Andrea Montovoli: “Appena posso vado ad ascoltare il mare”

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Vive a Milano soltanto da sei mesi, ma è già stato ampiamente reclutato per i sempre più numerosi trendy events che le stanno cucendo addosso un’anima futuristica. E infatti è stato lui a curare il dj set dell’esclusivo Party & 3D Fashion show di Hyper Room, showroom interattivo nel cuore metropolitano che utilizza l’ologramma dell’avatar per una vera e propria shopping experience, e che ha dedicato l’ultima serata della movimentata Woman Fashion Week alle collezioni dei nuovi brand che hanno aderito al suo innovativo concept.
Ad aprile, invece, lo vedremo sul grande schermo nel film Infernet, insieme a Roberto Farnesi, Katia Ricciarelli, Ricky Tognazzi e Remo Girone, che per le sue tematiche sui pericoli del web, troppo spesso trasformato in un’arma a doppio taglio, è stato premiato all’ultimo Festival di Venezia.
E così sei diventato milanese…
Mi sono trasferito per lavoro dopo otto anni vissuti a Roma, e mi ci trovo benissimo: è più a misura d’uomo anche se ha ritmi molto veloci, si gira e si lavora perfettamente. Forse la giusta via di mezzo per un bolognese doc come me.
Quale altra città ti ha colpito in Europa?
Indubbiamente Amsterdam, dove ho in programma di tornare al più presto perché voglio visitarla con calma, mettendomi soprattutto sulle tracce di Vincent Van Gogh. Una gita culturale, insomma.
Quindi ti piace viaggiare?
Lo adoro. E infatti il 2015 è stato un anno fortunato, perché mi ha dato la possibilità di farlo spesso. A cominciare dalle spiagge dell’Honduras, dove sono stato un anno fa partecipando all’Isola dei Famosi. Il mare mi manca così tanto che lo vado ad ascoltare ogni volta che posso.
Cosa ti attira tanto nel girovagare per il mondo?
Il mondo è grande e affollato, scoprire posti inimmaginabili ed etnie tanto diverse dalla nostra non può che essere sempre un’esperienza straordinaria. Nella vita, i soldi spesi meglio sono indubbiamente quelli per i viaggi, se c’è la possibilità non si può non farlo…

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