell’alimentazione.
L’inclinazione blu dell’estate francese è anche il filo conduttore dell’edizione 2022 del magazine di Atout France Explore France (disponibile in versione cartacea e digitale), ricca di proposte per un turismo pienamente sostenibile e di nomi che lo interpretano a pieno. Come il biologo e fotografo Laurent Ballesta concentrato sul fascino del mondo subacqueo e sull’importanza della sua tutela. I bijoux creativi di Manu Laurin realizzati con materiale di recupero dei rifiuti marini. La ballerina subacquea e campionessa di apnea Julie Gautier. Il surfista francese Yann Martin coach della nazionale italiana di surf. Per tutti, l’acqua come fonte di ispirazione, decisamente vitale.
Una lingua bianca lunga 500 metri che si estende verso la vicina isola di Hvar, con la punta che si muove a destra e sinistra a seconda del vento e del mare: è la splendida spiaggia di Zlatni Rât (Punta d’oro) a Bol, sulla dalmata isola di Brac, la più antica cittadina della costa nota proprio per le sue belle distese sabbiose.
Paese di pescatori e vinicultori, è la principale stazione turistica dell’isola per naturalisti e sportivi, a cominciare dai surfisti che ogni anno si ritrovano a regatare proprio nelle acque di Zlatni Rat, per continuare con i tennisti e i loro venti campi di terra rossa immersi nel verde, tra cui lo stadio in cui sono state giocate numerose finali. Moltissimi gli sport acquatici, come kayak, windsurf, kitesurf, sci nautico, banana, jet ski, parasailing, e soprattutto diving: gli istruttori conducono in molte suggestive località sottomarine, con paesaggi subacquei incantevoli ricchi di grotte e fondali decorati dai gorgones rossi e dal corallo nero, e della specie mediterranea comune, come polipi, aragoste, murene, anguille, branelli di gurnards, ippocampi e mare abramidi.
Ciò nonostante, il piatto tipico, che si può mangiare esclusivamente sull’isola, non è di pesce ma di carne e si chiama Vitalac: interiora di agnello avvolte nell’intestino e cucinate alla brace. Per spiriti coraggiosi. Solo Croazia www.solocroazia.it