17 aprile 2016 – Il mito eterno di Charlot torna a vivere da oggi al Chaplin’s World, grandioso spazio espositivo multimediale situato nel Manoir de Ban a Corsier-sur-Vevey, nel Cantone di Vaud, dove Charlie Chaplin dimorò per venticinque anni con la famiglia fino al suo ultimo giorno di vita. Molto più che un museo, si tratta di uno spettacolare omaggio all’artista, divertente e commovente al tempo stesso proprio come i suoi film, che consente di immergersi nel suo mondo di cinema e di musica attraverso una collezione di oggetti personali ed esperienze multimediali, per rivivere le molteplici sfaccettature del suo operato. Si passeggia anche nei giardini costellati di sentieri e terrazze. E per una full immersion completa nell’universo di Chaplin, ci si può spingere fino a Losanna, per visitare il Beau-Rivage Palace, dove soggiornò abitualmente prima di trasferirsi definitivamente in Svizzera, e il Musée de l’Elysée, a cui gli eredi hanno affidato diecimila rarissime immagini vintage e negativi che ne documentano l’intera carriera.
Una natura ospitale e rilassante circonda secoli di arte e cultura che si sovrappongono e si alternano, in un tempo che scorre lento assaporando il gusto intenso delle tradizioni enogastronomiche.
E’ questo che si vive nella Terra del Duca, l’antico Ducato di Montefeltro tra Marche e Umbria, oggi circuito culturale e turistico che si snoda tra Urbino, Gubbio, Pesaro e Senigallia, inglobando mare e montagna, arte e sport, in un inscindibile tuttuno.
E’ un percorso culturale e artistico permanente, ad esempio, dal titolo “Federico Barocci, il pittore della Terra del Duca” a unire le quattro città nelle opere dell’artista urbinate, uno dei massimi esponenti del Manierismo italiano, che ha saputo rappresentare meglio di ogni altro l’unità del territorio ducale. Mentre è tutto naturalistico quello cicloturistico permanente “Pedalando nella Terra del Duca”, che partendo e terminando a Urbino, unisce le quattro città in un anello di 325 km adatto anche ai principianti. E ancora, tanti gli eventi in cartellone spalmati sull’arco dell’intera estate 2014: dall’Urbino Musica Antica Festival Internazionale (19-28 luglio) al Summer Jamboree di Senigallia (2-10 agosto) con atmosfera anni ’40 e ’50 in abiti d’epoca, dal Palio dei Bracieri di Pesaro (1-3 agosto) con le antiche sfide tra i quartieri cittadini alla Festa del Duca a Urbino (15-17 agosto) che ne rivive i fasti rinascimentali, dalla Festa delle Tavole Eugubine a Gubbio (18-20 luglio) che celebra i grandi umbri della storia spaziando da San Francesco a Federico da Montefeltro al Rossini Opera Festival di Pesaro (10-22 agosto), dalla tradizionale Festa dell’Aquilone a Urbino (7 settembre) al Pane Nostrum di Senigallia (18-21 settembre) dedicato al pane di tutto il mondo.
Un “giacimento” di castelli e dimore storiche affascinante e prezioso, che si distende tra le dolci terre emiliane riunendosi nell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. A tutti gli appassionati di storia antica, vecchie leggende e parchi secolari, dunque, una passeggiata in zona offre davvero tanto, a cominciare dal fascino di un Medioevo austero e autentico del Castello di Paderna, nei pressi di Pontenure (PC), per proseguire con il perfettamente conservato Borgo di Vigoleno e l’imponente cinta muraria del suo Castello che domina dall’alto la collina di Santo Stefano e il Parco Naturale della valle dello Stirone, tutela di habitat e specie vegetali e animali, fino alla Rocca d’Olgisio in Val Tidone, con il suo loggiato cinquecentesco e il suo bosco secolare.
Elementi del giardino all’italiana, dei parchi alla francese e all’inglese impreziosiscono l’enorme parco del Castello di Grazzano Visconti, realizzato all’inizio del ‘900 su progetto del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, con labirinto, casetta dei giochi, oratorio, piccionaia e studio del Duca; mentre il misterioso Castello di Gropparello, immerso nella lussureggiante vegetazione delle Gole del Vezzeno in uno scenario naturale di rocce millenarie e alberi secolari, propone il “Parco delle Fiabe”, primo parco emotivo d’Italia in cui i bambini possono vivere svariate avventure indossando cappa, spada e fantasia.
L’ultima tappa in territorio piacentino è il maestoso e quattrocentesco Castellodi San Pietro in Cerro, accessibile attraverso un viale di tigli secolari, prima di entrare nel parmense con la Rocca di Soragna e il suo delizioso parco all’inglese con scorci pittoreschi allietati dalle acque di un laghetto che creano l’illusione di un paesaggio sconfinato.
Dalla Rocca Sanvitaledi Fontanellato e il suo splendido giardino botanico con le serre fredde, le esedre, le cineserie e gli scorci paesaggistici creato dai Conti Sanvitale, alla Reggia di Colorno con il suo parco arredato da fontane dalle forme fantasiose, getti d’acqua e grotte che le sono valsi il paragone nientemeno che con Versailles; fino alle prime colline dell’Appennino, presso il torrente Baganza, dove svetta la Rocca Sanvitale di Sala Baganza con i resti di due torrioni, circondata da un ampio giardino a un passo dal Parco Regionale dei Boschi di Carrega, ricchissimi di specie vegetali in generale oltre che di specie della flora spontanea protetta. www.castellidelducato.it A Milano l’osteria “il Piacentino” propone una gran varietà di piatti tradizionali della zona: dal gnocco fritto al culatello stravecchio, dai pisarei e fasò ai ravioli, dalla carne di cavallo o di anatra alla polenta fresca, fritta o arrostita, dai salumi alla burtleina, tutto innaffiato dai vini locali bevuti in una scodella di porcellana. E se poi siete troppo pieni per dare fondo a tutto ciò che arriva in tavola, nessun problema: quello che non si finisce si porta a casa, sia il cibo che la bottiglia di vino, di cui se ne può anche acquistare un’altra a metà prezzo. Il Piacentino
Via Bernardino Corio 8, Milano
Chiuso la domenica
Prezzi: pranzo 10€, cena 20/35€ vino incluso www.ilpiacentino.com