Un percorso benessere tra bagni turchi e idrogetti, biosaune e hammam, sia all’interno della splendida palazzina liberty circondata dalle cinquecentesche mura di Ferrante Gonzaga, sia nel Giardino Spagnolo che ospita perfino una suggestiva biosauna all’interno di uno storico tram milanese.
Ma la proposta delle centralissime QC Termemilano va oltre, offrendo ogni mercoledì sera dalle ore 19.00 e fino a fine marzo un delicato buffet dal sapore tutto orientale firmato Shambala, la “locanda asiatica con grandi alberi” alle porte del capoluogo lombardo che propone una selezione della propria cucina fusion in una suggestiva ambientazione tematica che favorisce il relax e il benessere: “rollini vegetariani” rivitalizzanti ed energizzanti grazie al daikon e al curry verde, spiedini di pollo al curry “satay gay” che riattivano la circolazione sanguigna grazie alla punta piccante, zuppa di gamberi “tom yam kung” dall’azione depurativa grazie all’abbondanza di verdure contenute.
Il che, dopo una full immersion nelle coccole del corpo, completa l’opera in quelle del palato.
di Grazia Garlando
Sarà che adoro la cucina mediorientale, e che con hummus, melanzane e falafel ci farei anche la prima colazione. E quindi nei confronti di questo locale sono partita già ben disposta. Ma non sapevo che mi sarebbe bastato varcare la soglia per ritrovarmi immediatamente catapultata in una magica atmosfera da mille e una notte.
El Jadida è il nome di una città marocchina, e in arabo significa “novità”. In realtà questo El Jadida non lo è, perché da anni accende le serate milanesi di suoni e sapori mediorientali. Ma quei tavolini in legno massiccio intarsiati d’avorio, i vassoi d’argento e le lampade d’ottone, i tappeti e i cuscini sparsi ovunque, ravvivano ogni sera il fascino autentico di culture lontane e suggestive. Per non parlare della strepitosa cucina che sembra davvero di stare laggiù, con i più tradizionali piatti arabi, marocchini e libanesi in cui dominano la carne, le mousse di legumi, le melanzane, il pane e i dolcetti tipici: couscous e shish kebab, tajine e harira, hummus e mutabbal, scendono in campo uno dopo l’altro tutti i piatti della tradizione cucinati davvero ad arte, riempiendo la tavola di colori, sapori e aromi irresistibili. E per chi vuole fare un ulteriore salto oltreconfine, ci sono anche pietanze di altre, diversissime culture, primo tra tutti, essendo una new entry del menù, il Wagyu Beef di Kyoto, morbidissimo manzo giapponese dal sapore davvero unico.
E dopo l’immancabile tè alla menta finale, la sublime esperienza gastronomica si chiude con un narghilé proposto in un’infinità di gusti, mentre intriganti danzatrici del ventre si esibiscono come evocate dal nulla in numeri suggestivi di grande effetto, animando anche il precedente momento dell’aperitivo nello splendido giardino fiorito appena riaperto per la bella stagione – da lunedì a giovedì dalle 20.00 alle 21.30 e domenica dalle 18.30 – con servizio ai tavoli e assaggi di cucina araba, mentre venerdì e sabato ci sono i dj set. E per portarsi anche a casa un po’ di atmosfera, è appena uscita Symphony Flavours Lounge, compilation che raccoglie tutto il sound di El Jadida tra musica araba e newage, disponibile in cd e in digitale su Amazon e Google Play.
El Jadida Via Carlo Bazzi 47, Milano aperto da lunedì a sabato dalle ore 20.00, domenica dalle 18.30 www.eljadida.it
Un piccolissimo ristorante a conduzione familiare con una grande missione culinaria: portare a Milano il Cilento degli ingredienti poveri tipicamente locali ma dal sapore ricchissimo, attraverso i suoi piatti più tradizionali realizzati con materie prime neanche troppo note.
Aperto appena da qualche mese nella vibrante zona Moscova, Li Mastri è davvero una bella sorpresa per chi è alla ricerca di locali di cucina tipica regionale e realizzata in modo assolutamente artigianale e stagionale, con presidi Slow Food e materie prime che arrivano direttamente da piccoli produttori di questa zona della Campania a dare vita a un menu fisso che cambia ogni tre mesi, affiancando sempre e comunque le proposte del giorno.
E così, dall’aperitivo a base di sublimi e freschissime mozzarelle di bufala (che impreziosiscono anche gran parte dei piatti) e cepponi – taglieri di salumi e formaggi tradizionali -, si passa alla pasta fresca fatta a mano in forma di f’rricieddi – fusilli al ferretto conditi con ragù cilentano di carne – , cavatelli con tonno, cicci mmaretati – minestra cilentana di legumi e cereali come fagioli bianchi, ceci, cicerchie, lenticchie, farro e orzo – e marracucciata, basata su un legume chiamato maracuoccio che cresce solo nel comune di Lentiscosa.
A quel punto, credetemi, si è già sazi e soddisfatti: ma non ci si può sottrarre al must del tartanino, panino ripieno di carne di bufala abbinato alle alici, o alla braciola della festa, involtini di carne con crema di mozzarella di bufala. Né, tantomeno, ai dolci fatti con ricotta di bufala, come il cannolo cilentano e il Brunomisù che la sostituisce al mascarpone, per sublimare il tutto con l’Amaro Teggiano, liquore tipico cilentano. Ovviamente per citare solo qualcosa. Tutto il resto scopritelo di persona, è un consiglio sincero.
Li Mastri Via Volta 11, 20121 Milano Aperto da martedì a sabato dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 23.00, lunedì e domenica solo a pranzo