La cultura dei borghi, un progetto europeo per valorizzarla

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di Grazia Garlando
Borghi che diventano grandi restando piccoli e piccole aziende che pensano in grande grazie a prodotti locali d’eccellenza, legati tra loro da esperienze territoriali diverse ma sempre rigorosamente contraddistinte dalla qualità più assoluta: è la diffusione della loro preziosa conoscenza l’obiettivo del progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura dell’Associazione Borghi Europei del Gusto, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica – Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica) e da ESOF2020 EuroScience Open Forum Trieste, che si svilupperà per tutto il 2020 in oltre dieci Paesi europei.
A tenerlo a battesimo, quattro territori italiani con le loro produzioni enogastronomiche d’eccellenza: Veneto, Friuli, Valtellina e Emilia-Romagna. Che oscillando tra l’Ostrica Rosa di Scardovari, nel Delta veneto del Po (trattata con un originale processo di produzione che simula l’effetto della marea) abbinata all’eccellente vino Friulano dell’Azienda Agricola Mont’Albano di Savorgnano, il Prosciutto di San Daniele del Prosciuttificio Prolongo prodotto artigianalmente e sublimato dal particolarissimo microclima locale, e i prestigiosi vini valtellinesi dall’Azienda Agricola Alberto Marsetti di Sondrio Valtellina Superiore Grumello Docg, Valtellina Superiore Le Prudenze Docg e Sforzato della Valtellina DOCG, danno voce anche a pregevoli iniziative turistiche di più ampio respiro. Due in particolare: Friulando, rete di cinque aziende friulane dedita alla valorizzazione del territorio attraverso tour esperenziali per piccoli gruppi alla scoperta di realtà interessanti come, ad esempio, la spettacolare Casa delle Farfalle di Bordano o la Strada dei Vini e dei Sapori, e Appennini Ars Coquinaria di Rete Esa (Excelentia Superior Animus), dell’Emilia Romagna, iniziativa di imprenditori locali e non per valorizzare l’area appenninica, in particolare quella tosco-emiliana, con le sue tante ricchezze paesaggistiche e storiche, puntando particolarmente sui suoi antichi prodotti enogastronomici per riscoprire una cultura alimentare che unisca tradizioni, gusto e benessere, oltre che su artigianato e piccola industria.
E questo non è che l’inizio.

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