Un’isola privata alle Bahamas, fatta di spiagge naturali bianche e sabbiose solcate da attrattive emozionanti e adrenaliniche: si chiama Perfect Day at CocoCay la prima isola della nuova collezione “Perfect Day Island” creata da Royal Caribbean International, con cui la compagnia di crociere norvegese-statunitense festeggia i suoi cinquant’anni di attività, e dove fanno scalo in esclusiva le undici navi della compagnia in partenza da Miami e dagli Stati Uniti nordorientali. Per un’intera giornata i passeggeri possono usufruire delle spettacolari attrazioni come le torri d’acqua e gli scivoli del parco acquatico Thrill Waterpark, lo scivolo a tubo per due persone Twister, l’enorme piscina a onde Wave Pool e il percorso a ostacoli interattivo sull’acqua Adventure Pool, oltre a innalzarsi nel cielo con il pallone a elio o ad attraversare l’isola in Zipline a quindici metri di altezza. Gli sportivi di terra e di mare possono sbizzarrirsi a South Beach, mentre chi preferisce crogiolarsi tranquillamente al sole può farlo sulla spiaggia attrezzata Chill Island, nella piscina d’acqua dolce di Oasis Lagoon o al bar galleggiante Snack Shack. Sempre sull’isola, a dicembre apriranno i battenti anche il Coco Beach Club in puro stile caraibico, le Overwater Cabanas con scivolo in acqua, amaca e maggiordomo dedicato, un’Infinity Pool a sfioro sul mare con lettini in acqua e la Club e Deck Area con cabanas sulla spiaggia e ristorante mediterraneo, mentre nuove isole sono in allestimento in Asia, Australia e Caraibi.
Come sempre a Natale, Rimini e dintorni tornano a onorare la tradizione della Natività, proponendola in tante suggestive e particolari varianti.
Sulla spiaggia, i tradizionali e spettacolari Presepi di sabbia con gruppi scultorei a grandezza naturale di Marina Centro e Torre Pedrera introducono alla suggestiva cerimonia di emersione del Presepe subacqueo alla nuova Darsena il giorno di Natale, con i sommozzatori che si immergono in processione per farlo emergere fino all’Epifania, quando verrà riposizionato sul fondo del mare. Mentre nel centro storico troneggia il Presepe tradizionale ambientato nella superba cornice dell’Arco di Augusto, e al Presepe Luminoso sul Ponte della Resistenza di San Giuliano Mare, noto come Ponte dei Miracoli perché si dice che lì Sant’Antonio predicò ai pesci, il 6 gennaio ha luogo la Sacra Rappresentazione della Natività con corteo navale dei Re Magi a bordo di barche che portano i doni a quella del Bambino Gesù. A Castel Sismondo, iPresepi dal Mondosono allestiti dalle comunità migranti residenti sul territorio con materiali fatti giungere appositamente dai paesi d’origine, in un viaggio attraverso i continenti alla scoperta delle tante tradizioni natalizie. Originali anche iPresepi nelle grotte di tufoa Santarcangelo, quelli nelle bottisul lungomare di Viserbella e quelli artigianalicostruiti nelle proprie case dagli anziani con legno, muschio e acqua, che permettono ai visitatori di entrare ad ammirarli. Tanti, infine, iPresepi viventi,dal centro storico di Rimini a Miramare, fino agli incantevoli borghi medievali sulle colline, come Montefiore Conca e Montescudo, che diventano teatro naturale di una rappresentazione sempre viva.
di Grazia Garlando
Da buona milanese, a Como sarò andata decine e decine di volte. La trovo solare e rilassante, con la sua elegante passeggiata che conduce alla Cattedrale trecentesca di Santa Maria Assunta e la facciata affollata di statue che racconta la storia della salvezza dell’umanità, il broletto duecentesco gotico ex municipio cittadino, il Teatro Sociale settecentesco tanto voluto da Napoleone al punto da far demolire il castello visconteo che sorgeva precedentemente al suo posto e che ora emana musica su tutta la piazza, le terme romane e il palazzo Terragni, ex storica Casa del Fascio ora sede della Guardia di Finanza, fino alle decoratissime ville liberty del delizioso e sovrastante paesino di Brunate, ancora raggiungibile con la funicolare di fine Ottocento. E poi il lago, con i suoi 47 chilometri di lunghezza e le montagne che lo circondano con un colpo d’occhio davvero spettacolare!
Il lago, per l’appunto. Avete idea di tutte le bellezze nascoste che può mostrare navigandolo in battello su su fino ad approdare in acque svizzere? Mi imbarco proprio in centro città, per non perdermene neanche una. Il primo incontro è con il Life Electric, il monumento di Daniel Libeskind dedicato ad Alessandro Volta, nativo della città, posto al termine della Diga Foranea, l’ariosa passeggiata in mezzo al lago. E mentre mi lascio alle spalle, una dopo l’altra, altre strutture altamente simboliche, come il Tempio Voltiano, ora museo che conserva il primo prototipo di pila elettrica, il Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale e lo stadio, ex velodromo inaugurato nel 1927 in occasione della morte di Alessandro Volta, con tutto il circostante quartiere sportivo, ecco che ha inizio la romantica passeggiata sul lungolago puntellata dalle celebri ville: da Villa Olmo con la sua piccola spiaggia sabbiosa e il suo fiorire di eventi culturali a Villa del Grumello che ospita la Fondazione Alessandro Volta dedicata agli studi scientifici, da Villa Raimondi dove si celebrò il matrimonio lampo di Giuseppe Garibaldi con la nobile diciottenne Giuseppina Raimondi (durato solo qualche ora, il tempo di scoprire che la neo sposa aspettava un figlio da un altro uomo) a Villa Erba, ex dimora della celebre dinastia farmaceutica dove nel tempo sono stati girati tanti film hollywoodiani, proprio come a Villa d’Este che nel 1925 ospitò nientemeno che le riprese del primo film di Alfred Hitchcock Il labirinto delle passioni. Sono tanti, oltre al suo, i nomi altisonanti che nel tempo hanno apprezzato e frequentato questo panoramico susseguirsi di giardini scenografici e boschi di cipressi, cascate e roseti, spiagge e calette segrete che si intercalano tra tanti piccoli e deliziosi comuni come quelli di Cernobbio e Moltrasio (con la sua celebre pietra grigia con cui sono state costruite le mura), Torno e Blevio, oltre naturalmente a quella Laglio ormai nota in tutto il mondo grazie alla Villa Oleandra di George Clooney: da Vincenzo Bellini a Winston Churchill, da Giuditta Pasta a Napoleone, da Alessandro Manzoni a Gianni Versace. E se sono tante le ville storiche attualmente adibite a funzioni istituzionali, non sono poche neanche quelle di proprietà privata, con tanto di accesso diretto al lago e funicolari proprie per raggiungere il centro abitato più vicino, tra le quali spicca ogni tanto a far da contrasto qualche edificio residenziale e hotel dall’architettura estremamente moderna.
Del resto, il turismo era arrivato in questi splendidi luoghi già alla fine del 1600, poi divenuti tappa fondamentale nei celebri Gran Tour dell’aristocrazia settecentesca. Anni in cui Como era già attivissima nel settore della seta, la cui produzione era stata avviata nel 15° secolo nell’intera Lombardia da Ludovico il Moro grazie alle sue acque lacustri dotate di una composizione chimica particolarmente idonea alla lavorazione di questo tessuto. In seguito, Alessandro Volta diede un ulteriore impulso con la meccanizzazione dell’energia, architetti e pittori se ne interessarono creativamente, e negli anni Venti l’industria serica comasca spiccava letteralmente il volo. Tutto splendidamente documentato dal Museo Didattico della Seta, che ne racconta storia e tradizione attraverso l’evoluzione di tessuti, telai, macchinari e processi di lavorazione.
E allora, sulla scia della tradizione, non posso che scegliere di soggiornare nei locali di un’ex tintoria tessile, in parte ancora riconoscibile, che da inizio anno ospita il nuovissimo Hotel Hilton Lake Como, sulla bella passeggiata che conduce a Villa Olmo e a una decina di minuti a piedi dal centro. E non solo perché è estremamente confortevole nella sua elegante linearità fatta di legno, pietra e tessuti in colori neutri che gli danno un tocco total nature, o perché nella sua spa posso coccolarmi con seducenti trattamenti alla seta, o ancora perché in alcune delle sue suite posso addormentarmi alla luce delle stelle grazie al soffitto di vetro o respirare il profumo delle erbe aromatiche del piccolo orto privato. Sarebbe già abbastanza, certo. Ma poi c’è quella infinity pool a sfioro con vista lago che lascia senza fiato, con rooftop bar Terrazza 241 e le sue immense vetrate che inondano di luce naturale, dove vige l’innovativo concetto dello sharing menu e, fino a settembre, anche uno sfizioso brunch domenicale all’aperto con antipasti di mare e di terra, grigliata di carne e pesce con verdure, e trionfo di dolcetti, tutto accompagnato da prosecco, sangria o cocktail vari. Magari mi farò raggiungere dagli amici, visto che la terrazza è aperta anche agli ospiti esterni. E la sensazione di vacanza sarà davvero completa. Anche a così breve distanza dalla mia Milano.