di Grazia Garlando
Un tripudio di lustrini e pailletes, pizzi e piume, luci, colori e polvere di stelle. Si alza il sipario al Teatro degli Arcimboldi sull’esilarante viaggio di “Priscilla la regina del deserto – il Musical”, tratto dal celebre film-icona di Stephan Elliott, che racconta la lunga traversata dello sconfinato deserto australiano da Sidney ad Alice Springs a bordo di un eccentrico bus rosa – Priscilla, appunto- intrapresa da tre Drag Queen, partita per un ingaggio di lavoro e destinata a trasformarsi in una profonda esperienza di vita.
E improvvisamente Milano si confonde con Broadway, in un vortice irresistibile di parrucche e tacchi a spillo, guepiere e pantaloni a zampa d’elefante, calzature glitterate e boa sgargianti, sulle note –suonate e cantate dal vivo- di intramontabili successi che corrono da Gloria Gaynor a Donna Summer, da Tina Turner a Cindy Lauper fino a Madonna, attraversando Go West, I will survive, It’s Raining Men, We belong, Like a Virgin, Girls just want to have fun, Material girl, Don’t leave me this way e tantissimi altri.
Un’anticonvenzionale e sfavillante avventura on the road, nella quale i tre straordinari protagonisti Simone Leonardi – Bernadette, Antonello Angiolillo – Tick/Mitzi, Mirko Ranù – Adam/Felicia, insieme all’intero cast, portano in scena, oltre al loro talento esplosivo, una festa travolgente e spettacolare, fatta di costumi stupefacenti e acconciature improbabili, trionfo del kitsch più sfrenato e al tempo stesso dell’energia più sana e contagiosa, in uno show semplicemente da standing ovation. Il viaggio della glitterata Priscilla, a Milano fino al 31 dicembre per un Capodanno realmente col botto (con cena buffet e after show insieme al cast), proseguirà al Teatro Brancaccio di Roma dal 24 gennaio 2013 e al Teatro Politeama Rossetti di Trieste dal 10 maggio 2013.
“Quando ho ricevuto la proposta di essere il nuovo protagonista di Jesus Christ Superstar confesso di avere tremato. Non capita tutti i giorni l’occasione di interpretare un ruolo simile, soprattutto a uno come me che non ama particolarmente il genere del musical. Ma in realtà, questo E’ il Musical, quello con la M maiuscola, un’opera rock forte di una musicalità al di sopra di ogni altro. E racconta una storia davvero emozionante. Ma è qui che ho ricominciato a tremare. Occorreva un coraggio inaudito per accettare di sostituire l’immenso Ted Neeley, che ha interpretato Gesù prima nel film del 1973 e poi in questo stesso musical per un decennio, fino allo scorso anno.
Ci ho riflettuto qualche giorno, trovando via via l’idea sempre più eccitante. Tanto più che i miei 33 anni sono ovviamente l’età perfetta per quel ruolo. E allora ho pensato che non avrebbe potuto esserci momento migliore per coglierla al volo”: così Lorenzo Licitra, cantautore, tenore e performer siciliano, nonché trionfatore di X Factor 2017, ha detto sì. E bene ha fatto, dal momento che sta sostenendo a meraviglia il prezioso testimone passatogli dal mitico Neeley. Che, scegliendolo lui stesso insieme al regista Massimo Romeo Piparo, ha dimostrato di avere ancora nel sangue il suo eccelso Jesus.
Jesus Christ Superstar, trent’anni di teatro
La strepitosa opera rock di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, nell’edizione teatrale firmata Piparo, torna nuovamente in scena in occasione dei trent’anni dalla prima, durante i quali si è fermata soltanto in tempo di pandemia. Con quella che lui stesso definisce una limited edition, perché avrà luogo solo a marzo, anche considerato che quest’anno la Pasqua cade proprio in questo mese. È infatti dal 7 al 17 al Sistina Chapiteau di Milano, e dal 20 al 31 al Teatro Sistina di Roma. E in più, il 12 e 13 a Milano, e il 20 a Roma, gli spettatori potranno entrare in sala alle 17 per assistere anche alla proiezione del film alla presenza di Ted Neeley, in una maratona dell’opera rock all’ultimo respiro.
“Ogni anno dico che sarà l’ultima edizione, ma Jesus Christ, si sa, risorge sempre, e quindi anche questa volta dico che poi si vedrà – scherza il regista – . Il fatto è che la morale di questo show diventa ogni volta sempre più attuale: l’umanità ci mette un secondo a eleggere il suo Messia, e molto meno a mandarlo al martirio. Crea re, miti ed eroi, e un attimo dopo volta loro le spalle per guardare ad altri. Ed è proprio questo che intendo sottolineare con la mia versione: l’attualità di Gesù come uomo con tutto quello che gli accade. Che trovo sia la vera forza di questo spettacolo”.
Il messaggio e la colonna sonora
Accanto a Licitra, debutta nello show anche la celebre cantautrice indonesiana Anggun nel ruolo di Maria Maddalena. Che rivela emozionata: “Ho accettato senza neppure sapere quale ruolo mi sarebbe stato proposto. Pur di essere in Jesus Christ Superstar avrei interpretato anche una ragazza che sventola rami di palma all’ingresso di Gesù a Gerusalemme!”. Mentre tornano, confermatissimi, lo strepitoso Feisal Bonciani nei panni di Giuda, e il rapper Frankie hi-nrg mc in quelli di Erode. Oltre a uno straordinario cast di ballerini e performer, e all’orchestra dal vivo posizionata direttamente sul palco girevole.
Il risultato, neanche a dirlo, è da applausi infiniti. Si canta e si balla su una trascinante colonna sonora che, pur arcinota, non smette di emozionare.Si esulta e si soffre insieme a un cast perfetto che da il meglio di sé. Riflettendo su, dice il regista, “quanto il martirio di Cristo per redimere l’umanità, in fondo, non abbia affatto centrato la propria missione” considerate tutte le brutture che non hanno mai smesso di infestare il mondo.
L’altro messaggio, però, il più potente e incisivo, è ancora e sempre quello della speranza. Non dimentichiamolo.
11 novembre 2013 – Nel Paese dei grandi stilisti, dei marchi innovativi, delle sfilate prestigiose, parte questa sera alle 21.10 su La5, rete tematica femminile di casa Mediaset, il primo grande viaggio tutto italiano nel mondo della moda in forma di talent, alla ricerca dei nuovi professionisti delle tendenze del futuro.
In onda ogni lunedì in prima serata per le prossime otto settimane, condotto dall’attrice Chiara Francini, Fashion Style sottopone al giudizio dei vip-giurati Alessia Marcuzzi, Silvia Toffanin e Cesare Cunaccia, trendy giornalista e scrittore, le doti di sedici giovani stilisti, modelle, make-up artists e hair stylists raccolti, uno per professione, in quattro team creativi che attraverso varie prove si contendono la vittoria e il premio finale: un’importante opportunità di lavoro nel proprio settore a ogni componente della squadra, a cominciare dalla realizzazione dell’abito che indosserà Alessia Marcuzzi durante la finalissima della nuova edizione del Grande Fratello, da gennaio su Canale 5.
E non nascondono i diretti interessati che sposare la passionalità di Alessia Marcuzzi, la severità di Silvia Toffanin e la tecnicità di Cesare Cunaccia, supervisionate dall’ironia di Chiara Francini, è stata impresa tutt’altro che facile, e foriera di molte discussioni accese: “Fortuna che sono intervenuta io, tinteggiando la conduzione con i miei colori e la mia ironia” scherza la Francini. “Sono una grande appassionata di moda ma non una tecnica, il mio giudizio si basa sull’istinto e sul gusto personale -dichiara Alessia Marcuzzi, forte dell’enorme successo del suo fashion blog che cura personalmente scattando le foto in casa con il cellulare e rispondendo ogni notte ai messaggi delle sue followers che di tanto in tanto incontra anche- Per me lo stile equivale alla semplicità, come un jeans e una t-shirt bianca, corredati da accessori azzeccati: per esempio, anche se amo il rossetto e le ballerine, sono maschile inside e mi piacciono molto i riferimenti maschili nel look femminile. Poi entra in gioco la personalità”.
“Ammetto di essere molto schietta e severa nei miei giudizi, insomma…molto veneta -conferma Silvia Toffanin, che ha alle spalle una lunga esperienza nel settore come conduttrice e redattrice del programma Nonsolomoda- E tengo molto a far passare un messaggio: bellezza non significa necessariamente magrezza. Stile è avere in guardaroba pochi capi immancabili e sempre perfetti, come una camicia bianca, un jeans, una giacca e un tubino nero. Poi il gusto si ha o non si ha. Se c’è, anche una tuta da ginnastica può essere indossata con tanta eleganza”.
Emergono su tutto le storie personali di tanti giovani che inseguono un desiderio con tutte le loro forze, nella speranza di uscire dalla ristretta provincia e farsi strada. “Noi diamo vita al loro sogno -dichiara Cesare Cunaccia- e in fondo, è tutto quello che conta”.